Il 25 gennaio 2005 rilascia testimonianza Silvano Matteuzzi titolare del ristorante “da Cencio” al Ponte Rotto.
riferiva: “Confermo le dichiarazioni già rese alla Polizia l’8.01.97 e il 27.08.2003 al Pubblico Ministero Canessa e al dottor Crini. Lotti lo si conosceva perché lavorava alla draga, che è lì vicino accanto alla Trattoria del “Ponte Rotto”…” Sì, conoscevo sia Vanni che Lotti. Venivano nelle ore pomeridiane a bere un bicchiere di vino e frequentavano la mia trattoria nelle ore pomeridiane”… “Come ho già detto, Vanni veniva anche in compagnia di persone più distinte, che venivano a cena la sera”…: “Tornando alle persone benestanti che venivano a cena nei primi anni Ottanta insieme al Vanni, ho già riferito. Ricordo che sicuramente insieme al Vanni, che al termine della cena in genere cantava, c’era il signor Pucci Silvano, che ha un’agenzia A.C.I. a San Casciano, e il marito di una signora di origine siciliana, e che è stata direttore delle Poste a San Casciano. Vi era tale Fusi Dino, ora deceduto, soprannominato “il Coppi”; con loro a queste cene c’era anche il farmacista Francesco Calamandrei e altri benestanti, di cui non ricordo il nome. A questo punto vengono mostrate le foto dalla 1 alla 4, nelle quali mi viene espressamente detto che è raffigurato Francesco Narducci. lo ho sentito parlare” – a pag. 2 – “di questa persona sui giornali recentemente, ho anche visto alcune sue foto, sempre sui giornali e nell’album che mi venne mostrato la volta scorsa dalla Polizia. Dopo aver visionato le foto da 1 a 4, che mi sono state mostrate, posso dire che non mi ricordano nessuno che ho conosciuto di persona. Un altro che veniva a pranzo era il Nesi Lorenzo, che aveva una maglieria a San Casciano. Non ricordo di aver visto Nesi e Vanni venire insieme. Tornando alle volte in cui Vanni veniva a cena con persone benestanti, ora ricordo che oltre al Calamandrei e agli altri c’era anche un certo Pippo, che lavorava nelle Officine Stiatti c’era un certo Pecci Lamberto, che lavorava alle Poste”….”Per quanto riguarda il Pacciani, debbo dire che ho pensato al fatto se mai l’ho visto nel mio locale e mi è venuto in mente che forse l’ho visto qualche volta a bere vino di pomeriggio. Mi è venuto in mente Un ricordo relativo ad una domenica pomeriggio d’estate, in cui un gruppo di persone beveva nel mio locale ed una persona, che mi sembra proprio Pacciani, teneva banco e gli altri gli andavano… nel senso cioè che appariva Paesana. Quando ho visto il Pacciani in televisione o sui giornali, mi è venuto in mente questo ricordo. Quel pomeriggio mi sembra che tra gli altri, sette o otto che erano con lui, vi erano anche Lotti, Vanni, Dori Mario, detto “il Coppi”, Muso Salvatore“. Non ha parlato però del Calamandrei. “Come ho detto, parlando delle persone benestanti che venivano a cena, vi era senz’altro il Calamandrei. Si tratta di cene di soli uomini al termine delle quali il Vanni faceva il chiassone. lui terminava sempre con il saluto romano. Cantavano anche canzoni partigiane. Calamandrei però a volte veniva anche con la famiglia. Non sono in grado di dire che macchina aveva il Calamandrei. Conosco l’auto Citroen modello DS. Non ricordo di aver mai conosciuto qualcuno che possedesse tale auto. Non ricordo di aver visto persone con un’auto simile di colore verde nel mio locale.”
Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 60-61