Il legionario indagato per i delitti del Mostro e il giallo delle pistole

Nel 2013 sparirono quattro armi da casa di Giampiero Vigilanti: a processo per il furto misterioso

Firenze, 5 dicembre 2017 – Restano un mistero, le quattro pistole di Giampiero Vigilanti, l’ex legionario di Prato indagato per i delitti del mostro di Firenze nell’ultima tranche di un’inchiesta ancora ostinatamente aperta dalla procura fiorentina. E per questo il processo a suo carico in corso a Prato (è accusato di non aver custodito armi e munizioni come previsto dalla legge, considerato che gli furono prese, secondo la sua denuncia, durante un furto in casa), non si chiude con un’oblazione, ma va avanti. E con il procedimento, si allunga anche quell’enigmatico alone intorno a questa figura e al suo mondo.

Su quelle quattro pistole, le nuove indagini hanno battuto molto.

«Mi sono state rubate»: questa la versione che ha ripetuto Vigilanti al pm Paolo Canessa, il magistrato che ha legato la sua carriera agli otto duplici omicidi e che negli ultimi mesi ha messo sotto torchio l’87enne, alla ricerca di nuove verità. Per gli inquirenti, questo furto, che Vigilanti colloca nel 2013 – cioè nello stesso anno in cui l’avvocato Vieri Adriani, legale dei famigliari dei francesi uccisi nel 1985 agli Scopeti – è molto strano. Strano perché avvenuto a ridosso del suo «nuovo» coinvolgimento nelle indagini (Vigilanti era già stato perquisito pochi giorni dopo l’ultimo duplice omicidio), e strano perché non è da tutti avventurarsi nella casa al «Cantiere» di Prato dove l’ex combattente vive con la moglie e i suoi ricordi del passato da guerrigliero.

https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/vigilanti-mostro-indagato-1.3580785

4 Dicembre 2017 Stampa: La Nazione – Il legionario indagato per i delitti del Mostro e il giallo delle pistole
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