Il 9 Marzo 2011, a seguito di nuovi contatti con il ten. col. Massimo Giraudo a cui confida il timore per l’anticipata scarcerazione di Graziano Bianchi e su suggerimento del Giraudo, Alfredo Virgillito si presenta spontaneamente presso l’ufficio del PM dr.ssa Pradella e rendeva spontanee dichiarazioni al personale della Sezione di PG. lamentando ancora una volta di non poter rientrare negli Stati Uniti a cause delle resistenze frapposte da quelle Autorità e del rifiuto della Cia di aiutarlo. Ribadiva ancora una volta i suoi timori di poter essere oggetto di omicidio per vendetta da parte di Graziano Bianchi, conseguentemente alia pubblicazione su Il Giornale, in data 30 giugno 1994 (cioè quasi diciassette anni prima!), del già citato articolo che aveva svelato il suo ruolo di collaboratore dell’FBI. Ribadiva poi in sintesi quanto già prima ricordato su Joe e sui ruolo della Cia e di Michelangelo Virgillito (in tale occasione definito cugino di secondo grado di suo padre) in relazione alia strage di piazza Fontana.

Vedi 24 aprile 2012 Richiesta archiviazione strage piazza Fontana pag: 39

24 Marzo 2011 La Procura di Milano ascolta la testimonianza di Alfredo Virgillito
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