Il 24 Gennaio 2004 il Lgt. CC. Mario Fringuello, in forza alla Sezione PG di Perugia (Aliquota CC.), deposita presso la Procura di Perugia, un’annotazione di servizio redatta in data 25 marzo 1987.
Nell’annotazione riferisce che dopo la morte di Francesco Narducci, si presentarono al R.O. del Gruppo CC. due Marescialli provenienti dal R.O. CC. di Firenze, tra cui, forse, l’Oggianu e altro non identificato, di origine umbro settentrionale, che riferirono al Fringuello che stavano procedendo ad accertamenti, nell’ambito delle indagini sui delitti del “Mostro di Firenze”, in merito al rinvenimento di bossoli o munizioni calibro 22, trovati presso una Clinica fiorentina, dove aveva operato il Narducci. Nell’appunto vi sono poi annotazioni vergate a mano, indicanti: “Morani”, “Marciana Marina (o Marna) LI” ,“Domenica”, “Cucinella”, “Nigiano (?) Magione”.
Vedi testimonianza di Francesco Di Leo del 15 marzo 2005.
Il Fringuello, contattato, riferisce anche che alcuni giorni prima era stato contattato da un familiare del medico che gli aveva riferito che lo stesso aveva uno studio medico in Firenze e che negli ultimi tempi prima del suicidio si era comportato in modo molto strano. Il Fringuello non ha ritenuto di spingersi oltre nei particolari, sia per motivi di riservatezza sia per timore di essere intercettato, ma si è riservato di riferire i fatti solo sul posto, cioè a Perugia.
Vedi l’informativa: 29 giugno 2004 Informativa stato indagini Perugia Pag.15/16
Il Maresciallo FRINGUELLO, attualmente in servizio alla locale Sezione di Polizia Giudiziaria-aliquota Carabinieri- rilascia una dichiarazione tramite la quale asserisce che nell’anno 1985, poco tempo dopo il rinvenimento del cadavere del NARDUCCI, si erano recati a Perugia, provenienti da Firenze, due suoi colleghi che stavano svolgendo indagini relative al rinvenimento, nei pressi di Firenze, di bossoli cal. 22 per pistola, ritenuti compatibili con quelli dell’arma utilizzata per i duplici delitti. Gli stessi militari, in quella circostanza, gli riferirono che i bossoli erano stati rinvenuti nei pressi di una clinica ove aveva lavorato il NARDUCCI e l’allora Brigadiere FRINGUELLO li invitò ad attendere l’arrivo dei suoi superiori, momentaneamente assenti, che potevano essere le uniche persone a fornire notizie sul conto del medico, visto che lui era stato appena trasferito a Perugia. Questi due militari provenienti da Firenze non attesero l’arrivo dei superiori e quest’attività di indagine non più seguito.
Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 214/215 e Vedi: Sentenza Micheli Pag. 78