Il 15 Marzo 2005 rilascia testimonianza il Maresciallo Francesco Di Leo, aggregato alla SAM.

Conferma la missione perugina del Maresciallo Salvatore Oggianu:

Sì, ricordo che il maresciallo Oggianu si recò a Perugia per svolgere indagini sul Narducci e, siccome operava spesso con il brigadiere Luisi, è possibile che quest’ultimo possa averlo accompagnato. Circa la missione a Perugia del M.llo Oggianu per indagini sul Narducci, la ricordo perfettamente. Vedi Relazione Commissione Parlamentare pag. 57 e Vedi: Sentenza Micheli Pag. 78

Vedi in merito il 24 Gennaio 2004 Annotazione di servizio di Mario Fringuello.

La testimonianza di Di Leo trovava conferma nella testimonianza di Donato Luisi il 29 giugno 2005.

Questo uno stralcio della testimonianza:

“….Risposta: ” Sì, dall’ agosto 1984 al 1989. Sono stato aggregato alla S.A.M. insieme al Brigadiere Luisi, che però non era effettivo al Nucleo e proveniva dalla Compagnia di Signa. Domanda: ” Nell’ambito della S.A.M. c’era una divisione di compiti?” Risposta: ” No, all’occorrenza ci occupavamo un po’ di tutto. In particolare cercavamo di scremare le numerosissime segnalazioni di anonimi che ci pervenivano”. Domanda: ” Ricorda di essersi occupato di Francesco Narducci.?” Risposta: ” Io personalmente no, mai, ma rammento che, dopo la morte del medico, la S.A.M. se ne occupò con il colonnello Rotellini e probabilmente il maresciallo Oggianu, deceduto da qualche anno. “-Domanda: ” Si ricorda di appartenenti al Nucleo di Polizia Giudiziaria originari della zona compresa tra Perugia, l’alta valle del Tevere e Arezzo? Risposta: ” Presso il Nucleo di P.G. vi era il M.llo Giuliano Berni, originario della zona di Foiano della Chiana o lì vicino, poi il brigadiere Giallo, che credo che fosse parente del Berni, che era originario della provincia di Arezzo.“ Domanda: ” Si ricorda se il M.llo Oggianu si sia recato a Perugia dopo la morte del Narducci per svolgere indagini sul conto dello stesso e se sì, ricorda chi lo accompagnò ?” Risposta: ” Sì, ricordo che il maresciallo Oggianu si recò a Perugia per svolgere indagini sul Narducci e, siccome operava spesso con il brigadiere Luisi, è possibile che quest’ultimo possa averlo accompagnato. Circa la missione a Perugia del M.llo Oggianu per indagini sul Narducci, la ricordo perfettamente. A quell’epoca il Comandante del Nucleo era il colonnello Vittorio Rotellini. Alle indagini sui delitti partecipava il Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri di Firenze che se ne occupava dall’origine e, in particolare, se ne occupava l’allora Maresciallo, oggi Luogotenente, Salvatore Congiu.” Domanda: ” Il Nucleo di P.G. ha partecipato alla perquisizione all’ospedale di Ponte a Niccheri, nel settembre 1985 ? Risposta: ” Io non ricordo se quelli della S.A.M. furono interessati. Io non vi partecipai.” Domanda: ” Ricorda se avete mai fatto accertamenti sugli “Hare Krishna”?” Risposta: ” Ricordo di essermi recato agli Scopeti, alla sede del gruppo, ma non ricordo per quale motivo. Sicuramente era legato al delitto degli Scopeti. Mi pare che fosse stato un anonimo che suggeriva di indagare in quella direzione. ” Domanda: ” Lei si è mai occupato, nel corso delle sue indagini, del farmacista Calamandrei?” Risposta: ” Sì, io ho partecipato alla perquisizione che si svolse nel 1988 nell’appartamento di S. Casciano attiguo alla farmacia, nonché in una villetta che il Calamandrei aveva a Punta Ala e nel cui porticciolo teneva una barca piuttosto grande, di colore bianco con bordi neri. La villetta che aveva a Punta Ala era composta da un bilocale e faceva parte di una multi-proprietà o di un condominio. Anche se era inserita in una zona verde, la struttura comprendeva al suo interno vari appartamenti abitati anche da altre persone. “Domanda: ” Nell’appartamento del Calamandrei attiguo alla farmacia vi era un ambulatorio?” Risposta: ” Non lo ricordo, ma non lo escludo. Ricordo che l’appartamento era al primo piano, salendo da una scala esterna alla farmacia e attigua ad essa. La farmacia e il portone che conduceva alle scale e all’appartamento del Calamandrei erano confinanti. “ Domanda: ” In questo appartamento cosa c’era?” Risposta: ” L’appartamento appariva piuttosto vivo e frequentato e in disordine. Vi era della moquette, due camere, un bagno, un ripostiglio. L’ambulatorio potrebbe essere stato o a lato della farmacia o al suo interno. Non ne sono però certo, anche perché non sono mai entrato nella farmacia. “Domanda:” Vi siete occupati all’epoca di ambienti di tipo occultistico? Risposta:” Per quanto ricordo no, ma, nel corso del 1984, mi sono occupato di un certo “Diabolik” di origine umbro-aretina che era accusato di plagiare donne per scopi sessuali, che abitava a Firenze, nella zona di Novoli, dove aveva un’officina di motociclette e che fu fermato in relazione ai delitti del cosiddetto “Mostro” a Casalecchio di Reno nel corso di indagini condotte dalla S.A.M . e dalla Questura di Bologna. L’uomo era un girovago e si muoveva con un camper. Ricordo anche che gli piaceva correre in bicicletta e che, nel corso del 1984, l’uomo percorse col suo camper l’alto Mugello. Una ragazza di Sasso Marconi che aveva avuto una relazione con lui ci riferì delle sue stravaganze sessuali, come per esempio il radere il pube prima dell’atto sessuale“ Domanda:” E’ a conoscenza di indagini sul cosiddetto “Mostro di Firenze”, condotte dalla
Squadra Mobile di Perugia subito dopo il delitto degli Scopeti ? Risposta:” no, non ne sono a conoscenza…..” 
Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 215/216

15 Marzo 2005 Testimonianza di Francesco Di Leo

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