Il 17 Giugno 2005 viene redatta un’annotazione sulle telefonate di Mariella Ciulli alla SAM.
risulta che la Ciulli telefonò alla S.A.M., alle ore dieci e trenta del 30 aprile 1991, accusando l’intellettuale Garin Eugenio di essere il “Mostro” (sul punto si evidenzieranno le successive indagini svolte dalla P.G. in data 25.2.2008, circa l’esistenza di un nipote del Garin, a nome Maurizio, che svolgeva l’attività di assicuratore, amico di vecchia data del Calamandrei, peraltro del tutto estraneo ai fatti per cui si procede). Alle successive ore undici la Ciulli effettuava un’altra telefonata alla S.A.M., accusando, in tal caso, tale Tesi Tiberio e denunciando la manomissione del suo ascensore. Altra telefonata veniva effettuata dalla Ciulli il 24.4.1991, sempre alla S.A.M., nella quale tornava ad accusare il Calamandrei e parlava della pistola, prelevata dall’auto in località Castelletti nel 1968, che sarebbe stata consegnata a Mario Spezi Sant’Angelo a Vado 63. Vedi 22 dicembre 2008 motivazioni sentenza Silvio De Luca processo a Francesco Calamandrei Pag: 164