L’11 ottobre 2004 viene fatta richiesta di misure cautelari, da parte del P.M. Giuliano Mignini, nei riguardi degli indagati Francesco Trio, Francesco Di Carlo e Alfredo Brizioli.

Questo uno stralcio dell’impianto accusatorio:

Vi è un altro particolare riferito dal Bricca: il sangue (non misto ad acqua, che usciva dal naso del “cadavere del lago”. Il sangue uscì non appena fu mosso il cadavere. Il sangue (non misto ad acqua) uscì da una narice e si fermò poco sopra l’inizio del labbro superiore, raggiungendo la lunghezza di un paio di centimetri. Certo, il cadavere dello sconosciuto è stato definitivamente occultato e non è possibile alcun accertamento in proposito, almeno allo stato delle indagini, ma perché fuoriesca sangue puro da una narice, è lecito ipotizzare l’esistenza di lesioni e, per di più, subite di recente. Non basta: le dichiarazioni del BRICCA sul colore del volto del cadavere, sul gonfiore dello stesso e sul rivolo di sangue che colava dal naso sono confermate dal suo collega appuntato della Polizia Provinciale PAOLO GONNELLINI (..), che aggiunge che il sangue era rappreso. Il meno che si possa dire è che si tratta di particolari decisamente inquietanti e anomali per un annegato, e bisognosi di ulteriori accertamenti. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 147

11 Ottobre 2004 Richiesta di misure cautelari nei riguardi degli indagati Francesco Trio, Francesco Di Carlo e Alfredo Brizioli
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