L’11 Luglio 2003 rilascia testimonianza Gabriella Ghiribelli.
Questo uno stralcio della testimonianza: “L’ho conosciuto (NdR: Francesco Narducci) tramite Giancarlo (NdR: Lotti), che gli parlò bene di me. Ricordo che erano i primi anni 80 ed io ero giovane e lui aveva grosso modo la mia età. Una volta siamo andati anche a mangiare fuori in compagnia della Nicoletti e del Lotti, andammo al ristorante “La Lampara” a Firenze, in via Nazionale… ricordo di aver fatto sesso con il dottore di Perugia; questo aveva un comportamento ambiguo, nel senso che si eccitava e solo quando me lo appoggiava al sedere si eccitava. In quest’ultimo caso arrivava subito all’orgasmo. In tutto ho fatto sesso con lui 4 o 5 volte.” Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 74
La Ghiribelli, in sede di individuazione fotografica, riconosceva la persona di colore che abitava alla Villa ‘La sfacciata” in Mario Robert Parker nato nel New Jersey nel 1954 da padre americano e madre italiana, poi deceduto nel 1996 per AIDS, Dunque un americano di colore esisteva davvero ed era soprannominato proprio “ULISSE”, era deceduto e, contrariamente a quanto dichiarato dal Vanni, non si era suicidato e all’epoca dei fatti viveva o, meglio, era spesso ospite, secondo quanto riferito dalla Ghiribelli, a villa “La Sfacciata”. Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 70
La Gabriella Ghiribelli sostiene di aver visto Mario Parker dare dei soldi al Giancarlo Lotti in più occasioni.
“Queste somme erano costituite da svariate banconote da 100, credo che fossero qualche milione; credo che usava questi soldi per portare la nipote del Vanni al mare, o per andare con la Nicoletti Filippo a mangiare e a farci l’amore.“
“Ora che ci penso ricordo che almeno in un’occasione ho visto il “dottore svizzero”, che ho già indicato è riconosciuto in una foto che mi avete mostrato in una precedente verbalizzazione e l’Ulisse, insieme al bar centrale di San Casciano.“
La Ghiribelli confessava di aver avuto quattro o cinque rapporti sessuali con il Narducci un albergo a San Casciano, ubicato nella piazza dove si teneva il mercato il lunedì, ogni fine settimana, percependo dal Narducci lire 300.000 a prestazione, precisando che una volta lei e il gastroenterologo andarono a pranzo in compagnia di Filippa Nicoletti e del Lotti, al Ristorante “La Lampara”, a Firenze, Via Nazionale. La donna confermava, poi, quanto riferito da Mario Vanni, nel corso di un’intercettazione ambientale, a Lorenzo Nesi (secondo cui nei delitti, oltre al Pacciani e al Lotti, era implicato un nero americano di nome Ulisse che si era ucciso), il quale, secondo la Ghiribelli, viveva alla “Sfacciata”, ospite fisso del medico svizzero (NdR: Ricordiamo che c’è un errore, il “medico svizzero” identificato dalla Ghiribelli non è Reinecke ma tale Vitta Nathanel. Lo si capisce nella precedente deposizione del 5 giugno 2003) che in precedenza aveva indicato come dedito a pratiche mummificazione della figlia defunta. La Ghiribelli riconosceva, poi, il nero americano in Parker Mario Robert e ammetteva che lo stesso faceva parte di un gruppo dedito a particolari “festini”, composto dall’orafo, dal dermatologo, dal medico di Perugia, che lei vide, in alcune occasioni, parlare e andarsene insieme al Parker. Vedi l’informativa: 29 giugno 2004 Informativa stato indagini Perugia Pag.27 Vedi Richiesta decisione di competenza 15 luglio 2005 pag. 28/29
“Ho visto questo individuo, (il Parker) dare soldi al Lotti. Queste somme erano costituite da svariate banconote da cento, credo che fossero qualche milione: credo che usava questi soldi per portare la nipote del Vanni al mare, o per andare con la Nicoletti Filippa a mangiare e a farci l’amore”. Anche questa dazione di denaro (semmai esistita veramente) doveva collocarsi cronologicamente negli anni ’82-’83, perché lo stesso Parker nell’84 oramai non era più in zona; ma non nell’82-83, la Ghiribelli non viveva ancora a San Casciano. Poi aggiungeva: “La sua autovettura, (vale a dire quella dell’Ulisse-Parker), era sportiva”. “Ora che ci penso ricordo che almeno in un’occasione ho visto il dottore svizzero, che ho già indicato e riconosciuto in una foto 38 …che mi avete mostrato in una precedente verbalizzazione, e l’Ulisse, insieme al Bar Centrale di San Casciano”…”nei primi anni Ottanta abitavo presso un albergo situato in via de’ Banchi; durante quegli anni all’interno dell’albergo ho conosciuto due ragazzine che ricordo chiamarsi una Marisa e una di cui non ricordo il nome” 39 che giungevano a Firenze il venerdì mattina, o il giovedì sera, ripartendo la domenica sera; la medesima è la stessa Marisa che portava i bambini ai festini che avvenivano a Faltignano e alla “Sfacciata”. Le veniva mostrata la foto numero 1, che corrispondeva alla Candido Veronica. Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 80