Il 30 luglio 2003 rilascia testimonianza Amelia De Giorgio.
De Giorgio Amelia, convivente negli anni 80 di Martelli Franco, altro figlio di Martino, sentita il 30 luglio 2003, negava categoricamente che nella villa in quegli anni vi avesse abitato un americano di colore. La circostanza veniva negata anche dalla figlia della predetta Francesca Reger, anche lei abitante in quegli anni nella villa. Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 117
Questo uno stralcio della sua testimonianza:
“Ci risulta che ha abitato negli anni ’80 a Villa La Sfacciata” ci può dire quanto tempo ha abitato e chi erano gli inquilini?” rispondeva: “A villa La Sfacciata ho abitato dall’83 fino a settembre dell’85, prima ho abitato nella cosa colonica di via Gialli (NdR: forse via Giogoli) dietro la Villa, all’epoca convivevo con Paolo Martelli figlio del proprietario e in questa casa colonica sono andata ad abitare alla fine degli anni ’80. alla Villa La Sfacciata ho abitato dall’83 fino al Settembre ’85, poi dopo sono andata non più a Villa La Sfacciata, ma alla colonica accanto dove forse c’era anche l’appartamento del Reinecke.”…”Quando siamo andati ad abitare nella villa, degli inquilini dei vari appartamenti ricordo, un tedesco che seppi essere quello che all’epoca trovò i due tedeschi uccisi, poi c’era la famiglia Fiaschi, moglie e figlia, poi c’era Iacobelli con la sua compagna, poi Renzo Montagnani che aveva la moglie inglese e poi c’era anche una coppia della quale ricordo solo il nome di lei, Nadia. Fino a quando sono rimasta alla villa non ho conosciuto altri inquilini.” Le veniva chiesto se nella villa abitasse anche un americano di colore e la De Giorgio rispondeva negativamente; poi le veniva fatto presente che in un verbale di dichiarazioni testimoniali precedente avrebbe detto invece che vi abitava il Reinecke e lei replicava: “non me lo ricordo anzi mi sembra proprio impossibile che io abbia detto questo”. Le veniva mostrato l’album n. 9 del 2003 e dichiarava: “La persona ritratta nel primo foglio e la cui foto è contraddistinta dal numero tre ha un volto noto ma non conosciuto, si tratta di un volto che anche nella foto numero 2 mi sembra noto, anche se non mi sembra la stessa persona” (entrambe le foto si riferivano al Narducci). “La persona ritratta nella foto 20 e 21, anch’essa è un volto noto e mi da l’impressione di un volto che abbia potuto vedere in televisione o sui giornali a differenza della foto già detta numero 3 che tenderei ad escluderla di poterla aver vista pubblicata. La foto 20 e 21 sono quelle del Calamandrei. Vi chiedo se posso far intervenire mia figlia che all’epoca stava con me nella villa, può darsi che lei possa ricordare qualcosa, e quindi si fa venire la figlia che si chiama Francesca Regers”. La P.G. acconsentiva e mostrava alla Regers l’album; dopo averlo visionato costei dichiarava: “delle persone raffigurate mi colpiscono quelle della foto 3 e della foto 20 e 21 ma non so dirvi nulla”. L’ufficio faceva presente che la foto numero tre era quella del Narducci e quelle nn. 20 e 21 corrispondevano al Calamandrei. A domanda se avessero loro detto qualcosa, entrambe, madre e figlia, rispondevano negativamente. Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 189 190