Il 18 agosto 2004 rilascia testimonianza Giuseppe Restivo.
Questo uno stralcio della testimonianza:
“….Io confermo quanto già dichiarato. Confermo che nell’epoca immediatamente successiva alla morte del Narducci a Perugia si dicevano cose del genere ed in particolare si diceva che il NARDUCCI fosse legato alla vicenda del “Mostro di Firenze”, che in una abitazione o pensione nella sua disponibilità fossero state rinvenute le parti asportate delle vittime dei duplici omicidi fiorentini. Non ricordo, però, in particolare il riferimento alla località di Scandicci, anche se a Perugia effettivamente si associava questa località ai delitti del cosiddetto “Mostro di Firenze”. A.D.R.: “Mia moglie, tornata dalle ferie alla fine luglio del 2002, vide nella libreria “Simonelli” il libro “Gli affari riservati del mostro di Firenze” scritto dalla Carlizzi che veniva venduto con una strisciolina gialla che evidenziava il riferimento al “caso Narducci”. Mi chiese di comprarglielo ed il titolare della libreria mi invitò a prenderlo perché costava poco. Dopo averlo letto mia moglie mi invitò a leggerlo. Domanda: ” Lei può escludere di avere parlato con sua moglie dei feticci delle vittime del cosiddetto “Mostro di Firenze” rinvenuti nell’abitazione del Narducci? Risposta: ” Penso di no. Ne parlava tutta la città e, probabilmente, ne avrò parlato anch’io con mia moglie ma non ricordo con certezza se ciò avvenne ed in che termini né chi me lo abbia riferito. Escludo, comunque, per quanto ricordo, di aver detto che era stata la moglie a ritrovare i feticci. Debbo aggiungere, però, che nell’autunno del 2002, in coincidenza con la frequentazione con la Signora CARLIZZI e con il suo interessamento per la vicenda Narducci, i rapporti tra me e mia moglie sono giunti sull’orlo della separazione poiché Bianca mi accusava, falsamente, di appartenere alla Massoneria, cosa che secondo lei era intollerabile perché contraria alla fede cattolica. Tale accusa era estesa a tutti gli appartenenti alla mia famiglia….”
Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 270/271