Il 24 Settembre 2003 rilascia testimonianza Daniela Cappuccelli.
Questa la testimonianza: Testimonianza Cappuccelli Daniela 24 settembre 2003
Questa la trascrizione:
Ministero dell’Interno Dipartimento della Pubblica Sicurezza GRUPPO INVESTIGATIVO DELITTI SERIALI FIRENZE – PERUGIA Viale Gori 60, 50127 Firenze Fax +3955/3238179 email gidesfirenze@libero.it
OGGETTO: verbale di sommarie informazioni rese, in qualità di persona informata dei fatti, da: CAPPUCCELLI Daniela, nata a Perugia in data 27.04.1952 e ivi residente in via dei Filosofi nr. 41, identificata a mezzo patente auto nr. xxxxx, rilasciata dalla Prefettura di Perugia in data 13 aprile 1981, tel. xxxxxx1 e cell. xxxxxxxx.
Il 24 settembre 2003, alle ore 13.15 negli uffici del G.I.De.S.. Davanti ai sottoscritti Ufficiali di P.G., V. Sov. Michele Natalini e Enrica BERTAGNINI, in servizio presso l’ufficio indicato in intestazione, è presente la nominata in oggetto che viene sentita su delega emessa in data 22.09 u.s. dal P.M. Dr. Giuliano Mignini della Procura della Repubblica di Perugia, nell’ambito del Proc. Pen. nr. 17869/01, in qualità di persona informata dei fatti.
La stessa dichiara: “Dal 1974 al 1976 ho frequentato la scuola per infermieri professionali sita all’interno del Policlinico di Perugia. Mi sono diplomata nel mese di luglio del 1976 ed ho iniziato a lavorare al Policlinico nel mese di ottobre dello stesso anno.
Nel 1978 non ricordo bene se nel mese di marzo o di aprile, iniziai a lavorare in Clinica Medica. All’epoca il personale che prestava servizio in detta Clinica era:
Il Dr. MARTELLI di cui non ricordo il nome e attualmente è Primario del trapianto del midollo, almeno credo.
Il Dr. Aversa di cui non ricordo il nome e attualmente lavora al trapianto del midollo insieme al Dr. MARTELLI.
Il Dr. SANTEUSANIO Fausto che attualmente è primario della patologia medica.
Il Dr. NICOLETTI Ildo che attualmente esercita in Clinica Medica.
Il Prof. RAMBOTTI Pietro che attualmente è deceduto.
Il Dr. Francesco Narducci.
Il Dr. Antonio Morelli che attualmente è primario della Gastroenterologia.
Il Dr. GERLI Roberto che attualmente è Reumatologo al Policlinico di Perugia.
La dottoressa CARTECHINI di cui non ricordo il nome e penso sia tornata nelle marche.
Il Dr. SANTORI Angelo che attualmente è tornato nelle marche.
Il Dr. Ferruccio Farroni che attualmente è Primario nel Reparto di Gastroenterologia di Foligno, ed altri di cui non ricordo.
A d.r.: La Clinica all’epoca era formata da due ali divise per patologia. Poteva capitare che noi infermiere lavorassimo con più dottori nello stesso turno di servizio.
A d.r.: Quando io iniziai a lavorare nella Clinica ricordo che il Dr. NARDUCCI era già un medico strutturato, non era certo uno specializzando.
Domanda: Ci può parlare della sua conoscenza con il Dr. NARDUCCI?
Risposta: Quando nel mese di Marzo/Aprile del 1978 sono entrata nella Clinica ho iniziato a lavorare a contatto con il Dr. NARDUCCI. Con lo stesso durante i turni di servizio si è sviluppata una simpatia che la sera del capodanno del 1978 è sfociata in un vero rapporto sentimentale durato fino al matrimonio di Francesco. Devo premettere che all’epoca ero sposata ed avevo due bambini. Lui era fidanzato con la sua futura moglie. Ci vedevamo presso l’appartamento che lui aveva in p.zza Italia presso l’Hotel La Rosetta oppure è capitato che lui venisse nel mio appartamento sito all’epoca in via Maitani oppure che io andassi nella sua Villa a S. Feliciano.
A d.r.: I miei rapporti sessuali con Francesco NARDUCCI erano normali. Mi spiego meglio, lui rientrava nella norma sia per il comportamento tenuto durante l’atto sessuale che per le caratteristiche fisiche. Devo comunque dire che in due occasioni è capitato di fare del sesso a tre. Ricordo che alla fine del 1980, non ricordo il mese, unitamente a Francesco mi trovavo nell’appartamento di P.zza Italia. Dopo aver fatto l’amore con Francesco quest’ ultimo disse che avrebbe chiamato un suo amico BALSOTTI Gianni per farsi portare le sigarette. Devo premettere che io non conoscevo il BALSOTTI. All’arrivo di quest’ultimo, dopo che Francesco me lo presentò, iniziammo a fare sesso in tre. Devo dire che Francesco in quell’occasione mi diede l’impressione di aver lui stesso “orchestrato” la situazione per arrivare a fare sesso in tre. Un’altra volta ho fatto sesso a tre insieme a Francesco ed al Dr. MORELLI. Ricordo che all’inizio dell’anno 1981, una sera in casa di Francesco in P.zza Italia, ci trovammo io Francesco e il MORELLI, in quanto non ero riuscita a portare una amica per quest’ultimo. Fu così che quella sera facemmo l’amore noi tre e ricordo che dopo averlo fatto io e Francesco ci divertimmo a prendere in giro il MORELLI per il suo atteggiamento da “Americano”. Ricordo che un’altra volta io e Francesco ci mettemmo d’accordo per fare una serata di sesso a tre. Infatti io e lui, all’insaputa della signora ROSSETTI Patrizia, ci mettemmo d’accordo e organizzammo una cena alla Villa di S. Feliciano. Ci venne a prendere Francesco con la propria auto. Durante la cena Francesco iniziò ad amoreggiare con me e nel contempo cercò di coinvolgere anche la ROSSETTI. Quest’ultima si arrabbiò mettendosi a piangere, quindi Francesco non continuò a provarci e ci ritirammo nell’altra stanza a fare l’amore, senza più importunare la ROSSETTI che nel frattempo si era allontanata portandosi in giardino. A fine serata Francesco ci riaccompagnò tutte e due a casa. Ricordo che la stessa mi tenne il “muso” per molto tempo.
A d.r.: A Francesco piaceva sia fare l’amore che il coito anale. Non aveva preferenze e raggiungeva l’orgasmo in entrambi i modi.
A d.r.: Francesco non mi ha mai proposto di filmare o fotografare i nostri rapporti sessuali.
A d.r. : Tutte le infermiere e gli infermieri avevano in disponibilità le chiavi per poter accedere all’armadietto in cui si trovavano gli stupefacenti. Se un medico prescriveva una cura, eravamo noi infermieri ad aprire e prendere gli stupefacenti. I medici non erano in possesso delle chiavi dell’armadietto dove era contenuto lo stupefacente. Ricordo che nell’anno 1979 non ricordo il mese successe un fatto che voglio raccontarvi. Ricordo che una ragazza tossicodipendente riuscì a rubare 7 o 8 fiale di morfina. Di queste 3 se le iniettò subito e le restanti 4 le diede ad una persona che venne trovarla. Ricordo che se ne accorse la Capo sala, che all’epoca non ricordo se era la signora GASPERINI, e andando subito da questa ragazza che attualmente è deceduta e di cui non ricordo le generalità, riuscì a ritrovare 4 fiale di morfina. Il Prof. RAMBOTTI riuscì ad coprire il fatto facendo passare le tre fiale rubate come cura data ad altre persone e il fatto non fu denunciato.
A d.r.: Francesco NARDUCCI non aveva, a mio avviso, nemici. Devo però dire che nell’ultimo periodo di vita di Francesco, lo stesso mi sembrava assente e moscio. Ricordo che una volta, poco prima che morisse, mentre nel Reparto si stava asciugando le mani lo vidi con lo sguardo perso nel nulla; gli chiesi se stava bene e lui mi rispose che non aveva niente, mentre a me diede l’impressione che fosse triste e preoccupato.
A d.r.: Non so indicare le amicizie strette di Francesco NARDUCCI. Posso dire che un suo ottimo amico era il BALSOTTI.
A d.r.: La mia frequentazione con Francesco è terminata con il suo matrimonio con la SPAGNOLI. Anche se continuavo a vederlo nel Reparto devo dire che dopo il suo matrimonio abbiamo avuto rapporti sessuali solo due volte di cui una volta nel Reparto stesso. Infatti, dopo tanto tempo che non facevamo l’amore, fummo presi da un raptus erotico che consumammo durante il turno di servizio. Comunque dopo queste due volte non sono più uscita con Francesco anche perché mi sono innamorata di un’altra persona con cui ho avuto una relazione di 9 anni.
A d.r.: So che a Francesco piaceva andare in moto e in barca. Non mi ha mai detto che andava a cavallo.
A d.r.: Francesco vestiva in maniera casual elegante. Vestiva con vestiti in lino ma senza cravatta. Portava comunque anche i jeans con magliette tipo lacoste che aveva di tutti i colori.
Domanda: Ha mai visto Francesco indossare una maglietta tipo lacoste di colore blu?
Risposta: Ricordo di aver visto Francesco vestito con una maglietta tipo lacoste di colore azzurro, ribadisco però che lui aveva tutti i colori.
A d.r.: Francesco non mi ha mai parlato di Firenze, né sono mai stata con lui in questo capoluogo.
Ricordo un episodio di cui ho già parlato in una precedente verbalizzazione ma che voglio dirvi perché pensandoci a posteriori mi sembrò molto strana. La sera prima della scomparsa di Francesco NARDUCCI io ero di servizio di notte e lui era il medico di Guardia nello stesso Reparto. Io uscii verso la mezzanotte e mi recai nel Reparto di Chirurgia d’Urgenza dove mi trattenni fino alle una e trenta circa. Tomata nel mio reparto, la mia collega di turno, che forse era Maria Biocchetti ma non ricordo bene, mi disse che il Dr. NARDUCCI era venuto due volte a cercarmi. Per il resto del turno, fino alle sei della mattina, il NARDUCCI non mi cercò più, né io andai a cercarlo. Comunque la circostanza mi è sembrata molto strana in quanto, anche se lavorando nel solito Reparto e mantenendo un buon rapporto professionale, la nostra relazione era terminata da circa due anni e lui non era più venuto a cercarmi durante tutto questo tempo. Ancora oggi mi capita di sognare Francesco che mi chiede aiuto; ritengo che questi sogni derivano dal fatto di sentirmi in colpa perché quella sera non riuscii a parlare con lui.
Spontaneamente vi consegno una fotografia che ho ritrovato e che ritrae me e altri amici, tra cui il NARDUCCI Francesco durante la festa organizzata nell’inverno del 1982 a casa della Capo Sala GASPERINI Nella.
Non ho altro da aggiungere.
F.I.c.s. in data e luogo di cui sopra.