Mostro e Forteto. “Ho visto Rodolfo Fiesoli nella piazzola degli Scopeti”
Mostro e Forteto, le inchieste si intrecciano. La testimonianza ‘dimenticata’ torna agli atti dell’indagine sui duplici omicidi
Firenze, 11 luglio 2018 – Non c’entravano i suoi precedenti per reati sessuali, o almeno non furono quelli l’input ad indagare nei suoi confronti. La perquisizione che Rodolfo Fiesoli subì dopo l’ultimo delitto del mostro di Firenze scaturì dalle dichiarazioni che un testimone fornì alla Sam. «Ho visto Rodolfo del Forteto nella piazzola degli Scopeti», riferì agli inquirenti Giovanni Biscotti, una persona che aveva avuto a che fare con Fiesoli – lo conosceva appunto come «Rodolfo del Forteto» – e che passò da quella strada il venerdì precedente il delitto accertato lunedì 9 settembre. Biscotti disse anche che l’uomo da lui notato era fermo ad urinare e per quello decise di non fermarsi a salutarlo.
Dopo le dichiarazioni di Biscotti, scattò la perquisizione a Fiesoli, che per altro aveva già a suo carico la prima, seppur lieve condanna per reati di natura sessuale. La Sam non rinvenne nulla di sospetto e Fiesoli dichiarò di non essere mai stato agli Scopeti. La vicenda finì lì, anche se il nome del profeta venne inserito nella lista dei 37 della Sam (la stessa in cui figuravano Pacciani e Vigilanti) e la sua comunità di Vicchio continuò ad ottenere minori in affidamento dal tribunale. E un’altra storia mostruosa ha potuto avere origine.
Ma la testimonianza «dimenticata» di Biscotti è spuntata nei mesi scorsi dal maxi archivio, le cui carte sono state completamente rilette dagli inquirenti, e la nuova inchiesta in corso ha preso seriamente in considerazione quelle parole verbalizzate in questura.
Perché, pure tramite le dichiarazioni dell’ex legionario Giampiero Vigilanti sono tornati molto vicino a Vicchio. In una casa che confina con la proprietà della comunità del Forteto ha abitato infatti per molti anni il medico Francesco Caccamo, indagato con lo stesso Vigilanti per i delitti. I carabinieri del Ros, nell’ambito dell’inchiesta Mostro, hanno sentito persone che hanno vissuto o frequentato il Forteto, anche per cercare informazioni sul «misterioso» Caccamo, dottore che improvvisamente lascia Prato e va in Mugello esattamente negli anni degli omicidi. Una persona che vuole rimanere anonima ci ha riferito che ai bambini del Forteto veniva proibito di andare a giocare vicino alla sua casa. E poi spunta un ricordo sconcertante: un bossolo «come quello del Mostro», venne raccolto davanti all’ingresso. Pare che sia stato conservato per anni in un barattolo al negozio della comunità, ma poi è sparito. Dunque resta una leggenda.
Del Forteto riferì anche Michele Giuttari alla commissione regionale d’inchiesta. Ricordò anche di una lettera anonima – spedita in Francia – che collegava la comunita di Fiesoli ad abusi con bambini in ambito di ‘festini’ tra adulti. Di Vicchio, parla in un’intervista ancora Vigilanti, dicendo che in quello che è il suo paese d’origine avrebbe frequentato il medico perugino Francesco Narducci. Dichiarazione indirettamente confermata da un verbale di Pietro Fioravanti, l’avvocato di Pacciani. Sentito ancora da Giuttari, riferì che il Vampa sapeva che Narducci aveva una casa in affitto a Vicchio.
Stefano Brogioni
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