L’22 ottobre 2003 rilascia testimonianza il Paolo Gonnellini che partecipò con Piero Bricca al recupero del corpo il 13 ottobre 1985.
Questo uno stralcio della testimonianza:
“La mattina del 13 ottobre vi era poco vento e noi, come al solito, uscimmo in servizio verso le 7,30 dal nostro ricovero barche di Passignano e ci dirigemmo verso S. Arcangelo, dove ci muovemmo in lungo e in largo per molto tempo, manovrando a zig-zag, e spostandoci leggermente verso ovest in direzione di Castiglione del Lago. Non notammo nulla. Ad un certo punto, verso le ore 10,00 all’incirca, ma non ricordo bene, un pescatore ci chiamò ad alta voce chiedendoci di avvicinarci a lui. Mi pare che l’uomo fosse da solo in barca. L’uomo gridava che c’era qualcosa in acqua. Ci avvicinammo subito e vedemmo un cadavere…” Vedi: Sentenza Micheli Pag. 253/254
“vedemmo un cadavere, con le mani allargate e il volto immerso nell’acqua. Era un uomo di circa 30 anni, alto non più di mt. 1,70, molto gonfio, in particolare nel volto. Non ricordo come fossero i capelli, ricordo solo che erano piuttosto corti. Indossava un giubbotto di renna marrone scuro. Ciò che ci colpì fu il volto dell’uomo che era gonfio come una palla e talmente scuro che io l’avrei scambiato per un uomo di colore. Le labbra erano più scure della pelle e leggermente prominenti, forse anche a causa del gonfiore. Stretta al collo l’uomo aveva una cravatta scura che si trovava al di fuori dei colli della camicia, che era di colore chiaro. La camicia era tiratissima perché al di sotto l’uomo era molto gonfio e il ventre premeva sulla camicia. Non vidi ferite sul volto dell’uomo che caricammo sulla nostra motobarca. Ricordo che l’uomo benché leggermente piegato, era contenuto, nelle sue dimensioni, dal copri vano motore, nel senso che non sporgeva niente al di fuori. Poiché la lunghezza del copri vano motore è di circa mt. 1,30, l’uomo doveva essere di statura bassa. Ho vivido il ricordo della corrispondenza tra le dimensioni dell’uomo leggermente rannicchiato e la lunghezza del copri vano motore. Non ricordo se l’uomo avesse o meno le scarpe, ne che tipo di pantaloni indossasse. Mi trovavo insieme al collega Bricca Piero perché il pescatore era come impaurito e si era tenuto lontano. Ad un certo punto arrivò la motovedetta dei carabinieri che presero in consegna il cadavere, anche perché noi eravamo vigili lacuali.” Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 37
“Ci fermammo nei pressi del pontile dove vedemmo diverse persone arrivare nella zona.
Quando ce ne andammo, saranno state le 12,00, ma non ho ricordi precisi sulle ore. Posso solo dire che dall’avvistamento del cadavere e la nostra partenza per Passignano trascorsero circa due ore. Ricordo che in cima al pontile, in direzione opposta al lago, c’era uno sbarramento che impediva l’ingresso ai curiosi.” Vedi: Sentenza Micheli Pag. 254