Il 9 Febbraio 2004 rilascia testimonianza Paoletti Artemio, dipendente dell’Istituto di Zooprofilattica.
Questo uno stralcio della testimonianza: “Poco dopo la morte del Narducci, in una giornata ancora abbastanza calda, tanto che io portavo una maglietta estiva, mentre mi trovavo al telefono in una sala d’ingresso dell’Istituto, vidi due persone a pochi metri da me, una delle quali io conoscevo di vista, che parlavano della morte del Narducci. La persona che io conoscevo era un signore alto e magro, con capelli radi, sui 45-50 anni, che parlava in perfetto italiano, e comunque non era né perugino né toscano. Sicuramente era un medico, non un veterinario…. L’altro individuo, invece, era più robusto dell’altro, più o meno della stessa età dell’altro, con una inflessione diversa dall’altro. Mentre stavo al telefono ho sentito uno dei due che diceva all’altro :”Hai visto che è morto Francesco Narducci? “ . L’altro ha osservato:” Non è morto. L’hanno ammazzato!” Quando ho sentito questa frase mi sono girato e i due sono rimasti sorpresi della mia curiosità e se ne sono subito andati a bordo di una elegante autovettura, presumo di colore rosso. Se rivedessi la persona che conoscevo di vista, sarei in grado di riconoscerla. In tutti questi anni quelle parole mi sono rimaste impresse, anche perché contrastavano con la versione ufficiale della morte di Francesco Narducci… Quando assistetti all’episodio, io conoscevo il nome di quella persona , ma non riesco assolutamente a ricordarlo. Quello che ricordo è che i due pensavano che io fossi intento a telefonare e rimasero sorpresi quando io mi voltai per osservarli.” Vedi: Sentenza Micheli Pag. 342