Il 24 Febbraio 2006 viene registrata un’intercettazione telefonica n°6609 delle ore 9.21.07. L’utenza fissa monitorata in uso a Giuseppe Jommi raggiunge l’utenza fissa in uso a Giovanna Lucenti intestata a Nicola Crucitti.

Questa l’intercettazione: Intercettazione 24.02.06 Giuseppe Jommi – Giovanna Lucenti

Questa la trascrizione:

Conversazione, tra lo Jommi e la sua amante Lucenti. Jommi Giuseppe chiama l’amante Lucenti Giovanna completamente ubriaco e parla di sesso, dice che non sopporta più il Fortini che lo controlla continuamente. Giovanna sostiene che l’interlocutore deve smettere di bere e che scambia l’attrazione fisica con l’amore. La donna sostiene che dal 1978 non fa più l’amore con il marito e cioè da quando ha conosciuto lo Jommi. Quest’ultimo riferisce che anche lui non ha più rapporti intimi con la moglie dal ’78. Giovanna sostiene che l’interlocutore comunque ha avuto svariate donne nel frattempo, soprattutto una storia durata dieci anni.

Ridendo l’uomo, ad un certo punto, dice: “..vorrei realmente ucciderti… cioè… farti a pezzi.. “, Giovanna afferma: “Non ci vengo più con te!.. non ti incontro più guarda!“. Jommi ride ed aggiunge: “… sì a piccoli pezzi.. mangiarti!…“, Giovanna dice. “.. ecco mangiarti.. quando io ti faccio l’amore con te ti dico vorrei entrarti dentro ma non perchè ho un desiderio fisico… perché ho un desiderio spirituale… di unione!… non di materia!.. per te no gnam gnam..che schifo!“. Jommi continua: “Con un coltello affilato.. io bisogna… che un seno te lo strappi.. me lo porti via!“. Giovanna esclama: “Allora sai cosa ti dico?.. che ha ragione il GIUTTARI!“, ridono entrambi. Giovanna ripete: “Ha ragione il GIUTTARI!“, Jommi ride. Giovanna precisa: “Ha ragione il GIUTTARI… ed infatti non eravamo insieme in quelle date lì..“, Jommi farfuglia: “Ah sì posso essere io!” e Giovanna continua: “No non non eravamo insieme.. (Jommi ripete le parole della donna) … eri con i tuoi amici!“. Jommi continua a ridere e a dirle “ciao, ciao amore”. Giovanna dice: “E’ improbabile vedi?.. con questi tuoi… aspirazioni…“, Jommi riferisce: “No ma (inc.).. a uccidere eh!“, Giovanna afferma: “Oddio l’ho scampata bella allora!“, Jommi precisa: “No vorrei vorrei.. non uccidere… spezzettarti..“, Giovanna dice: “La sto scampando!“, Jommi continua: “Spezzettarti… non c’entrano i mostri!“, Giovanna dice: “Eh no eh?.. ma faceva le stesse cose!“. Jommi precisa: “No leggermente!.. con un piccolo coltello affilato… ti rendi conto?… tagliarti in un punto che so io!.. roba da matti!“. Giovanna esterna il proprio stupore.

I due tornano a parlare di amore e sesso. Jommi afferma che la morte è l’ultimo passo. Jommi chiede alla donna di lasciare il marito, Giovanna risponde che non può rimanere in mezzo ad una strada. La donna chiede all’uomo di non bere più per darle un pò di sicurezza. Si salutano.

A parte le parole dello Jommi che se rapportate alla vicenda MdF dire che sono inquietanti è dire poco, la cosa interessante è che lo Jommi parla del mostro al plurale, i mostri, e la lucenti al singolare. Il fatto di parlarne al plurale, in un contesto storico in cui inquirenti e giornali esercitano un martellamento sul serial killer solitario è davvero indicativo. Inoltre viene rimarcato dalla Lucenti che i due non erano insieme in quelle date riferendosi al duplice omicidio del 1985, argomento discusso in altre conversazioni intercettate.

24 Febbraio 2006 Intercettazione telefonica tra Giuseppe Jommi e Giovanna Lucenti

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