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Dissento un po’ con la sintesi dell’avv.Fioravanti.dire che gli indizi trovati a Pacciani non sono prove, sicuramente è vero ma non spiegare da dove arrivava il blocco da disegno le matite e le cartoline di Amsterdam, mi pare imbarazzante.neanche io credo alla colpevolezza di Pacciani ma per questo avrebbe dovuto spiegarne la provenienza.
Indipendentemente dal credere nella colpevolezza o meno, non sempre si può spiegare o giustificare un oggetto presente nella propria casa. Un oggetto può essere acquisito e dimenticato, e se anche si ricorda come si è ottenuto, magari non lo si può dimostrare. Può questo essere motivo di sentenza di colpevolezza? Viceversa se quell’oggetto l’accusa lo dimostra come appartenente alla vittima, prove alla mano, non dichiarazione di terzi che possono sbagliarsi, allora diventa elemento di prova. Questo crediamo sia un ragionamento corretto in sede processuale, come crediamo che talune dichiarazioni di Pacciani siano il vero legame che l’imputato aveva con “qualcuno”. Questo legame non lo esclude dalla vicenda, ma su quel legame i tentativi di approfondimento si sono poi fermati, stranamente.