Il 20 dicembre 2006 viene interrogata Daniela Cortona.
Rendendo interrogatorio al P.M. dopo aver ricevuto rituale contestazione del delitto di favoreggiamento, l’odierna imputata dichiara:
Questo uno stralcio della testimonianza:
(..)
DOMANDA: “Lei conferma di aver saputo che Francesco NARDUCCI organizzasse feste in Toscana in una casa di sua madre?”
(..) Ricordo che una sera, vedendo la televisione, in compagnia del Maresciallo Giuliano Bambini, ad un certo punto comparve un identikit di una persona che era stata notata nella zona di uno degli omicidi attribuiti al “mostro di Firenze”, che assomigliava vagamente a Francesco Narducci. A questa osservazione, il M.llo BAMBINI disse che da voci di corridoio, la mamma del NARDUCCI aveva una abitazione in Toscana, “da quelle parti”. Il programma, forse un telegiornale, si riferiva al “mostro di Firenze”. Non ricordo la data in cui avvenne l’episodio.
DOMANDA: “Lei ha un’amica di nome RITA?”.
(..) Sì. Dovrebbe essere la sig.ra RITA FABRIZI. E’ anch’essa molto amica del M.llo BAMBINI, che ha frequentato più di me, in quanto entrambi appassionati di equitazione.
Si dà atto che viene data lettura della trascrizione della telefonata intercorsa tra la stessa CORTONA e certa RITA in data 18.11.03 (..).
DOMANDA: “Lei ha dichiarato di non essere mai stata nella casa in Toscana di proprietà della madre del NARDUCCI ma dalla conversazione telefonica emerge il contrario. Mi sa dare una spiegazione?”
(..) Nego di avere detto ciò che mi viene attribuito. Posso solo dire che RITA ed io abbiamo due voci diverse e riconoscibili.
Ne deriva il rinvio dell’atto istruttorio al fine di acquisire l’audio della conversazione al 10 gennaio 2007.
Vedi: Sentenza Micheli Pag. 924