Pubblichiamo un estrapolato di un messaggio, facente parte di uno scambio più ampio, perché è una conferma che lo spirito che anima il blog www.mostrodifirenze.com è in linea con il risultato che stiamo ottenendo.
Ci rende orgogliosi anche il fatto che lo stesso blog sarà citato in una tesi come esempio di un modo di comunicare corretto e super partes. Cit: “una medicina al disordine informativo sui delitti fiorentini.”
Proseguiremo su questa linea confidando sul fatto che anche coloro che hanno mal interpretato il nostro scopo rianalizzino i loro pensieri e magari si prestino a migliorare il nostro lavoro con consigli, correzioni, materiale inedito.
La Redazione
Il messaggio:
“Gent.mi,
Mi scuso per non aver dato una risposta in tempo più brevi, ma ero fuori città.
Vi ringrazio per l’attenzione e per l’interesse che avete riscontrato nel mio elaborato.
Mi preme, tuttavia, spiegare come la tesi in questione non sia incentrata esclusivamente sulla ricostruzione degli eventi, bensì su un’analisi critica, e personale, del campo giornalistico di quegli anni.
Lo scritto può offrire un mio punto di vista sull’attività d’informazione sugli omicidi, ma temo sia povero di ulteriori notizie sui casi rispetto alla mole di materiale presente sul vostro sito.
Ho, tuttavia, dedicato parte di un capitolo al “Mostrodifirenze.com” in qualità di giornalismo esplicativo. Si tratta di un tipo di giornalismo che tenta di presentare notizie sfumate e in corso in un modo più accessibile.
Una sorta di reportage d’impresa che aiuta i lettori a dare senso ad un mondo più complesso, tecnico e disordinato.
A mio avviso, il vostro sito funziona molto bene nel riportare notizie, ricostruzioni o anche pensieri personali lasciando libera interpretazione all’utente, senza sfociare in obiettivi persuasivi o di altro genere fuorvianti da un’attività giornalistica corretta:
una medicina al disordine informativo sui delitti fiorentini.
Se interessati, sarà un piacere condividere con voi la mia relazione finale!” omissis
29 Maggio 2022 Un messaggio che conferma il nostro lavoro