Il 22 giugno 2021 l’On. Roberto Rampi, membro del Senato italiano, deposita un’Interrogazione relativa alla negazione da parte del PM Luca Turco, il giorno 4 febbraio 2021, di concedere l’accesso agli atti di archivio al legale Antonio Mazzeo.

Questa la trascrizione dell’Interrogazione leggibile a questo LINK:

Atto n. 4-05683

Pubblicato il 22 giugno 2021, nella seduta n. 339
Risposta pubblicata

RAMPI – Al Ministro della giustizia. –

Premesso che:

dal 1968 al 1985 nella provincia di Firenze si sono verificati otto duplici omicidi di giovani coppie appartate in auto, duplici omicidi che, senza ombra di possibile dubbio, come attestato da 10 perizie nel corso degli oltre 50 anni di indagine, sono stati effettuati con la stessa arma da fuoco e con munizioni del medesimo tipo, oltre ad essere caratterizzati da notevoli similitudini nelle modalità di esecuzione;

nonostante ciò, per ben tre dei duplici omicidi della serie Pettini-Gentilcore (settembre 1974) De Nuccio-Foggi (giugno 1981), Cambi-Baldi (ottobre 1981), ancora ad oggi, non esiste alcuna sentenza passata in giudicato, a differenza degli altri duplici omicidi;

esistono ancora indagini aperte relative a tutti gli otto duplici omicidi presso la procura di Firenze inerenti ad aspetti non ritenuti chiariti dalle sentenze passate in giudicato (come anche richiesto espressamente nelle motivazioni di alcune di esse, pure recenti). Ad esempio, recentemente, con sentenza di non luogo a procedere a carico di due indagati per gli otto eventi delittuosi n. 3851/18 R.G.GIP, il giudice per le indagini preliminari di Firenze ha sottolineato come l’archiviazione non sia in alcun modo preclusiva di approfondimenti investigativi ove emergano ulteriori elementi relativamente ai duplici omicidi;

l’avvocato Antonio Mazzeo ha ottenuto la rappresentanza di Rosanna De Nuccio, sorella di Carmela De Nuccio, uccisa con il fidanzato Giovanni Foggi in uno dei duplici omicidi del giugno 1981, a Scandicci, uno dei tre non interessato da sentenze passate in giudicato;

il Codice di procedura penale ha previsto agli articoli 327-bis, 391-novies e seguenti, il diritto dell’avvocato difensore, compreso il difensore della persona offesa dal reato, di svolgere attività investigativa preventiva con riferimento a delitti su cui non si è formato un giudicato;

a tale scopo, il 1° dicembre 2020 l’avvocato Mazzeo proponeva istanza al presidente della corte di assise di Firenze per l’autorizzazione alla disamina e al rilascio di copia di atti facenti parte del procedimento n. 1/1994 R.G. Corte di assise di Firenze (cosiddetto «processo Pacciani»), in particolare di atti relativi ai duplici omicidi di Scandicci (1981) e di Vicchio (1984);

l’istanza veniva accolta il 15 dicembre 2020, anche dal pubblico ministero Luca Turco a cui sono oggi assegnate le indagini sul caso;

iniziata l’indagine di archivio, il successivo 25 gennaio 2021 il difensore proponeva al pubblico ministero una seconda, più specifica istanza di rilascio di copia di atti del processo Pacciani, con indicazione di fatti, persone, documenti; il pubblico ministero però, con decreto del 4 febbraio 2021, la respingeva con una motivazione per la quale la richiesta sarebbe stata inerente ad «altri fatti reato» e non a quello in esame,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga di dover valutare la sussistenza dei presupposti per l’avvio di iniziative ispettive, ai fini dell’eventuale esercizio di ogni potere di competenza.

22 Giugno 2021 L’On. Roberto Rampi deposita una Interrogazione sulla negazione alla visione degli atti
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