Il 22 Novembre 2004 il Sovraintendente Alessandro Borghi redige una nota sulle confidenze fatte da Pietro Fioravanti.
Vi è poi un’annotazione del 22.11.2004, della P.G. a firma del sovrintendente Borghi dalla quale si evince: “Continuando a parlare il Fioravanti raccontava che stava preparando un libro sui fatti del “Mostro di Firenze”. Il legale riferiva inoltre di essere a conoscenza che Francesco Narducci aveva in sua disponibilità due stanze all’interno di Villa Corsini. Inoltre aggiungeva che qualcuno avrebbe dovuto spiegargli, oltre al fatto appena citato, anche le motivazioni della frequentazione del Narducci nel retro farmacia Calamandrei”. Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 110 e 201