Il 22 Novembre 2004 rilascia dichiarazioni Fabrizio Giulimondi, segretario particolare del Sottosegretario On. Giuseppe Valentino.
Secondo Fabrizio Giulimondi tre giorni dopo la presentazione della prima richiesta della misura cautelare contro Francesco Trio, Francesco Di Carlo e Alfredo Brizioli presentata il 14 ottobre 2004 il legale di Ugo Narducci, il Prof. FABIO DEAN ne era stato già informato e, a sua volta, aveva cercato di mettersi in contatto con l’on. VALENTINO, tramite il GIULIMONDI, per avvertirlo della richiesta e perché questa venisse bloccata e, informato successivamente che il GIP non si era ancora pronunciato, tentava nuovamente di mettersi in contatto col Sottosegretario.
Vedi: Sentenza Micheli Pag. 832
Questo uno stralcio della testimonianza:
(..) Il giorno 14 ottobre c.a., alle ore 11:50, ho ricevuto una telefonata trasferitami dal centralino, da parte di una persona qualificatasi per il prof. FABIO DEAN, avvocato di Perugia. L’avvocato chiedeva di parlare urgentemente con il Sottosegretario Onorevole VALENTINO. Ho ritenuto opportuno non passare la telefonata e cercare di capire il motivo della stessa. L’avvocato mi riferiva che “la Magistratura di Perugia stava per arrestare alcuni avvocati di quel Foro, e chiedeva un intervento del Sottosegretario sui giudici perugini”. Premetto che ho avuto l’impressione di avere a che fare con una persona disturbata di mente, in quanto tale richiesta era inammissibile e inconcepibile, e perché lo stesso nel parlare articolava male le parole. Comunque, non appena giunse in ufficio il Sottosegretario VALENTINO, riferii della telefonata, dicendo che aveva chiamato un pazzo il quale mi aveva riferito di arresti imminenti da parte della magistratura perugina su avvocati di quella città. L’onorevole appena sentito il nome dell’avvocato, mi riferiva che questi era molto malato, ed era il motivo delle frasi sconnesse che avevo percepito. Alle ore 12:12 del 03.11.2004, il centralino mi riferiva che era in linea l’avvocato DEAN di Perugia, il quale nuovamente chiedeva di parlare con il Sottosegretario. Dissi al centralinista di riferire all’avvocato che non eravamo presenti né io né il Sottosegretario (..)
Vedi: Sentenza Micheli Pag. 834