Il 5 dicembre 2018 un’agenzia video ANSA pubblica un servizio sul ritrovamento del proiettile, avvenuto il 23 dicembre 1985, nel cuscino dei giovani francesi Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili uccisi nel 1985 a Scopeti dal MdF.

5 Dicembre 2018 Video: ANSA – Ritrovamento del proiettile
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16 pensieri su “5 Dicembre 2018 Video: ANSA – Ritrovamento del proiettile

  • 17 Gennaio 2021 alle 18:03
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    Questo documento è importante sotto molti punti di vista.
    1) Tricomi fa richiesta non del solo fascicolo, ma anche dei reperti. Quali reperti intenda, è chiaro dal fatto che gli servono per “effettuare le comparazioni balistiche”. Evidentemente o Tricomi non conosceva la fantomatica legge che imponeva la distruzione dei bossoli una volta giunti a sentenza irrevocabile, oppure a non conoscere la legge sono quelli che ne sostengono l’esistenza. In effetti è questa seconda ipotesi a essere vera. I bossoli percossi ed esausti non sono munizioni, né parti di munizioni di comune detenzione o da guerra. La legge citata in un video dal dott. Mignini, in realtà, non si applica ai bossoli percossi di .22LR.

    2) Tricomi richiede che il fascicolo e i bossoli gli siano trasmessi insieme e che la spedizione avvenga tramite l’ufficiale dei CC appositamente inviato. La richiesta è effettuata alla Cancelleria del Tribunale di Perugia, ma poi sappiamo che fascicolo e bossoli erano a Firenze ed è lì che il sottufficiale si reca ed ottiene esattamente quanto richiesto. E’ così assurdo ipotizzare che in Cancelleria a Firenze abbiano messo i reperti in una busta e li abbiano spillati all’interno del fascicolo, prima di affidarlo nelle mani del sottufficiale in attesa? Cosa indurrebbe a pensare che, invece, siano stati sempre spillati al fascicolo e non depositati, come da prassi, all’Ufficio Corpi di Reato? Niente, a ben vedere. Anche perché non si capisce per quale motivo i reperti dovevano essere spediti a Perugia, dove si doveva solo tenere il secondo processo di appello. In quella sede non erano certo previste ulteriori perizie tecniche.

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    • 17 Gennaio 2021 alle 18:34
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      Perchè bossoli e fascicoli stanno in edifici diversi, una dovrebbe essere una cancelleria e uno un deposito reperti. Quindi ho li ha spillati il carabiniere o erano già spillati.

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      • 20 Gennaio 2021 alle 08:22
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        E da dove si evince che bossoli e fascicoli stiano in edifici diversi? Evidentemente qui si dà per vera quella che è una mera supposizione. Ma anche ammettendo che così fosse, sfugge di nuovo un punto che questa richiesta evidenzia, il fatto, cioè, che il soggetto incaricato di rispondere a entrambe le richieste è uno solo, ovvero “Il Sig. Dirigente della Cancelleria del Tribunale”. Questi, di fatto, è responsabile ultimo e interfaccia unica per la soddisfazione della richiesta da parte del magistrato (scritto nero su bianco). Ammesso e non concesso (sono bossoli, non automezzi) che i reperti fossero stati conservati in altro loco, sarebbe stata comunque responsabilità del Cancelliere Dirigente, reperire quanto richiesto, confezionare il plico di risposta e consegnarlo al sottufficiale e non certo quest’ultimo a doversi fare il giro degli uffici giudiziari.

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        • 20 Gennaio 2021 alle 09:57
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          Perchè è normalmente cosi, reperti e fascicoli non stanno negli stessi edifici tranne casi particolari. Potrebbe essersi svolto come lei dice, ma è un’altrettanta mera supposizione dato che non abbiamo evidenze di come si sono svolti i fatti.

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          • 20 Gennaio 2021 alle 11:54
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            Ma ha letto cosa ho scritto? Dove fossero conservati i reperti è del tutto irrilevante, perché comunque si è in presenza di un ordine scritto e diretto alla Cancelleria! Il problema per lei, ammettendo che si sia svolto come normalmente si svolgono queste procedure (ovvero come ho esposto e se non ci crede l’ufficio è piano 9 ingresso B dell’edificio del Tribunale di Firenze), è che a fornire la prova che invece le cose siano andate diversamente in quel caso, spetta lei, non a me. Le rigiro l’obiezione: “potrebbe essere svolto come dice lei, ma è una mera supposizione”. Però io, dalla mia, per lo meno ho quel documento e la prassi. E lei, invece, cos’ha?

          • 20 Gennaio 2021 alle 12:17
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            Rispondo per l’ultima volta dato che oltre diventa polemica. Lei non deve fornire un documento di come è la prassi all’attuale tribunale di Firenze. Se desidera che la redazione prenda per buona la sua supposizione deve fornire un documento che attesti come si svolgeva la prassi nel 1982, dove era depositato il faldone in oggetto e dove conservati i proiettili e bossoli.

  • 23 Gennaio 2021 alle 22:11
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    Admin 1: Luca M: 0
    èerchè?
    perchè uno è Admin sul prorpio blog (dove scrive quello che vuole [anche che “una lettera anonima” sia uguale a “tre lettere di cui ‘ultima addirittura firmata ‘Cittadino Amico’”]), mentre Luca M è un emerito signor nessuno che manco c’ha un suo blog e quindi non vale niente di niente.
    Epoi, suvvia, fare addirittura obiezioni ad un Admin?! che roba volgare e plebea!

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    • 24 Gennaio 2021 alle 11:43
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      Non capisco di cosa parla, Admin 1: Luca M: 0?
      Lei forse la vede come una partita calcistica ed esprime tifo, ma non è il nostro caso. Luca M. ha fatto le sue domande e la redazione ha fornito le sue risposte. Finito li, ne vincitori ne vinti. Ovvio che dopo 2/3 domande e 2/3 risposte si conclude la cosa, questo è appunto un blog, non un forum.
      Sinceramente non capisco questo astio che alberga in taluni, si può parlare in tranquillità senza bisogno di essere aggressivi come lei sembra esserlo, ma questo non è uno stadio. Sono graditi i suoi interventi se costruttivi, in caso contrario si aspetti di non vederli pubblicati in futuro.
      La Redazione

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  • 2 Marzo 2021 alle 17:11
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    Scusate, dove è possibile leggere il documento che attesta come era la prassi nel 1982?

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    • 3 Marzo 2021 alle 08:23
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      Salve. Abbiamo provveduto ad aggiungere la corrispondenza cronologica come link al documento.
      La Redazione

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      • 5 Marzo 2021 alle 00:28
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        Grazie, trovato e letto anche se non era il documento che cercavo. In ogni caso quindi, se ho letto e capito bene, venne chiesto il fascicolo completo, completo cioè anche di palle di proiettile e bossoli per effettuare una comparazione con quelli repertati in altri delitti attribuiti al mdf.
        Ma quindi allora cosa ci sarebbe di strano nel fatto che proiettili e bossoli del delitto del 1968 vennero trovati o addirittura nel fatto che vennero richiesti?
        E perchè il fatto che ci fossero c’è chi lo usa come leva per ipotizzare un depistaggio, quando dallo scritto (e dalla descrizione in “corrispondenza cronologica”) si legge che il Giudice Istruttore fece una normale richiesta alla Cancelleria della Corte di Appello, proprio per entrare in possesso del faldone completo di palle di proiettile e bossoli?
        A fronte di un’arma non ritrovata se si distruggessero anche i bossoli mai nessuno potrebbe poi in seguito stabilire un collegamento investigativo di indagine qualunque sia il caso, cioè anche non inerente il mdf; cosa che porterebbe a rendere insolubili o molto più difficilmente risolvibili altri delitti. La richiesta del Tricomi mi sembra quindi logica, funzionale e trasparente, così come logica, funzionale e trasparente mi sembra anche l’esito dell’aver recuperato faldone e relativi corpi di reato.

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        • 5 Marzo 2021 alle 08:21
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          Tutto corretto, il problema è che i due, faldone e prove materiali, non dovrebbero ne stare assieme, ne viaggiare assieme. La ragione per cui sono conservati in abienti diversi risiede nel fatto che se viene per qualche ragione distrutta la prova permane la perizia. Se succede qualcosa alla perizia si hanno ancora le prove da poter nuovamente periziare. Questo è il senso del perchè in molti si scandalizzano che i due, faldone e prove, fossero allegati assieme.

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          • 5 Marzo 2021 alle 09:59
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            Grazie!
            Finalmente una possibile spiegazione razionale semplice e comprensibile (o almeno così spero di aver capito, e per evitarmi future figuracce, provo a fare una ricapitolazzione). Quindi:
            E’ corretto ed è prassi che bossoli e corpi di reato in questi casi vengano conservati.
            E’ corretta la richiesta del Giudice Istruttore.
            E’ corretta la risposta della Cancelleria.
            Ma, siccome è ignoto nei fatti come la Cancelleria predispose il materiale richiesto faldone+bossoli (se allegando faldone e corpi di reato da due luoghi separati e distinti, o da uno unico): il dubbio può insorgere e da lì si può generare l’idea della manipolazione.
            Giusto? Ho finalmente capito correttamente?

            Se sì: è mica possibile anche avere i riferimenti legge che impongono la separazione fisica nella conservazione di atti e corpi di reato?

          • 5 Marzo 2021 alle 11:50
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            Per quanto è dato conoscere rispondiamo.
            Si, dovrebbero essere conservati, anche se qualcuno sostiene che dopo un certo tempo dal terzo grado di giudizio dovrebbero essere distrutti.
            Si, richiede fascicoli documentali e prove materiali.
            Si, se il fascicolo non è più disponibile presso di loro (Perugia), ovvio che risponda che l’hanno rimandato alla sede originale.
            La cancelleria, per quello che abbiamo potuto capire, dispone dei fascicoli, non delle prove materiali. Quindi non predispone fascicolo + bossoli, ma solo il fascicolo. Chi si occupa di ritirarlo si reca poi presso il deposito delle prove materiali, che è altro edificio, e ritira bossoli e proiettili.
            Il dubbio, che poteva essere chiarito all’epoca, è se chi ha ritirato il faldone e i bossoli li ha lui spillati l’uno all’altro oppure nel momento che ha ritirato il faldone i bossoli erano già al loro interno e non perchè recuperati dalla cancelleria, che comunque, anche fosse stato, li avrebbe consegnati separati, ma perchè vi erano allegati già da illo tempore. In questo ultimo caso, in cui vi erano allegati da chi sa quanto tempo, chiunque, in Firenze o in Perugia, avrebbe potuto sostituirli. Cosa diversa, se come è la prassi, erano depositati presso l’edificio per legge delegato alla conservazione delle prove materiali. Fatto sta che lo stesso Tricomi si meraviglia di trovarli allegati al faldone, ma non da peso alla cosa. Per esempio, il Giudice Mignini, quando seppe questo particolare non solo lo trovò strano, ma estremamente fuori da ogni norma. Per quanto riguarda le norme di legge le trovi lei e magari le fornisca anche a noi, il tempo disponibile non ci permette in questo momento la ricerca.

  • 5 Marzo 2021 alle 15:10
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    grazie. davvero estausivi.
    Per le norme le stavo cercando già in rete visto che non riuscivo a capire l’arcano adesso trasparente. Continuerò con qualche sforzo su google e se le trovo ve le linko con piacere.

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