Il 28 febbraio 2005 rilascia testimonianza Goffredo Pompei.
All’epoca infermiere in servizio alla Clinica Medica del Policlinico.
Questo uno stralcio della testimonianza:
Ricorda che la notizia del rinvenimento del cadavere del Narducci gli venne fornita da uno dei pescatori che ne erano stati protagonisti (Arnaldo Budelli, da lui conosciuto personalmente); aggiunge quindi:
“Uno o due giorni dopo la telefonata di BUDELLI, era un giorno lavorativo, mi recai insieme a PAPI ANTONIA e a qualcun altro nella villa dei NARDUCCI a San Feliciano. Ci andammo poco prima che diventasse buio ma la bara era già chiusa e, che io ricordi, non c’era nessuno dei familiari. La bara era chiusa e sistemata in una sala al piano terra, forse. Oltre a noi, non c’era nessun altro; la porta d’ingresso della villa era aperta. Siamo stati lì per circa una ventina di minuti e poi ce ne siamo andati senza che venissero altre persone. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 289