Il 16 dicembre 2005 prosegue, presso il Tribunale di Perugia, l’incidente probatorio a carico di Alfredo Brizioli + 17 indicato come N. 9852/03 Reg. G.I.P. e N. 8970/02 Reg. NR.

Presso l’ufficio del Giudice per le indagini preliminari sono presenti come cancelliere la Sig.ra Daniela Barnocchi, come giudice la Dott.ssa Marina De Robertis e come pubblico Ministero Giuliano Mignini.

Nella giornata del 16 dicembre 2005 vengono sentiti i seguenti testi: Giordana Baldassarri, Valerio Pasquini.

Questo il verbale: Incidente Probatorio 16 dicembre 2005 BALDASSARRI PASQUINI

Questi degli stralci delle deposizioni:

Dichiarazioni in incidente probatorio di Giordana Baldassarri, ostetrica all’Ospedale di Foligno dove il Prof. Ugo era il primario e che era stata anche alle dipendenze di quest’ultimo nell’ambulatorio privato, oltre che lontana parente del noto pescatore Luigi Dolciami:

Ha qualificato quello che l’anziana signora Ornella Servadio aveva indicato come “fiori spelacchiati”, come dei “bulbi” e questo perché glielo confermò il destinatario del “presente”, cioè il Prof. Ugo. Si riporta la domanda e la risposta della Baldassarri all’udienza del 16.12.2005 (vds. p. 52): “il Professore Ugo le ha parlato dell’invio di una cravatta e di bulbi? GIORDANA BALDASSARRI: sì. “.

Dichiarazioni in incidente probatorio di Valerio Pasquini nel corso dell’incidente probatorio ha precisato raccontando quello che gli riferì l’infermiere Piferotti, uno dei collaboratori del Narducci:

una domenica mattina andando alla messa con il figlio, il figlioletto lesse nella locandina del Corriere della Sera davanti a un’edicola che il Professor Narducci era indicato come il mostro di Firenze e mi sembra lui mi disse… mi sembra che parlavano di questi reperti umani trovati nella villa di San Feliciano dai due Vigili del Fuoco che portarono la salma dal lago….

PM Dott. Mignini: Pifferotti.

Valerio Pasquini:… ecco mi disse… allora io dissi: “no ma lei sa quale domenica…”… “no, non lo so, poi – dice – anch’io l’ho cercato perché non lo comprai e io – dice – non l’ho più ritrovato”. Allora io dalle indagini che feci su in biblioteca trovai tutti i giorni ma quella domenica lì mancava, penso ne siano mancate anche altre…. passai dal Corriere della Se… dell’Umbria…. al Corriere dell’Umbria e chiesi del… cronista ma non c’era all’epoca e allora mi diedero due numeri di telefono, mi sembra due numeri di telefono, uno era del giornale e un altro un cellulare del Dottore che io poi interpellai per telefono, ma io… non ho questa registrazione……lui mi disse questo: che… ecco devo dire Mauro Avellini allora era capo cronista e lui mi disse: “sì – dice – sono stato io a far ritirare queste… sì ho dovuto farle ritirare io perché sono stato minacciato di vita” “come…”… “eh sì – dice – mi avevano detto – dice – che mi avrebbero sparato se non l’avevo…”… insomma le parole erano queste più o meno, e allora… “. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 98/99

PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): che cosa chiede, la prima cosa che chiede a queste due?
VALERIO PASQUINI: niente, io dissi: “qui ci sono voci a Perugia che un medico si sia suicidato nel lago Trasimeno, mi sa dire, l’ha saputo lei come si chiama questo medico?” e la Signora ALBERATI perché fu la prima interpellata, era lì a disposizione mi disse: “sì – dice – lo so comunque la faccio parlare con la Signora EMILIA perché lei è a conoscenza di diverse cose”.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): EMILIA CATALUFFI quindi.
VALERIO PASQUINI: sì, la EMILIA CATALUFFI e quindi mi presentò la CATALUFFI e poi si cominciò a parlare, mi disse diverse cose.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): che cosa le disse la Signora EMILIA CATALUFFI?
VALERIO PASQUINI: in quell’occasione quindi mi diede i fatti, tutti i dati andando in
archivio e via via mi disse che il medico era un certo NARDUCCI fu FRANCESCO, che era… lavorava al… gastroenterologo, al reparto di Gastroenterologia, che era gastroenterologo ed era… all’epoca mi sembra sia stato aiuto del Dottor MORELLI, però questo penso di averlo accertato dopo io, lei mi disse che era medico e che lavorava in clinica di Gastroenterologia, quindi sapevo già dove andare a chiedere, dove andare a… avere più informazioni.
(..)
VALERIO PASQUINI: dunque il primo giorno mi ricordo che mi confermò le voci sul suicidio
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): che cosa le disse la signora?
VALERIO PASQUINI: che non era stata fatta l’autopsia, che il medico praticamente… come si può dire… (..) mi disse delle supposizioni della… delle supposizioni del coinvolgimento dello stesso con i delitti del mostro di Firenze.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, è vero che la signora le disse che la Compagnia Carabinieri di Perugia aveva svolto indagini sul NARDUCCI sin da prima della sua morte?
VALERIO PASQUINI: sì, sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): che cosa le disse in particolare?
VALERIO PASQUINI: mi disse che erano arrivate diverse lettere anonime in Compagnia ed una di queste fu presa in considerazione e a seguito seguirono delle indagini, queste indagini portarono a conoscere che le partenze del Dottor NARDUCCI da Firenze… da Perugia per Firenze coincidevano con gli omicidi del mostro.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): coincidevano? Lo ripeta al…
VALERIO PASQUINI: coincidevano con gli omicidi del mostro di Firenze.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, la Signora CATALUFFI le disse che era in rapporti di amicizia e di confidenza appartenenti all’Arma dei Carabinieri e alle Forze di Polizia, alla Polizia di Stato anche?
VALERIO PASQUINI: sì, per le ragioni del suo ufficio insomma in effetti..
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): glielo disse esplicitamente.
VALERIO PASQUINI: sì, si era creata un’amicizia e consolidata nel tempo giusto appunto perché… quindi erano diventati amici.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): ecco, le disse anche che il NARDUCCI era diciamo tallonato pesantemente ancor prima dell’ultimo mese prima della morte del personaggio?
VALERIO PASQUINI: ora sull’ultimo mese esattamente no, comunque del tempo prima sì sapevano degli spostamenti…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): tempo prima quale? Tempo prima quale, può riferirsi…
VALERIO PASQUINI: dell’ultimo duplice… dell’ultimo duplice…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): all’ultimo duplice omicidio?
VALERIO PASQUINI: sì, sì, qualche tempo…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): questo glielo disse esplicitamente la signora.
VALERIO PASQUINI: sì qualche tempo prima, ora io non ricordo…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): ecco, glielo disse nel primo incontro che avete avuto con la signora o negli incontri successivi?
VALERIO PASQUINI: no me lo disse in seguito perché ho avuto diversi colloqui anche telefonici.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): diversi colloqui.
VALERIO PASQUINI: con la signora, sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): ecco, quindi nel primo incontro lei si limitò a darle delle indicazioni così, generiche?
VALERIO PASQUINI: sì, generiche.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): sulla morte del…
VALERIO PASQUINI: se posso dire… quello che mi disse lo posso anche dire me lo ricordo.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): riferisca quello che…
VALERIO PASQUINI: allora mi disse del coinvolgimento… delle supposizioni sul coinvolgimento del Dottor NARDUCCI con gli omicidi del mostro di Firenze, dell’autopsia non avvenuta, non voluta sembra, e inoltre che era una persona stimata e ben conosciuta, si parla del fu FRANCESCO e che il babbo UGO era anche lui Professore in Ostetricia e Ginecologia, era una persona che vantava molte conoscenze sia nel campo sociale che politico e che era iscritto alla Massoneria.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): benissimo.
VALERIO PASQUINI: la loggia di DE MEGNI mi disse.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): la loggia di DE MEGNI? Le disse questo nel primo incontro?
VALERIO PASQUINI: no me lo disse in seguito.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): anche in seguito.
(..) VALERIO PASQUINI: mi scusi, mi disse nel primo incontro che era senz’altro un massone, però…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): un massone.
VALERIO PASQUINI: sì ho avuto anche…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): poi le ha specificato a quale loggia apparteneva.
VALERIO PASQUINI: sì, sì. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 102/103/104

PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, e poi le parlò di qualcun altro? Dei Carabinieri, poi vediamo della Polizia di Stato.
VALERIO PASQUINI: la Polizia di Stato, Napoleoni Luigi, che me lo presentò addirittura lì all’anagrafe.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): glielo presentò la CATALUFFI?
VALERIO PASQUINI: sì la CATALUFFI sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): quando glielo presentò?
VALERIO PASQUINI: in epoca successiva, penso la seconda volta che andai…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): ah la seconda volta che venne.
VALERIO PASQUINI: sì, sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): ma glielo…
VALERIO PASQUINI: e nel frattempo ci eravamo anche sentiti telefonicamente insomma (..) …sì da quello che io mi ricordo e da quello che ho potuto riascoltare nel nastro lui ha detto che in effetti le indagini della Polizia di Stato in questo caso parlo del Questore TRIO, l’allora superiore in alto grado della… contrariamente alle altre volte era spesso presente alle indagini, quando facevano le indagini giù al lago per ritrovare il corpo ed erano… cioè rimase stupito di questo fatto.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): il NAPOLEONI.
VALERIO PASQUINI: sì, e inoltre fece chiaramente capire al personale investigativo di sua competenza di non perdere tempo in indagini non approfondite e non necessarie.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): questo lo disse TRIO a NAPOLEONI.
VALERIO PASQUINI: sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): questo glielo disse NAPOLEONI a lei…
VALERIO PASQUINI: cioè più che dire lo fece capire chiaramente.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): lo fece capire. Andiamo per ordine e vediamo…
VALERIO PASQUINI: è stato molto spontaneo NAPOLEONI questo sì.
(..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): la Signora CATALUFFI oltre ai rapporti con l’Arma dei Carabinieri in particolare aveva… conosceva…
VALERIO PASQUINI: sì una conoscenza non so se sia diretta o indiretta comunque aveva avuto modo di conoscere…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): la famiglia SPAGNOLI.
VALERIO PASQUINI: sì, la famiglia e anche la famiglia NARDUCCI.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): e anche FRANCESCA?
VALERIO PASQUINI: sì, sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): la moglie di NARDUCCI?
VALERIO PASQUINI: sì, ma non so io con quale profondità di conoscenza.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): sì comunque li conosceva.
VALERIO PASQUINI: sì, sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): ecco, questo glielo disse la Signora CATALUFFI?
VALERIO PASQUINI: sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): quindi dopo essere stato all’anagrafe lei va al condominio?
VALERIO PASQUINI: no andai in clinica.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): al Policlinico.
VALERIO PASQUINI: sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): sempre in quella prima occasione?
VALERIO PASQUINI: mi sembra sì, mi sembra nel pomeriggio, ora sa è passato…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): nel pomeriggio.
VALERIO PASQUINI: poi ci sono stato due volte (..).
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): e con chi parlò?
VALERIO PASQUINI: dunque, parlai con un’infermiera del reparto che praticamente lei mi indicò un’altra persona che conosceva (..) …era ben stimato, ben voluto, però questo fatto dell’autopsia che… non voluta, il fatto di queste assenze da Firenze con… da Perugia per Firenze e via avevano… io penso avessero alimentato…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): gli parlarono anche di episodi…
VALERIO PASQUINI: poi, scusi, c’è stata una perquisizione nella stanza del Professore nei giorni del suicidio.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): questo chi glielo ha riferito?
VALERIO PASQUINI: qualche anche questo ha fatto…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): chi glielo ha riferito? Nome e cognome.
VALERIO PASQUINI: PACIOLA SANDRO.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): SANDRO PACIOLA.
VALERIO PASQUINI: cioè in effetti lì nel reparto di Gastroenterologia tutti ne erano a conoscenza però me lo ha confermato SANDRO PACIOLA… (..) e PIFFEROTTI PEPPINO (NdR: dovrebbe trattarsi di Giuseppe Piferotti)
(..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): che cosa le dissero? Che c’era stata…
VALERIO PASQUINI: sì mi dissero che quei giorni vennero agenti in borghese, loro non sapevano se erano Carabinieri, però pensavano che fossero da Firenze.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): da Firenze. VALERIO PASQUINI: sì, che venissero a fare indagini.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): e fecero una perqui… e le dissero, che cosa le dissero loro, che avevano fatto una perquisizione dove?
VALERIO PASQUINI: nella stanza del Professore.
(..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): le dissero quanto erano stati, che cosa avevano trovato?
VALERIO PASQUINI: no, no, ci stettero un po’ di tempo ma non…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, le dichiarazioni di PACIOLA e di PIFFEROTTI lei le ha registrate?
VALERIO PASQUINI: sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): sì.
VALERIO PASQUINI: no aspetti, non lo so perché PACIOLA io andai a trovarlo a casa mi ricordo, la sera perché non era in servizio, aveva fatto un turno e quindi sarebbe stato…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): si ricorda dove abitava?
VALERIO PASQUINI: mi sembra in Via del Melograno 3 però so che poi ha cambiato casa.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): però, accidenti!
VALERIO PASQUINI: questo l’ho sentito da una registrazione…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): memoria notevole.
VALERIO PASQUINI: no, no, mi sono ricordato poi risentendo diverse cose, perché a me non importava mettere nel memoriale tutti questi dettagli, i nomi delle persone…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): certo, certo.
VALERIO PASQUINI: …perché volevo… non volevo criminalizzare…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): lei voleva che venisse sollevata l’attenzione…
VALERIO PASQUINI: sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): …degli organi responsabili.
VALERIO PASQUINI: sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): il PIFFEROTTI dove lo ha sentito?
VALERIO PASQUINI: il PIFFEROTTI in ospedale.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): in ospedale.
VALERIO PASQUINI: sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): lo ha registrato?
VALERIO PASQUINI: sì, sì, si sente la registrazione.
(..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): poi dove è andato?
VALERIO PASQUINI: dopo nel pomeriggio sono andato al condominio di Via Girolamo Savonarola 31/C (..) ..era al terzo piano, però lei mi disse mi ricordo: “io – dice – sono poco informata lavoro fino all’una quindi faccio vita piuttosto ritirata, ma queste sono voci che qui nel condominio e nella zona si sentono spesso insomma e quindi – dice – ci sono questi dubbi e queste supposizioni”.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): che cosa dicevano, cioè io volevo che lei… le dissero che c’erano… non so tornava tardi o era assente, che cosa…
VALERIO PASQUINI: sì spesso era assente.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, le parlarono dei rapporti con la moglie? Le parlarono dei rapporti con la moglie?
VALERIO PASQUINI: sì, sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): che cosa le dissero, chi glielo disse, che cosa le disse di conoscenza diretta della persona.
VALERIO PASQUINI: dunque, più che altro è stata la DI MARIA quella che… (..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): scusi lo ha registrato?
VALERIO PASQUINI: sì, sì e quello si sente molto bene. (..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): che cosa le disse la DI MARIA?
VALERIO PASQUINI: dunque, mi disse che… sì era una persona… anche la moglie era visibilmente… questo dall’ottica di una donna insomma, dal giudizio di una donna, “era sempre tesa in volto – dice – evidentemente scontenta del… (..) …loro pensavano che ci fosse… comunque uscivano spesso insieme quando davano le feste lì nell’appartamento allestivano la terrazza, non hanno mai creato storie con i condomini, molto riservati…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, ma le parlò di una preoccupazione, di una paura della moglie?
VALERIO PASQUINI: sì tant’è vero… sì questo sì.
G.I.P. (DOTT.SSA DE ROBERTIS): come l’avevano saputa?
VALERIO PASQUINI: ci sarei arrivato, niente, sapevano che quando il Professore mancava da casa la FRANCESCA, mi sembra sia la FRANCESCA invitava spesso la sorella minore.
G.I.P. (DOTT.SSA DE ROBERTIS): come lo sapevano?
VALERIO PASQUINI: l’avevano vista uscire diverse volte (..) sì, sì, con la valigetta, specialmente la DI MARIA.
G.I.P. (DOTT.SSA DE ROBERTIS): andava ospite dalla sorella.
VALERIO PASQUINI: il beauty case insomma, sì uscivano insieme spesso sì, perché era preoccupata dice, aveva paura di qualcosa.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): benissimo. Poi lei ha finito col condominio?
VALERIO PASQUINI: no anzi poi mi disse parlando sempre delle supposizioni che il Professore si identificasse nel… mi disse che…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): nel? Cioè che cosa le disse?
VALERIO PASQUINI: sì nel mostro di Firenze perché le voci erano quelle insomma, quindi mi disse questo che lei conosceva un amico di scuola del Professore che era mi sembra il Dottor… è un dentista.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): CAPOZZI forse?
VALERIO PASQUINI: sì CAPOZZI sì, mi stavo sbagliando con DONATI ma CAPOZZI.. e tant’è vero – dice – parlando con CAPOZZI lui mi disse: <> e allora io gli feci notare forse il primo no però nel ’74, ’75 lui doveva essere laureando quindi aveva fatto anatomia, aveva fatto un sacco di cose (..) ..sì, mi dimenticavo di una cosa, siccome fra le altre domande feci questo: “ho saputo che…”… e questo lo seppi da PACIOLA che il trasporto non avvenne, il trasporto diciamo che solitamente avviene quando si fa il trasporto di un feretro, ma sembra dalla villa di San Feliciano fu portato direttamente al cimitero e tumulato, nel tardo pomeriggio, tant’è vero questo mi è stato confermato anche dai condomini, da quelle due signore, lo aveva sentito dire e dal custode del cimitero ora penso sia pensionato perché era già anziano.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): quindi lei ha parlato anche col custode del cimitero?
VALERIO PASQUINI: sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): si ricorda come si chiamava?
VALERIO PASQUINI: no, no.
(..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): che cosa le disse questo custode del cimitero?
VALERIO PASQUINI: sì in effetti mi confermò quello che mi fu detto da PACIOLA, che questo trasporto lo portarono lì direttamente per quello che lui sapeva, direttamente da dove era stato esposto diciamo alla…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): cioè scusi direttamente vuol dire… mi faccia capire, che non era stato portato all’obitorio?
VALERIO PASQUINI: sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): ecco, e quindi fu portato dalla casa… (..) …direttamente al cimitero.
VALERIO PASQUINI: sì, per quello che mi hanno detto a me sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): le disse quando fu portato?
VALERIO PASQUINI: tant’è vero era… per me era una cosa un po’ insolita insomma.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): le disse a che ora fu portato al cimitero?
VALERIO PASQUINI: mi sembra vicino alle ore di chiusura, sarà stato le… insomma era già abbastanza scuro, penso di ricordarmi verso le cinque ma mi potrei sbagliare.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): le disse verso le cinque.
VALERIO PASQUINI: potrebbe essere anche verso le quattro, ora non ricordo.
(..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): Ferruccio Farroni (..) .. lo ha conosciuto?
VALERIO PASQUINI: sì, lo conobbi in quell’occasione, l’aspettai abbastanza, una ventina di minuti perché era indaffarato, poi mi qualificai e gli dissi che avevo conosciuto anni prima… questa è stata la scusa, perché evidentemente non potevo dire altrimenti, che avevo conosciuto il Dottore in ferie al mare, che c’eravamo conosciuti e lui sapeva il lavoro che facevo e io… ci si era ripromessi di venirci a trovare poi è passato il tempo lui non è venuto e io neanche, due settimane fa feci un’indagine a Spoleto, mi sembra che… lo inventai.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): se l’è inventato.
VALERIO PASQUINI: e poi dico: “ho finito presto e – dico – guarda oggi è la volta buona che vado a trovare FRANCESCO” sicché ecco questa è stata la scusa che…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): e lui che le disse?
VALERIO PASQUINI: …mi ha dato l’opportunità di parlare lì a Gastroenterologia, praticamente è la scusa che ho detto sia nel condominio, sia…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): cioè lei si presentò con queste persone…
VALERIO PASQUINI: sì come amico e come… praticamente…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): come conoscente, non come…
VALERIO PASQUINI: sì, “siccome io faccio l’investigatore privato – dico – non mi sembra avendo conosciuta la persona, una persona così affabile, un atleta poi si notava, io arrivavo sempre l’ultimo – dico – gli (..) il via che abbia potuto arrivare a fare certe… poi a suicidarsi nel lago – dico – mi sembra strano perché uno che sa ben nuotare…” dico (..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): (..) e il FARRONI che le rispose?
VALERIO PASQUINI: mi disse: “guardi io – dice – se vuol parlare con me bisogna fissare un appuntamento perché – dice – sono molto indaffarato e poi è un discorso serio, è un discorso lungo avrei da dire diverse cose e quindi bisogna rimandare” a me mi (..) il cacio nei maccheroni come si dice perché non avevo proprio voglia di parlare anche sapendo che era un medico e che quindi aveva… era nell’entourage…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): quindi lei poi…
VALERIO PASQUINI: non sapevo fino a che punto fosse stato amico e quindi… insomma non sapevo com’era.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): quindi lei poi…
VALERIO PASQUINI: cioè non mi volevo… non volevo mettermi in difficoltà io perché lo facevo…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): sì, sì, ho capito, ho capito.
VALERIO PASQUINI: …senza uno scopo insomma.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): quindi lei poi non è andato all’appuntamento con FARRONI?
VALERIO PASQUINI: no niente perché mi ha dato un suo foglio tant’è vero l’ho dato con scritto un numero di telefono, un cellulare, praticamente scritto di suo pugno e gli ho detto: “siccome sono sempre in giro per l’Italia a fare indagini non so quando potrò venire magari quando sono libero l’avverto il giorno prima se mi può ricevere si pranza insieme”
(..) ..mi sembra che io passai dal… aspetti, aspetti PIFFEROTTI mi disse anche… questo tengo a precisarlo perché è di capitale importanza per quello… mi disse che una domenica mattina andando alla messa con il figlio, il figlioletto lesse nella locandina del Corriere della Sera davanti a un’edicola che il Professor NARDUCCI era indicato come il mostro di Firenze e mi sembra lui mi disse… mi sembra che parlavano di questi reperti umani trovati nella villa di San Feliciano dai due Vigili del Fuoco che portarono la salma dal lago lì al… e quindi praticamente… aspetti un attimo perché ho perso…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): PIFFEROTTI.
VALERIO PASQUINI: ah ecco mi disse… allora io dissi: “no ma lei sa quale domenica…”… “no, non lo so, poi – dice – anch’io l’ho cercato perché non lo comprai e io – dice – non l’ho più ritrovato”. Allora io dalle indagini che feci su in biblioteca trovai tutti i giorni ma quella domenica lì mancava, penso ne siano mancate anche altre ma io avevo… cioè non ci feci caso perché a me mi interessava quel giorno lì, quindi penso nell’occasione passai dal Corriere della Se… dell’Umbria.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): Corriere dell’Umbria.
VALERIO PASQUINI: sì, (..) al Corriere dell’Umbria e chiesi del… (..) ..e chiesi del cronista ma non c’era all’epoca e allora mi diedero due numeri di telefono, mi sembra due numeri di telefono, uno era del giornale e un altro un cellulare del Dottore che io poi interpellai per telefono, ma io… ecco perché non ho la registrazione di questo, perché io non pensavo che per telefono mi dicesse certe cose e quindi non ebbi modo… non avevo niente insomma e quindi non ho questa registrazione (..) …ah ecco devo dire
MAURO AVELLINI allora era capo cronista e lui mi disse: “sì – dice – sono stato io a far ritirare queste… sì ho dovuto farle ritirare io perché sono stato minacciato di vita” “come…”… “eh sì – dice – mi avevano detto – dice – che mi avrebbero sparato se non l’avevo…”… insomma le parole erano queste più o meno, e allora… (..) Chiarisco questo, mi ero presentato per telefono come un investigatore e lavoravo per uno scrittore che voleva mettere a fuoco le gesta e l’entourage diciamo del mostro di Firenze quindi per questo io interpellavo lui perché sapevo che era a conoscenza di diverse cose e lui allora si offrì proprio per telefono… anzi io rimasi meravigliato di questo perché dico: “per telefono certe cose se avessi avuto un registratore…” … purtroppo non ce l’avevo e allora mi disse: “io le dico questo, uno dei Vigili del Fuoco che portò la salma dal lago a San Feliciano nella villa, nello scantinato perché fu tenuta lì – sembra non esposta a quanto mi hanno detto in pochi, chi sapeva, quindi PACIOLA SANDRO e via – furono trovati accidentalmente reperti umani sotto vetro nella formaldeide o formalina come dir si voglia” sicché questo fu una cosa che a me mi lasciò esterrefatto proprio perché non pensavo addirittura che certe notizie mi venissero dette così per telefono, anzi mi disse questo… ..io penso sia stato un martedì quello perché mi disse: “giovedì, giovedì io mi devo incontrare con questo mio amico e forse gli chiederò qualche precisazione se lei vuol sapere” ma io stavo chiudendo il rapporto, sapevo già troppo insomma, non era mia intenzione criminalizzare qualcuno per quello che non era stato fatto prima.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): arriviamo a NAPOLEONI, quindi lei ha parlato… ha parlato anche con NAPOLEONI?
VALERIO PASQUINI: sì perché me lo presentò… giust’appunto voleva… si sente tant’è vero nelle telefonate della Signora EMILIA, io dicevo un amico e anche lui è un amico perché ha una agenzia investigativa anche lui, dice: “io lo vorrei far parlare con lui perché anche lui voleva parlare con qualcuno che si interessava del caso per chiarire diverse cose”. (..) dunque, conobbi NAPOLEONI mi sembra la seconda volta che andai su a Perugia, mi fu presentato dalla EMILIA CATALUFFI…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): quindi scusi, siamo nel maggio, giugno…
VALERIO PASQUINI: sì, sì, quel periodo delle indagini.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): …1993.
(..)
VALERIO PASQUINI: sì, sì sono quegli anni lì sì. E quindi perché si sente anche nella registrazione la Signora EMILIA voleva che io conoscessi NAPOLEONI perché sembra che lui voleva parlare con qualcuno per spiegare delle cose e io gli dissi: “no ma non mi ci far parlare perché non voglio troppo andare… a me mi basta sapere queste cose e poi sarà chi di dovere se vuol riaprire le indagini” non volevo io fare una indagine approfondita perché non… però poi… insomma me lo presentò. Me lo presentò e lui mi disse praticamente quello che io…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): glielo presentò all’anagrafe?
VALERIO PASQUINI: sì all’anagrafe, sì è avvenuto in una stanza, prima nell’anti… in una stanza vicino all’anagrafe tant’è vero si sente macchine da scrivere si capisce poco anche per quello, poi si va un po’ più dentro e insomma si riesce a capire un po’ di più, però dal CD si capisce decisamente meglio che non dai nastri, si vede il digitale è migliorato. Insomma praticamente ha detto che lui ebbe proprio l’impressione netta di essere… cioè quando un funzionario in questo caso si sa che era amico del Signor UGO NARDUCCI doveva essere lui… io se fossi stato lui li avrei spronati di andare a fondo…
(..)
G.I.P. (DOTT.SSA DE ROBERTIS): …ci deve riferire che cosa le riferì oggettivamente, lasciamo stare le impressioni.
VALERIO PASQUINI: sì, sì.
G.I.P. (DOTT.SSA DE ROBERTIS): cosa le riferì in questo lontano ’93.
VALERIO PASQUINI: sì, dunque mi disse che lui ebbe la netta impressione di farci sbrigare a fare le indagini perché non… cioè secondo lui non erano necessarie e di sbrigarsi, non perdere tempo, di non perdere tempo in indagini approfondite.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): chi, chi, secondo lui… secondo chi NAPOLEONI o…
VALERIO PASQUINI: no secondo NAPOLEONI, cioè secondo NAPOLEONI, ho parlato con lui.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): sì.
VALERIO PASQUINI: io ebbi la netta impressione perché ero presente alle indagini (..) ..no, ebbe la netta impressione… il Questore TRIO lo faceva…
G.I.P. (DOTT.SSA DE ROBERTIS): il Questore.
VALERIO PASQUINI: …lo faceva credere, lo faceva pensare da come glielo disse.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): sì, sì. Ecco, poi che cosa le disse diciamo di cose che lui aveva fatto, che aveva visto, che aveva sentito, di cose concrete di… che cosa le riferì NAPOLEONI, lei che cosa gli chiese?
VALERIO PASQUINI: ma si parlò di queste cose, mi disse di queste indagini frenate, poi io ora… era questo il succo che ora non lo…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): ma lui le disse che aveva avuto delle pressioni in relazione alle indagini?
VALERIO PASQUINI: no le pressioni dirette, specifiche no, era come dire: “ragazzi sbrighiamoci” cioè perché tant’è vero NAPOLEONI gli disse di fare delle perquisizioni nella dimora del Professore per vedere di solito…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): a chi glielo disse?
VALERIO PASQUINI: mi sembra al Questore, mi sembra di ricordare…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): al Questore TRIO sì.
VALERIO PASQUINI: mentre in effetti… perché in tutti i casi di sospetta… “di morte sospetta insomma di solito si va – dice – nelle famiglie, si chiede se avessero dei nemici, se avesse avuto telefonate e via via, invece lui niente – dice – non fece niente” insomma ecco, non fece fare niente.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, le disse altre… che cos’altro le disse il NAPOLEONI su questa vicenda, che cosa le raccontò si ricorda? Altre cose?
VALERIO PASQUINI: no.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): lei comunque le dichiarazioni del NAPOLEONI le ha registrate.
VALERIO PASQUINI: sì, sì, tutte.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, NAPOLEONI le disse che aveva ricevuto un ordine da Roma di sospendere le indagini?
VALERIO PASQUINI: no lui non me ne parlò di questo tant’è vero però nel… ecco tengo a precisare questo: nel nastro si sente… cioè la Signora EMILIA me lo dice a me.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): è la CATALUFFI.
VALERIO PASQUINI: dice… sì è la CATALUFFI, dice… dice NAPOLEONI… ora penso dice: “NAPOLEONI ha detto di aver ricevuto una telefonata da Roma di sospendere quelle indagini”.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): sulla morte del NARDUCCI.
VALERIO PASQUINI: sì sulla morte di NARDUCCI, però io non l’ho riportato nel memoriale per due ragioni, la prima è che quando NAPOLEONI in quell’occasione mi diede le notizie me le diede spontaneamente e quindi lo sentii proprio sincero e schietto, quindi se avesse saputo che ero lì me lo avrebbe detto proprio in quella circostanza si era in dei discorsi abbastanza… e poi altre due ragioni, questo mi perdoni ma lo devo dire io perché mi sto giustificando perché non ho inserito questo fatto, perché solitamente si presume dal Ministero dell’Interno quando… alle Questure si inviano fonogrammi e non si telefona, poi la seconda ragione è questa: anche se eccezionalmente vi fosse veramente stata una telefonata questa io penso… anzi pensai allora che non sarebbe stata per l’Ispettore, per il Sottufficiale ma penso per un funzionario di grado elevato data l’eccezionalità della cosa e la riservatezza anche delle notizie comunicate e forse per non lasciarne traccia.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): e la Signora CATALUFFI le disse questa cosa alla presenza del NAPOLEONI…
VALERIO PASQUINI: no, no, no, me lo disse per telefono, io non ricordo o per lo meno non si sente nel nastro.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): il NAPOLEONI le disse questa cosa?
VALERIO PASQUINI: no, no, no.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, ma le parlò di una perquisizione a Firenze NAPOLEONI?
VALERIO PASQUINI: no per niente.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): non gliene ha parlato. Senta, allora lei…
VALERIO PASQUINI: lui ci andava spesso a Firenze, questo si sapeva.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): NAPOLEONI?
VALERIO PASQUINI: no, no, no il…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): il NARDUCCI?
VALERIO PASQUINI: il NARDUCCI.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): chi glielo disse?
VALERIO PASQUINI: mi sembra me lo abbia accennato anche lui, mi sembra però, comunque è tutto lì…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): è registrato.
VALERIO PASQUINI: …se si riesce a sentire, io poi non… (..) ..più che altro i fatti salienti, l’affare dei Carabinieri, le indagini frenate da un Generale da Firenze e via, quei reperti umani che lui non ne sapeva… anzi chiesi: “ma sei sicuro… te non le hai sentite mai?” “no, no io – dice – te lo dico sinceramente io di questi reperti umani non ho mai sentito…”…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): di questo Generale dei Carabinieri chi glielo disse?
VALERIO PASQUINI: me lo disse la CATALUFFI, la CATALUFFI…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): e lui che cosa… le disse?
VALERIO PASQUINI: mi disse che arrivò un ordine da Firenze, da un Generale sembra… proprio da Firenze, non sembra da Firenze, di sospendere le indagini alla Compagnia Carabinieri di Perugia.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): di Perugia.
VALERIO PASQUINI: e dice: “così fu fatto”.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): e lui questo lo ha confermato quindi.
VALERIO PASQUINI: sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): altre cose che lui confermò? (..) si ricorda? Questa telefonata l’ha registrata lei? Questa telefonata con NAPOLEONI quindi, non il colloquio…
VALERIO PASQUINI: no, no, no.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): ah non lo ha registrato.
VALERIO PASQUINI: no questo… no pensavo gli… (..)
…parliamoci bene, io voglio essere chiaro in questo…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): certo, deve dire la verità qui.
VALERIO PASQUINI: …in questa cosa e quindi devo dire la verità, ecco perché io non sono andato a fondo nelle indagini, non ho fatto nomi nel memoriale e via perché non era mia intenzione criminalizzare qualcuno.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): certo, sì, sì.
VALERIO PASQUINI: quindi io volevo soltanto evidenziare… questi fatti erano rimasti taciuti, per praticamente creare un input per… (..) …loro per riaprire le indagini.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): sì certo.
VALERIO PASQUINI: e quindi avevo pensato, dato che non sapevo la fonte di queste pressioni io non volevo rischiare di darle…
G.I.P. (DOTT.SSA DE ROBERTIS): di dire cose infondate.
VALERIO PASQUINI: le persone sbagliate, quindi pensai di fare una sintesi di questo memoriale, tant’è vero l’ho depositato.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): sì.
VALERIO PASQUINI: dove dicevo, non parlavo della città dove erano avvenuti questi fatti, né il nome e cognome del medico, né dell’ospedale e neanche il periodo dei fatti, però dicevo dell’ordine ai Carabinieri, della lettera anonima, dicevo delle indagini frenate dalla Polizia di Stato, dei reperti umani sotto vetro, tutte queste cose e poi feci una comunque una chiusura ma comunque (..) dell’identikit psicofisico che fece De Fazio allora criminologo incaricato dalla Magistratura fiorentina di tracciare un profilo del mostro di Firenze (..), praticamente tornava diverse cose con la persona del… (..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): …si riferiva al NARDUCCI, a FRANCESCO NARDUCCI.
VALERIO PASQUINI: sì, sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): questo memoriale lei lo ha portato qualcuno a qualche organo…
VALERIO PASQUINI: dunque io andai… sì andai a Milano e fissai un appuntamento con una testata giornalistica, parlai col Direttore, gli feci vedere questa sintesi.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): che giornale era?
VALERIO PASQUINI: Visto.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): ah Visto.
VALERIO PASQUINI: ecco perché sono rimasto un po’ con le orecchie tese perché se hanno fatto hanno fatto tutto da sé, il Direttore VESIGNA allora sa soltanto quelle notizie…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta una domanda, lei in questo memoriale, adesso… lei ha parlato di una morte del medico con una pietra al collo?
VALERIO PASQUINI: no per niente.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): non ne ha mai parlato.
VALERIO PASQUINI: no perché allora si cercava un uccisore solitario, un serial killer.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): no, no, la morte del medico, di questo medico a cui…
VALERIO PASQUINI: no, no, no.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): ecco.
VALERIO PASQUINI: assolutamente non ne sapevo niente (..) ..non feci niente, mandai un altro paio di fax a due testate giornalistiche ma ora non ricordo, non so chi erano però… sempre lo stesso non ebbi risposta, allora mi decisi e consegnai dopo qualche mese alla Magistratura di Firenze.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): a chi lo consegnò in particolare?
VALERIO PASQUINI: direttamente a Vigna, era mezzogiorno…
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): al Dottor VIGNA.
VALERIO PASQUINI: …del 28 ottobre mi sembra ’93.
(..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): lei conosceva il Dottor VIGNA da prima?
VALERIO PASQUINI: sì era stato nostro docente su ai corsi di Urbino per il nuovo Codice di Procedura Penale nell’89.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): quindi la raccolse a verbale.
VALERIO PASQUINI: sì mi prese… mi riconobbe. (..) ..Io gli dissi… sì lui mi chiese: “ma chi è – dice – il medico – dice – che si ammazzò nel lago?” “sì – gli dissi – riguarda quello lì” “ah – dice – ma sta tranquillo – dice – non è stato lui non c’entra niente” e poi insomma praticamente ebbe un po’ di… dice: “ma scusa te… tu ci hai lavorato due mesi ne vuoi sapere più di me che io ci ho lavorato 25 anni – dice – non c’entra niente (..)” e allora a quel punto lì a me mi venne un po’ di fifa parlando chiari.
(..)
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): quindi lui avrebbe dovuto esaminare questo memoriale, no?
VALERIO PASQUINI: sì, sì, sì.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): lei è stato più richiamato dalla Procura di Firenze?
VALERIO PASQUINI: no, no.
PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): lei con il giornalista Avellini ha avuto più occasione di parlare?
VALERIO PASQUINI: no non gli ho più telefonato anche perché non avevo più motivo, mi aveva già precisato quello che mi aveva detto PIFFEROTTI, anzi le dico questo ora mi ricordo che risulta dalla… ..in merito a questo fatto dalla registrazione della Signora EMILIA, mi disse che lei era in relazione con un giornalista che gli avrebbe reperito i giornali che erano stati ritirati (..) … mi fece il nome di un certo BARBATO (..) ma non so se si riferiva a un Carabiniere, non gli chiesi spiegazione, proprio si sente questo BARBATO una volta sola (..) Vedi: Sentenza Micheli Pag. da 111 a 121

Queste le date degli incidenti probatori Brizioli +17:

4 novembre 2005 18 novembre 2005 25 novembre 2005 2 dicembre 2005 16 dicembre 2005 20 gennaio 2006 3 febbraio 2006 17 febbraio 2006

16 Dicembre 2005 Incidente probatorio a carico di Alfredo Brizioli +17

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