Il 25 febbraio 2005 rilasciava testimonianza Giuliano Lenzi, nipote dei coniugi Lenzi Egidio e Marretti Ernesta.
Il Lenzi dichiarava di essere vissuto a Castelletti di Signa dalla nascita fino al 1967 (non era quindi residente all’epoca del delitto). Lo stesso, alla domanda se fosse a conoscenza che la propria zia, Marretti Ernesta, avesse capacità per togliere il “malocchio”, rispondeva affermativamente dicendo “come spesso in campagna accade, ci sono soprattutto donne che si tramandano l’arte di curare il malocchio e mia zia era una di queste”. E poi ancora: “la zia Ernesta non lo faceva di professione, non percepiva alcuna ricompensa, per quanto ne sia a conoscenza e comunque era una pratica stretta alle conoscenze del posto. Non escludo che tramite amicizie da mia zia si siano rivolte persone anche a lei sconosciute….ricordo che la zia Ernesta usava un’ampolla d’olio che versava in un piatto di acqua e a seconda di come si scomponeva l’olio significava avere il malocchio o meno. Quando la persona risultava colpita dal malocchio, mia zia gli faceva dei segni di croce sulla fronte e recitava delle parole che non si capivano”.
Sul nome di Magi, poi, il teste dichiarava: “per quello che ne so è un cognome che conosco ma credo abbiano avuto una fabbrica credo di scarpe a Signa. Non sono a conoscenza se questi avevano un’abitazione a Castelletti”.
Dal Gides 2 Marzo 2005 Nota riassuntiva Nr.133/05/GIDES Pag.120