Il 1 Marzo 2005 rilascia testimonianza Marisa Mencaroni.
Questo uno stralcio della testimonianza:
“…. Era necessario avere il certificato di accertamento di morte dell’ U.S.L. territorialmente competente, poi occorreva il Nulla Osta della Procura e, a quel punto, il responsabile provvedeva all’iscrizione dell’atto di morte. Per i non residenti nel Comune, una copia dell’atto di morte veniva inviata al Comune di residenza. “Domanda: ” Chi erano i Sanitari che firmavano l’atto l’accertamento di morte? ” Risposta: ” Normalmente era la Dott.ssa Luciana Mencuccini: Non so se vi fossero altri Medici, ” Domanda: “Le è mai capitato di vedere due certificati di accertamento di morte, relativi alla stessa persona ? Risposta: ” Non mi è mai capitato. L’unica volta che ho visto una cosa del genere e che non so spiegare è nel caso della morte del Prof. Francesco Narducci“
Vengono mostrati a questo punto alla Signora MENCARONI, i certificati di morte riprodotti nella Consulenza Tecnica del Dott. Francesco Donato.
Domanda: ” Riconosce i certificati e le firme del Sanitario? Risposta: “L’unico certificato che avevamo agli atti era il numero 786 (3 II B) . Il “3 II B” è sicuramente l’atto di morte. Riconosco la grafia di Mauro Sciurpi nel certificato nr. 786, relativamente alle parole scritte con penna biro di colore nero chiaro; le parole ed i numeri scritti in pennarello nero sono attribuibili al DENTINI, il quale si dovrebbe essere informato presso il Comune di Perugia al fine di risalire alle indicazioni necessarie; la parte finale del certificato non so da chi sia stata scritta e non riconosco la firma del Medico che ha sottoscritto il certificato. Per quanto riguarda invece il certificato nr. 788, non ci appartiene, non riconosco la grafia, vedo solo la firma della Dottoressa MENCUCCINI. Inoltre nel certificato 788 non vedo il nostro timbro che invece è riportato nel numero 786. Il certificato nr. 788 non è mai stato agli atti del nostro ufficio. Non riesco a capire come possa essersi verificata una cosa del genere, aggiungo che, a quanto ho saputo, la Dott.ssa MENCUCCINI era assento e non so come abbia fatto a firmare il certificato in data 14.10.1985. Probabilmente, l’avranno raggiunta a casa”
Viene mostrato a questo punto alla Sig. MENCARONI la scheda I.S.T.A.T riportata nella citata consulenza.
Domanda: ” Come mai la data di nascita del coniuge è totalmente errata poiché la stessa è nata il 02.10.1960? ” Risposta: ” Deve essersi trattato di un errore dovuto ad una informazione sbagliata proveniente dal Comune di Perugia” Domanda: ” Si ricorda se, in occasione delle pratiche relative alla morte del Sig. NARDUCCI, è venuto qualch’uno a parlare con il Sig. DENTIN? Risposta: ” No, non ricordo niente di particolare. Posso anzi dire che, di solito, quando vi è un decesso di una persona morta a Magione ma residente in altro Comune, i familiari si presentano in Comune per sollecitare il rilascio dei documenti, ma, nel caso del NARDUCCI, non ho visto alcun familiare. Sono stupita di quello che ho visto e non so spiegarmi quello che è successo; mi sembra tutto molto strano. Noi disponevamo e disponiamo di una serie di blocchetti di atti relativi denominati “atti di accertamento di morte”, già numerati progressivamente che la USL ci manda periodicamente. Ancora oggi la prassi è la stessa. Inizialmente ci dissero che il NARDUCCI era morto a San Feliciano e mi pare che ce lo disse Nazzareno MORETTI, il titolare dell’impresa di pompe funebri di San Feliciano. Poi ci dissero che era morto a Sant’Arcangelo. Un’altra cosa che non riesco a capire è perché da Sant’Arcangelo lo hanno portato a San Feliciano, quando si trattava di una morte per causa sconosciuta che necessitava di autopsia e, comunque, di visita esterna nell’obitorio Domanda: “Conosce la Sig. TINARELLI Bernardina?” Risposta: ” Sì, lavorava con me ed è la zia di un ragazzo che si è suicidato alcuni anni dopo la morte del NARDUCCI” Domanda: ” Per registrare l’atto di morte occorre il Nulla Osta della Procura. Le è mai accaduto di registrare un atto di morte prima del Nulla Osta della Procura?” Risposta: ” No mai .” Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 198/199