Il 15 Maggio 2004 la Procura perugina acquisiva, su invio da parte del GIDES il giorno 16 aprile 2004, la copia della “relazione di perizia ematologia su un fazzoletto”, datata 7.11.1985 a firma del Prof. Riccardo Cagliesi Cingolani.
Dalla lettura di tale atto si rilevava che oggetto della consulenza era stato “un fazzolettino di carta intriso di sangue con un capello” pervenuto all’Istituto di Medicina Legale di Firenze il 5.10.1985 e consegnato al consulente il successivo 7 ottobre. Il materiale di colore scuro rinvenuto sul fazzolettino di carta era risultato “di natura ematica, di provenienza umana ed appartenente al gruppo sanguigno B. Trattasi cioè di sangue umano di gruppo B”. Il frammento pilifero adeso al fazzolettino: ”di colore castano chiaro, liscio, provvisto di cuticola a scaglie sottili e regolari, apparteneva alla “specie umana, potendosi non inverosimilmente trattare di un frammento di capello”.
Tali risultati escludevano con assoluta certezza che quel sangue sul fazzolettino appartenesse alle vittime poiché risultava agli atti che Nadine Mauriot era soggetto appartenente al gruppo sanguigno “A”, mentre Jean Michel Kraveichvili al gruppo “O”.