Il 18 Febbraio 2004 rilascia testimonianza Anna Giorgetti.
“Una mia conoscente, che credo si chiamasse Brunella, di Quarrata, la quale mi raccontò, all’epoca in cui accadevano ancora i delitti del “Mostro”, che aveva conosciuto la moglie del farmacista Calamandrei e che questa donna, che lei definiva “matta”, le aveva detto che il marito era coinvolto con i delitti e che credo l’avesse conosciuta in un soggiorno in ospedale, forse psichiatrico. Credo che quanto riferitomi dalla Brunella sia stato nella seconda metà degli anni Ottanta e le indagini sul “Mostro di Firenze” erano condotte in prima persona dal dottor Vigna e Canessa. Ricordo che Brunella mi diceva che in frigorifero teneva pezzi di carne rivoltati, che gli sembravano pezzi di organi, erano incartati”. Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 150