Il 1 Giugno 2012 (giorno e mese sono fittizi) viene pubblicato il libro Cronaca di un delitto d’onore. La vera storia del Mostro di Firenze di Giuseppe e Olinto Dell’Amico, edito da Ebook, 56 pag.

Tratto dal prologo: “Mio padre, a quel tempo, tenente dei carabinieri, in servizio presso il nucleo investigativo di Firenze, per ragioni territoriali di competenza, fu tra i primi inquirenti ad occuparsene – coadiuvato, in seguito, dall’allora giovane procuratore Pier Luigi Vigna – a partire da quel lontano agosto del 1968, fino ai primi anni ottanta, quando fu poi istituita una squadra speciale apposita, cui fece seguito, a metà anni novanta, una nuova assegnazione dell’inchiesta. Negli ultimi tempi provai a riafferrargliene alcuni ricordi, forse anche sentendomi in colpa per non averlo fatto prima, per non aver saputo condividerne il lavoro, come spesso succede da ragazzi. È questa la ricostruzione di un’indagine che ha lo scopo di far luce, una volta per tutte ed aldilà di ogni dubbio o condizionamento possibile, su tutta quella serie di fatti, rimasti oscuri e senza risposta, che contribuirono a creare uno dei casi investigativi più discussi del ventesimo secolo e che ebbe a denominarsi come quello del “Mostro di Firenze”. Molti sarebbero gli avvenimenti, correlati, da chiarire, ma mi limiterò qui a trattarne solo quelli principali, quelli utili all’identificazione di come si svolsero le cose nel loro percorso primario, lasciando libero arbitrio, ad ognuno, di approfondirne particolari e contorni, per proprio conto… Sarebbe, in ogni caso, impossibile, per la vastità degli argomenti e delle persone che, anche solo marginalmente, vi presero parte, e non meno ingeneroso, nei confronti di chi ebbe a subirne maggiormente le conseguenze, arrivati a questo punto, rispondere a tutte le domande, riaffrontarne tutti i temi… Riaprendone le ferite. Non ho trovato altro modo che renderne un’esposizione frammentata nei resoconti, in quanto fu la stessa vicenda a svolgersi così, rimandando, di continuo, a sempre nuovi collegamenti : nell’invitare il lettore a tenere ben presenti i differenti archi temporali in cui mossero gli eventi, nonché ad una attenta valutazione sulla localizzazione degli stessi, sarà mio compito, per quanto possibile, districarne e riannodarne tutti i fili, lasciando a lui medesimo, da ultimo, la facoltà di incastonarne definitivamente i pezzi. Le dichiarazioni che seguono, risulteranno tutte agli atti dei verbali. Le parti dei dialoghi, nella sezione finale, sono state dedotte sulla base degli stessi avvenimenti che ne dettero corso.”

1 Giugno 2012 Cronaca di un delitto d’onore. La vera storia del Mostro di Firenze di Giuseppe e Olinto Dell’Amico
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