Quello che so del mostro di Firenze di Roberto Fiasconaro
Firenze- Il “Mostro di Firenze” ha commesso otto duplici delitti, uccidendo otto coppiette che facevano l’amore nelle loro auto in luoghi appartati nelle colline toscane. Sempre nelle notti di novilunio negli anni compresi tra il 1968 e il 1985. In questo arco di tempo sono finiti nel mirino degli inquirenti decine di personaggi sospettati di essere il cosidetto “Mostro di Firenze”. Allo stato attuale, però, dopo 38 anni di indagini, non sappiamo ancora chi sia o siano l’autore o gli autori degli otto duplici delitti.
In alcuni di questi, quelli compresi tra il 1981 e il 1985, il “Mostro” o i “Mostri” non si è limitato o si sonolimitati ad uccidere. Hanno anche asportato con un coltello il seno sinistro e il pube della donna. I famosi “feticci”.Io sono entrato nell’inchiesta come cronista e come teste informato sui fatti nel 2OO1. Dopo che una giornalista del Der Spiegel, noto rotocalco tedesco, mi rivelò che esisteva un dossier con nomi e cognomi degli appartenenti alla setta segreta fiorentina che si sarebbe macchiata di questi orrendi crimini. Da subito mi accorsi, che, pur collaborando con il Capo della polizia di Firenze, Michele Giuttari, ora capo del Gides, (gruppo investigativo del mostro) chi si avvicinava a questa intricata vicenda era come se entrasse nell’occhio del “Grande Fratello” o di “Striscia la notizia”. Tutti sapevano tutto di tutti. Ed eri seguito, intercettato, studiato. Da quest’ occhio che ti segue sempre e non ti abbandona mai, sono riuscito a salvare tre capisaldi della mia personale inchiesta raccolta in un libro-inchiesta dal titolo “Un Mostro in guanti bianchi”, da cui il regista Renzo Martinelli ricaverà un film in 3 puntate per Rai fiction, unitamente ai libri di un avvocato fiorentino, Nino Filastò, e al mio prossimo libro che uscirà tra poco dal titolo :” il sardo, il nobile, il dottore”: Si,perchè il Mostro in realtà era una triade. E i famigerati e noti “Compagni di merende” Pacciani , Vanni e Lotti, erano semplicemente delle persone che sapevano, legati alla realtà locale dell’epoca, connessi a personaggi importanti pervertiti, pedofili, omosessuali. Ma non i veri Mostri. Poi c’è un personaggio chiave, una certa Ethel, nome di fantasia, una scrittrice che vive a Firenze la quale mi rivelò anni fa che “Il Mostro di Firenze” venne scoperto subito ma mai arrestato perchè godeva di coperture eccellenti”. Ecco, l’aver sollevato il coperchio del pentolone dentro il quale si celavano queste coperture eccellenti, che erano racchiuse anche in quel dossier fattomi pervenire dalla giornalista del Der Spiegel ,che ha fatto da sigillo alla mia inchiesta, mi è costata una querela per aver cercato di depistare le indagini. In realtànon ho voluto o cercato di depistare un bel niente. Io sono difeso dagli avvocati di GENTE il rotocalco che pubblicò questi miei servizi, con un altro collega, e semmai a rispondere saranno altri. La terza scoperta è che un grande burattinaio ha manovrato i fili di questa vicenda garantendo l’impunità ai veri assassini. Ora per un collaboratore, un giornalista freelance, tutto questo ha rappresentato una grande soddisfazione ma anche paure, notti insonni, perchè il freelance è solo , combatte contro le ingiustizie come un Don Chisciotte e spesso ci rimette di tasca propria. Anzi, rischia grosso. Per fortuna fino ad ora, avendo agito correttamente, tutto è filato liscio. Però rimane il grosso dispiacere di non essere riuscito a penetrare questa roccaforte dove si sentono ben protetti gli ideatori di questa infernale sequela di delitti conosciuta in tutto il mondo., come il delitti del “Mostro di Firenze”.Su cui ancora ora si continua a indagare e versare fiumi di inchiostro.
Roberto Fiasconaro, giornalista, esperto di cronaca nera e giudiziaria, Collaboratore maggiori periodici italiani ed esteri. Autore di libri-inchiesta.