Il 1 Aprile 2006 rilascia testimonianza il Maresciallo Paolo Pellegrini.

Questo è uno stralcio della deposizione:

L’episodio che ho descritto dell’Alt intimato alla BMW si è verificato prima del 21 giugno 1981 e poiché indossavamo la divisa estiva e questa si indossava dal 2 giugno fino a ottobre inoltrato, l’episodio si è verificato in un arco di tempo compreso tra il 2 giugno 1980 e il 21 giugno 1981. L’episodio si è verificato, quindi, o tra il 2 giugno 1980 e l’ottobre successivo o dal 02 giugno 1981 al 21 giugno 1981, giorno in cui arrivò Fringuello e andò via Mariucci.

Poiché me lo chiede le dico che non poteva trattarsi di un giorno festivo perché eravamo due o tre pattuglie, tutte appartenenti al Nucleo Radiomobile. Poteva trattarsi di un qualunque giorno feriale della settimana, fatta eccezione della domenica o di un qualunque altro giorno festivo. Io ricordo, dei militari presenti quella sera, l’allora brigadiere Mariucci, perché fu quello che sparò per aria. Saranno state le 21,00 o 22,00. Non era tanto tardi ma era notte. Preciso anche che non riuscimmo a rilevare il numero di targa della BMW. Le nostre auto si trovavano ferme in corrispondenza dell’incrocio tra la via che proviene oggi dalla Questura e che si immette in via Cortonese, direzione stadio. Eravamo rivolti verso Ferro di Cavallo e controllavamo l’entrata e l’uscita della città. La BMW bianca proveniva da Ferro di Cavallo, a velocità, credo, sostenuta perché ci deve essere stato qualcosa che ci ha indotto a intimare l’alt. A bordo dell’auto vi erano tre o quattro persone, perché, quando ci passò davanti, accennò a fermarsi, rallentando e poi ripartì a grande velocità dopo aver spento le luci. Ho fatto in tempo a vedere alcune teste nel sedile posteriore dell’auto. Appena l’auto ha forzato il blocco, il brigadiere Mariucci ha sparato un colpo o più in aria con il mitra M 12. L’auto però si è diretta a grande velocità in una strada che finisce in mezzo ai palazzi di Torcoli, sulla destra. (possibile percorso) Noi inseguimmo l’auto ma quest’ultima è riuscita a dileguarsi. Il giorno dopo o il giorno ancora successivo mi trovavo ancora con Ciufoli in pattuglia ed eravamo fermi all’incrocio della strada che proviene dalla Piaggia Colombata e si immette, credo in via Fiorenzo di Lorenzo. Alla sinistra e di fronte, c’erano e ci sono dei giardini e oggi in corrispondenza di quel punto vi è il semaforo. Io comunque ero fermo per dare la precedenza alle auto che circolavano in via Fiorenzo di Lorenzo. Notammo subito una BMW che proveniva dalla direzione dell’allora sede della Questura ed era diretta verso la galleria Kennedy. Io non so perché ma la riconobbi subito per quella che aveva forzato il posto di blocco, non ricordo per quale motivo. La inseguimmo subito e la bloccammo sullo spazio a destra prima della galleria, dove si fermavano all’epoca le prostitute e gli autobus. Chiesi i documenti al conducente che rimase seduto al posto di guida ed era solo. Aveva i capelli non scuri e dal documento lo identificai in Francesco Narducci il quale, a mia richiesta, mi disse: “sono un medico e sto andando in ospedale”. La foto che vidi sul documento me la ricordo ancora e mi pare di averla vista sui giornali negli articoli che hanno parlato a lungo di questo medico. Si tratta della stessa persona. Si trattava proprio del medico Francesco Narducci“.

Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 87/88 e Vedi: Sentenza Micheli Pag. 846

1 Aprile 2006 Testimonianza di Paolo Pellegrini

4 pensieri su “1 Aprile 2006 Testimonianza di Paolo Pellegrini

  • 5 Marzo 2023 alle 16:11
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    Ma quindiGiuttari ed il GiDes, coprirono il Narducci ?
    O il Narducci non centrava effettivamente nulla e chi prendeva/prende le cantonate era il Mignini ?
    Le due versioni (FN/PP+CDM) assieme non riescono in alcun modo a sopravvivere. Una esclude l’altra.
    E dire che per una (e non per l’altra) ci sono pure almeno delle Sentenze a supporto!!!

    Poi, certo, ci si può pure schierare tra le fila di chi non fa altro che attaccare la Magistratura, ma…

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    • 6 Marzo 2023 alle 09:47
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      Sinceramente non capiamo il senso del commento, soprattutto sotto una testimonianza del 2006. Se lei ha una sua teoria, come tutti, e ritiene che le sentenze abbiano fatto luce, ben per lei. Spieghi lei le testimonianze che non collimano con la sua teoria, non sta a noi.

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      • 6 Marzo 2023 alle 21:34
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        le Sentenze fanno molta meno acqua dei “si dice” e dei “de relato” e degli affidabilissimi(sic) “Izzo”.

        Fatto è che nemmeno coi coi carichi di briscola alla Tacchioni e alla ‘Izzo’ (con tetsimonianza ben più recente del “2006”. OPS!) si fa manco una mezza prova provina provetta dell’equiparazione FN => Mostro.

        Dall’altra parte, invece, ci sono montagne di atti di indagine portati a dibattimento e tre gradi di giudizio (più quelli a proposito dei cd “mandanti”: mai ovviamente condannati, anzi).

        E’ SOLO e soltanto CHI sostiene che quelle Sentenze le avrebbe emesse una incapace Magistratura fattasi prendere per il nasino da investigatori che sbagliarono a fare il loro lavoro, che DEVE dimostrare che davvero lo furono e che il FN fosse invece colpevole…
        …Ma niente. Nisbna. Ciccia. Prove manco l’ombra.
        Al di là del cercare di girare frittate: solo il petecchioso vuoto delle illazioni ed il nascondersi dietro la trita e ritrita favoletta giustificativa dei “poteri forti che… bla bla bla… cativi cativi cativi!”.

        Proprio ben pochino pochino pochino, e con zero risultati concreti alla mano.

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        • 14 Marzo 2023 alle 19:17
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          Un commento trito, letto e riletto in innumerevoli social.

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