Un caso ancora aperto
L’8 aprile 2004 la Alessandra Di Leva come indicato nell’indagine del 4 aprile 2004, invia un fax alla Squadra Mobile di Firenze con il quale comunica che il guanto in questione potrebbe essere stato distribuito in Italia nel periodo 1984-89,
L’8 Aprile 2004, all’atto dell’apertura della busta contenente i reperti allegati al faldone n° 37, acquisito in data 10 marzo 2004, si prende atto che i guanti ritrovati a Scopeti il 3 ottobre 1985 non sono presenti. Dei guanti viene
Il 7 aprile 2004 la Procura di Firenze nella persona del Sostituto Paolo Canessa, richiede al GIDES aggiornamenti sulle indagini. Il Gides, nella persona di Michele Giuttari, comunica con la nota 174/04 del 16 aprile che, date le nuove acquisizioni,
Il 6 Aprile 2004 viene registrata un’intercettazione telefonica tra Francesco Calamandrei e il suo avvocato. Telefonata delle ore 12.59.31. Francesco tra l’altro dice al suo avvocato che il Narducci lui non lo conosceva. Dal Gides 2 Marzo 2005 Nota riassuntiva Nr.133/05/GIDES Pag.57
Il 6 aprile 2004 a Mario Vanni viene diagnosticato un quadro clinico che identifica una “arteriosclerosi celebrale accompagnata da deficit cognitivi e mnesici.“
Il 6 aprile 2004 Annotazione stato di salute mentale, psichiatrica, di Mario Vanni. Dalla scheda di pre-ammissione alla casa di cura “La Cupolina”, del 6.4.2004, a proposito del quadro clinico del Vanni si leggeva: “Aterosclerosi celebrale, con deficit cognitivi e
Il 4 aprile 2004 (giorno fittizio) il personale della Squadra Mobile si attiva per procurarsi informazioni sui guanti ritrovati in data 3 ottobre 1985. I guanti ritrovati Sono un modello TRIFLEX della ditta statunitense TRAVENOL. La Squadra mobile si reca
Il 3 Aprile 2004 rilascia testimonianza Giuseppe Rinaldi. Questo uno stralcio della testimonianza: “….Domanda: “Lei svolge attività di giornalista professionista?” Risposta: “No, io sono regista, autore e conduttore televisivo , attualmente vincolato con un contratto di esclusiva con la RAI.
Il 2 aprile 2004 è stato sentito a testimonianza Benedetto Saputo. Questa la sua testimonianza (NdR: due serie di fotografie le seconde più leggibili): Questo uno stralcio delle dichiarazioni: “- di ricordare molto bene l’episodio del ritrovamento di un fazzolettino