L’11 Settembre 2003 rilascia Testimonianza Elisabetta Beverdge madre adottiva di Mario Robert Parker.
Questo uno stralcio della testimonianza:
BEVERIDGE Elisabetta, madre di Pieri Violante, sentita l’11 settembre 2003, alla richiesta di notizie sul Parker, dichiarava: “Era il mio figlio adottivo, sin da quando aveva quindici anni. Per sette anni ha vissuto con me in via Benedetto Fortini n. 6 a Firenze, in una dependance della mia villa. Poi quando nel 1981/1982 ho venduto la villa a tale Ferretti, Bob andò a vivere a Milano, credo per tre o quattro anni, dove lavorava per Prada e per Gucci sicuramente. Negli ultimi due anni di vita tornò a Firenze lavorando per Gucci ed andò ad abitare in via Dei Serragli. Durante gli anni in cui Bob ha vissuto a Milano è capitato che io sia andato a trovarlo, come è capitato che lui sia venuto a trovarmi ed io l’ospitavo oppure andava a Livorno dai suoi genitori. L’ultima estate è stato con me ospite nella mia casa di Positano. In pratica Bob era per me uno di famiglia.” Circa altre abitazioni del Parker, specificava: “Non mi risultano assolutamente altre abitazioni di Bob a Firenze. In questo caso lo avrei sicuramente saputo dato il rapporto che avevo con lui. Sulle amicizie a Firenze, specificava che Bob non ne aveva, oltre ai titolari della ditta GIBO’, presso cui lavorava. Aggiungeva: “So che aveva un amicizia a Grosseto di un ragazzo che è morto anni prima di lui ed un altro amico, anche lui italo-americano, che morì in un incidente con la moto, circa dieci anni fa. Anche questo italo americano era alto come Bob, uno splendido ragazzo. Studiava per dentista.” Alla domanda specifica se le risultassero frequentazioni di Parker a Firenze o di ville vicino Firenze, nella zona di Scandicci o Impruneta, lo escludeva categoricamente. Riferiva: “Lo escludo perché ero io che conoscevo un po’ tutti e quindi anche le persone che frequentava Bob. In pratica Bob me lo portavo dietro io. L’unica cosa che conosco che Bob fece senza di me fu una sua partecipazione ad una. festa del famoso Gelli. Mi disse che lui conosceva la figlia ed era stato invitato. Mi raccontò che era una cosa da morire dalla risate perché si trattava di gente bussa, nel senso che non erano signori; in pratica per lui erano stati dei cafoni.” In relazione al tipo di macchina posseduta dal Parker, dichiarava: “Non ricordo che macchina avesse Bob in quegli anni, ma comunque non si trattava di una macchina di lusso. E so che era una macchina normale e gli è stata rubata a Milano. A domanda specifica, rispondeva: “Non mi risulta che Bob avesse in uso una fiat 126 di colore bianco e ne io l’ho visto mai con un auto simile. Anzi a me sembra impossibile che potesse guidarla perché era molto alto, quasi due metri.” Allorché l’ufficio le faceva poi presente che risultava agli atti che il Parker nel 1983 utilizzava una Fiat 126, notata in via di Giogoli nei pressi della villa dei Martelli, rispondeva: “faccio presente di essere andata spesso alla villa dei Martelli essendo amica di tutti i proprietari. Sono stata spesso al ristorante Giogoli che appartiene alla villa, gestito da uno dei nipoti dei Martelli che credo si chiamasse Guido. All’epoca era di moda frequentare quel ristorante e può essere capitato che qualche volta ci sia stato Bob con gli amici della moda. lo non ci sono mai stata con Bob.” Ed ancora, richiestole se le risultasse che Parker le avesse detto di abitare in una pertinenza della villa Martelli o comunque di avere una casa a Giogoli, rispondeva: “assolutamente no. Mai. Lo escludo perché in questo caso l’avrei sicuramente saputo. Bob ripeto che per me era come un figlio e me ne avrebbe parlato. Dovete sapere che quando è ritornato a Firenze per lavorare da Gucci l’ho aiutato a cercar casa e poi è stato lui ad averla trovata in via dei Serragli. Questa casa l’ho visitata anch’io. Non è possibile che abbia abitato in quella zona perché, come ho spiegato, dopo che è andato via dalla mia casa di via Fortini nel 1981/1982, andò prima a Livorno e poi a lavorare a Milano, dove andai a trovarlo.” Infine, riferiva: “ripeto che Bob ha vissuto con me circa 7 anni e poi è andato a Milano. Se controllassi le foto e la data di vendita della villa potrei essere più precisa…Bob vestiva sempre elegantissimo e talvolta indossava anche un cappello tipo Borsalino. Non sempre, ma ricordo che lo portava.” Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 118 119
“Era mio figlio adottivo sin da quando aveva 15 anni, per sette anni ha vissuto con me in via Benedetto Fortini 6 a Firenze, in una dependance della mia villa. Poi quando nel 1981/1982 ho venduto la villa a tale Ferretti, Bob andò a vivere a Milano, credo per tre o quattro anni, dove lavorava per Prada e per Gucci sicuramente. Negli ultimi due anni di vita tornò a Firenze lavorando per Gucci e andò ad abitare in via dei Serragli.”
Manca il seguito.