Il 4 Marzo 2005 (NdR: forse un errore di anno, potrebbe essere il 2003) la Regione Carabinieri Umbria, Comando Provinciale di Perugia, Reparto Operativo, inviava una nota informativa, nr. 60/443-1-2002, sulle indagini svolte su richiesta della procura perugina, sulla genuinità della documentazione inerente la morte del Francesco Narducci.
In sintesi, tale attività permetteva di accertare che effettivamente vi erano delle inspiegabili incongruenze ed imprecisioni sulle certificazioni anagrafiche e sanitarie, irregolarità, queste, rimaste tuttora irrazionali anche per diretta ammissione degli addetti ai lavori i quali, a posteriori, non sono riusciti a comprendere e a chiarire come possano essersi verificate inesattezze così eclatanti.
Oltre alla inspiegabile presenza di due certificati di morte, nel corso dell’accertamento, si rilevava che la trascrizione dell’atto di morte nel registro del Comune avviene in data 15.10.1985, per delegazione avuta mediante avviso del Procuratore della Repubblica di Perugia sotto la stessa data. Com’è possibile che avviene questa registrazione il giorno 15 ottobre 1985 se la Procura della Repubblica di Perugia rilasciò il Nulla Osta solo il giorno successivo, cioè il 16 ottobre 1985? Nel documento dattiloscritto a suo tempo acquisito in copia da questa P.G. e già inviato a codesta A.G., si evince la testuale dicitura: ” L’anno millenovecentottantacinque addì quindici del mese di ottobre alle ore nove e minuti quindici nella Casa comunale di Magione io, Luciano Dentini, funzionario ed Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Magione per delegazione avuta avendo ricevuto dal Procuratore della Repubblica di Perugia avviso di morte in data odierna…..”
Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 192