L’addio all’80enne Angiolina moglie-vittima di Pacciani
FIRENZE. A Mercatale Val di Pesa c’è tornata solo da morta, seppellita nello stesso cimitero, ma non accanto, dove riposa l’uomo dal quale era fuggita, insieme alle due figlie, nove anni fa. Da allora Angiolina Manni, 80 anni, moglie del più famoso contadino di Mercatale e della Toscana, Pietro Pacciani, detto il «Vampa», morto in attesa di un nuovo giudizio in appello quale presunto «mostro» di Firenze, aveva trovato rifugio e un po’ di pace in una casa di riposo nel senese, a Radda in Chianti, dove è morta domenica sera. Piccola di statura, il volto segnato dalle rughe, parlato colorito più che a sufficienza per mandare a quel paese inquirenti e giornalisti, quest’ultimi spesso bersaglio del lancio di tutto quanto le capitava a tiro se la disturbavano a casa, Angiolina era diventata, a sua volta e suo malgrado, un personaggio nell’infinita vicenda legata ai duplici delitti delle coppiette sulle colline intorno a Firenze. Ma al di là degli aspetti grotteschi della sua figura, la vita di Angiolina Manni, cosi come quella delle figlie, era stata difficile e tristissima accanto al contadino. Il ritratto di famiglia uscito fuori dall’inchieste e dai processi a Pacciani rivelò un quadro «infernale», fatto di botte e di violenze.
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