Vincenzo Fenili è nato a Firenze nel 1958 ed è stato un agente sotto copertura dei Carabinieri. Entra nella vicenda MdF per il libro che ha pubblicato “Supernotes di Luigi Carletti e Agente Kasper“. Il libro riporta avvenimenti vissuti dall’agente Kasper come agente sotto copertura, ma soprattutto per la sua “avventura” cambogiana relativamente alle banconote americane supernotes, cioè banconote vere ma stampate in zecche fuori dagli Stati Uniti, nel caso in oggetto in Corea del Nord e conservate presso l’ambasciata della Corea del Nord in Cambogia.
In questo video intervista del Le Iene si può ascoltare la sua storia.
La parte che invece risulta interessante per la vicenda MdF riguarda il suo reclutamento in cui sono coinvolti personaggi attigui alla vicenda MdF.
Il Fenili è fiorentino ed entra nei Carabinieri sembra su “raccomandazione” di Pier Luigi Vigna. Essendo legato ad ambienti della destra estrema finisce nei guai e la famiglia per aiutarlo contatta Vigna che ha come soluzione il suo arruolamento nell’Arma. Pag. 161.
Non solo, ma con il nome in codice di Comandante Carlos esegue un operazione che ha inferto un colpo durissimo al narcotraffico internazionale. Si era infiltrato tra i narcos colombiani e, dopo una lunga indagine, aveva fatto saltare la loro organizzazione tra Medellín e l’Italia. L’Operazione Pilota fu coordinata dal giudice Pier Luigi Vigna.” Pag VII
Nel libro l’ex agente del SISMI Vincenzo Fenili riporta che il Tenente Colonnello Olinto Dell’Amico dei Carabinieri di Borgo Ognissanti, a capo del nucleo investigativo; era un reclutatore per il centro di controspionaggio del servizio segreto militare denominato SID fino al 1977, ed in seguito SISMI. Pag. 289. Fu lui a reclutare il Fenili all’età di 21 anni.
Olinto Dell’Amico era in pratica il reclutatore per Firenze del centro SISMI comandato, per vent’anni, da Federigo Mannucci Benincasa.
Benincasa era un fiorentino, Tenente Colonnello dei Carabinieri, che risulta poi coinvolto nelle operazioni di depistaggio e false flag. E’ infatti plurindagato rispetto ad episodi stragistici quali l’Italicus, Ustica, la strage alla Stazione di Bologna. Per questo ultimo episodio viene condannato per calunnia e depistaggio delle indagini.
Una delle prime indagini in cui Kasper agì da infiltrato fu un’indagine internazionale antidroga curate, fra gli altri, anche da Silvia della Monica. Questo avveniva nello stesso periodo in cui si verificavano gli duplici omicidi del MdF.