Il 21 aprile 2005 il P.M. Paolo Canessa chiedere il rinvio a giudizio per Ines Pietrasanta, con l’accusa per i seguenti reati:
– Del delitto p. e p. dagli artt. 628 I e II co. n. 2 C.P. perché, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, si impossessava della somma di lire 200.000 circa in contanti che sottraeva dall’armadio della camera da letto della abitazione di MANNI Angiolina dopo avere somministrato alla stessa una bevanda contenente sostanza ipnoinducente (contenente benzodiazepina – Lorazepam) che le provocava un sonno profondo.
– Del delitto p. e p. dall‘art. 605 C.P. perché, al fine di commettere il reato di cui al capo che precede, con la condotta ivi descritta, privava della libertà personale Angiolina Manni la notte tra il 22 ed il 23 gennaio 1996;
– Del delitto p. e p. dall’art. 582, 585, 576, 61 n. 2 C.P. per avere, in occasione dei fatti contestati sub A), e B) cagionato a MANNI Angiolina uno stato confusionale tale che al risveglio, per il torpore, si procurava cadendo, tra l‘altro, lesioni al volto, tanto che rimaneva ricoverata in ospedale con prognosi di giorni 10.