Il 30 Luglio 2008 (NdR: potrebbe esserci un errore nell’anno e che in realtà la testimonianza sia stata rilasciata nel 2003) rilascia testimonianza Violante Pieri, figlia dei proprietari della villa di via B. Fortini, presso cui il Parker aveva dichiarato di aver abitato prima di prendere il domicilio in via di Giogoli.
… riferiva che la propria famiglia aveva abitato in quella villa dalla data dell’acquisto, (nell’anno 1965) fino al 1982 circa, allorché fu venduta a seguito della separazione dei genitori. In relazione al Parker riferiva che si trattava di un amico di famiglia, che abitava a Livorno e che aveva frequentato la villa di via Fortini, nella quale la madre gli aveva messo a disposizione una dependance annessa alla villa, dove l’amico alloggiava quando veniva a Firenze. Del Parker poi raccontava: “Robert era per me come un fratello. Era una persona dolcissima, spiritosa, ricordo che vestiva molto elegantemente ed era molto curato nella persona. Era molto alto, circa 1.90 mt., con una corporatura adeguata all’altezza, non passava certo inosservato. Anche se lui personalmente non ha mai dichiarato di essere gay, lo sapevamo tutti che lo era…Ricordo comunque che aveva un orologio tipo Rolex, mi pare di ricordare un Sub Mariner oro e acciaio, ma di questo non ne sono assolutamente certa…Quando Robert frequentava la villa di via Benedetto Fortini, lavorava presso la ditta GIBO’ di Tavarnelle che produceva abbigliamento. Non ricordo se era disegnatore o seguiva la produzione di detta ditta. Successivamente si trasferì a Milano a lavorare per PRADA; dapprima viveva in una casa in affitto in via Castelmorrone, dove io sono stata anche ospite, e successivamente acquistò un appartamento al piano alto di uno stabile sito forse nella stessa via, comunque molto vicino all’appartamento che aveva in affitto. Era un appartamento piccolo, bella e curato.” Circa le amicizie del Parker, raccontava: “Per quanto riguarda le amicizie di Robert devo dire che lui è sempre stato una persona molto riservata e non mi ha mai raccontato la sua vita privata. Sono comunque a conoscenza che la sua migliore amica era la signora Silvia che abita a Milano e che io ho conosciuto. Ricordo che in una occasione, negli ultimi tempi poco prima che Robert morisse, io mi sono recata a Milano a trovarlo e la signora Silvia mi venne a prendere alla Stazione ferroviaria e mi accompagnò presso l’appartamento di Robert e successivamente mi riaccompagnò alla Stazione. L’ultima volta che vidi Silvia fu in occasione del funerale di Robert che si è svolto a Pisa in quanto lui era ricoverato presso l’Ospedale della città. Di Silvia ricordo che all’epoca era una signora di circa 40 anni, con capelli castani, alta, magra, ed aveva dei figli, non ricordo altri particolari, posso presumere che la stessa è conosciuta dai genitori di Robert….” Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 117 118