Il 25 febbraio 2006 in base al decreto di perquisizione emesso il 24 febbraio 2006 veniva eseguita una perquisizione a di Mario Spezi.
L’atto di P.G. portava al rinvenimento e sequestro dei prove dei reati commessi dai personaggi coinvolti nei fatti esposti.
Nell’abitazione di Spezi Mario venivano rinvenuti:
1) un foglio dattiloscritto indirizzato al Dott. Bernabei privo di data e firma, l’appunto aveva il seguente contenuto: “Appunto per Dott. Bernabei Notizia confidenziale, attendibile, in quanto complice in passato di alcuni furti di bestiame, riferiva che in località Limite sull’Arno , appena dopo passato Montelupo, all’interno della proprietà di Villa Bibbiani via di Pullicciano (400 ettari) in una casa distaccata dalla villa, quella che si trova sul retro della villa in una discesa, sulla sinistra. Il locale interessato è quello di fronte al vecchio forno del pane sotto l’arco d’ingresso. In passato in questa casa veniva data ospitalità a latitanti sardi tra i quali il famigerato Mario Sale e altri implicati in sequestri di persona. La casa era nella disponibilità di un certo Fenu (Francesco o Fernando). Detta casa era anche frequentata dai noti Francesco e Salvatore Vinci, Antonio figlio di Salvatore e fedelissimo dello zio Francesco con il quale era solito consumare furti. Antonio Vinci ha attualmente disponibilità di detto locale in cui regolarmente si reca. Detta villa è di proprietà di un Prof. dell’Università di Pisa, che raramente vi si reca per brevi periodi. Vinci Antonio dovrebbe abitare a Prato via Verga XXXXXXXXXXXXXX intestato alla sua convivente Martinetti Delia. Il Vinci Antonio dovrebbe lavorare in qualità di autotrasportatore per una ditta di mattonelle. Per informazioni parlare con il giardiniere Salvatore che ivi abita in altro locale della villa, distante dalla precedente”;
2) una carta topografica a colori raffigurante la zona di Empoli, Pantame, Limite, S.Ansano ed altre località con evidenziati punti rossi collegati con linee aeree;
3) dal cellulare del perquisito, con il suo consenso, venivano estrapolate n. 3 fotografie raffiguranti la facciata e l’arcata laterale di Villa Bibbiani, scattate, a dire dell’indagato, da lui stesso.
Il contenuto del citato appunto forniva piena prova della condotta criminale del gruppo e nello stesso tempo pieno riscontro alle dichiarazioni rese dal Dott. Bernabei. (vedi interrogatorio del 24 febbraio 2006)
Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 129/130 e Nota GIDES 27 febbraio 2006 nr 111/06 pag 8/9