Il 19 Ottobre 2023 l’Avv. Vieri Adriani, in qualità di difensore della Signora Anne Lanciotti, invia una seconda memoria difensiva all’ufficio del Giudice per le indagini preliminari dr.ssa Antonella Liguori per i procedimento penale n. 14165/19 nr mod. 44- 8203/22 gip contro ignoti ed in relazione alla prossima udienza del 25 ottobre 2023.
Questo il documento: Memoria Difensiva Vieri Adriani 19.10.23
Questa la Trascrizione:
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
proc. pen. n. 14165/19 nr mod. 44- 8203/22 gip
c. ignoti c.a. del Giudice dr.ssa Antonella Liguori
udienza ex art. 410 cpp del 25 ottobre 2023
SECONDA MEMORIA DIFENSIVA
A SOSTEGNO DELL’OPPOSIZIONE DELLA PERSONA OFFESA
ALLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE
CON INDICAZIONE DI NUOVI MEZZI DI PROVA/
MEMORIA EX ART. 121 CPP
Il difensore della Signora
ANNE LANCIOTTI
prossima congiunta di Nadine Jeanine Gisèle Mauriot, persona offesa dal reato ed opponente alla richiesta di archiviazione del procedimento penale a margine descritto, iscritto a carico di ignoti per otto duplici omicidi di coppie di giovani in territorio della provincia di Firenze, commessi tra il 1968 ed il 1985
OSSERVA
- Giampiero Vigilanti. Tutelato da un provvedimento di archiviazione ex art 408 cpp, frettolosamente adottato il 9.11.20 all’esito del pp. 7265/17 nr- 9118/18 gip, egli non è formalmente toccato da questo procedimento (14165/19 nr- 8203/22 gip), nato come una costola del primo, ossia da uno stralcio. Siamo nondimeno interessati, visto che esso è iscritto a modello 44, vale a dire nei confronti di ignoti, ad approfondire tutte le piste ancora utili all’accertamento delle responsabilità e all’individuazione dei colpevoli di questi delitti, tre dei quali (quello del 1974 e i due del 1981) sono rimasti senza un indicato responsabile. Tutto ciò a prescindere dalla figura del Signor Giampiero Vigilanti, che verosimilmente non sarebbe stato in grado in ogni caso di fare tutto da solo ….Non si comprende, in definitiva, come il Giudice di questo procedimento possa districarsi fra le pagine questo secondo fascicolo senza disporre anche del primo (7265/17 nr-9118/17 gip) , per il che si rinnova la richiesta di relativa acquisizione, preliminare ad ogni decisione.
- Trame nere ma forse anche meno. Anche senza scomodare i servizi segreti deviati, partendo dal dato oggettivo che il Signor Giampiero Vigilanti percepiva, almeno fino a quando era indagato, una pensione dallo Stato, pur avendo lavorato solo per sette anni, in tutta la sua vita, e per un ‘impresa di pompe funebri, non sarebbe tato fuori luogo andare alla ricerca, fra le carte, ufficiali e non, riguardanti i suoi ambienti “preferiti”, cioè di destra, delle figure di apparato, uomini posti in posizioni “chiave” che avrebbero potuto coprirlo, o perchè suoi “amici” o perché da lui “ricattati” su scomode verità, non certo perché lo avessero diretto dall’alto nella commissione di crimini in danno di coppie (come si è tentato di attribuire a questa difesa) . L’appunto rinvenuto dei Servizi Segreti, datato novembre 1985, acquisito agli atti del pp. 7265/17 nr che lo descrive esattamente come uomo “da combattimento”, addestrato al tiro e alla lotta, che si allena al poligono con una Beretta della serie 70, la dice lunga su questo strano personaggio. Nondimeno non si è identificato ufficialmente l’autore di quell’appunto, tale “M.M”, trincerandosi dietro l’apparente impossibilità di farlo, pur sapendosi negli ambienti che si tratta dell’ufficiale Marco Manomeni, vivente, già in servizio presso il SISDE o il SISMI.
Potrebbe farlo il Signor Giudice per le indagini preliminari, per chiedere a questo ufficiale come fosse venuto in possesso di tali informazioni - Paolo Canessa e gli altri. Dopo il mancato rinnovo della sua applicazione, durata ininterrottamente dal 2014 anche quando era già divenuto Procuratore Capo a Pistoia, nel corso del 2017 le indagini- da lui coraggiosamente intraprese e portate avanti senza pregiudizi- si sono improvvisamente fermate. Nel 2018 egli è andato anticipatamente in pensione. Il Colonnello Strada, che lo coadiuvava, è stato inviato come insegnante alla Scuola Marescialli. L’Ispettore Giannini, altro braccio destro del Sost. Proc. dr. Paolo Canessa, si è trovato, fortunatamente o sfortunatamente, promosso ad altro incarico. Infine, l’ex Procuratore Creazzo, il 27 luglio 2017 o giù di lì, ha sentito – ma non se ne comprende appieno la ragione – la necessità di rendere una pubblica dichiarazione alla stampa, l’unica su questo caso, per smentire qualsiasi collegamento fra il personaggio Vigilanti e gli ambienti eversivi di destra.
- Delitto del 1968. Come spiegato ampiamente in nostra memoria difensiva del 31 maggio 2023, vi è più di un‘argomentazione per pensare che l’attribuzione del delitto del 1968 alla serie omicidiaria del c.d. M.d.F. possa essere stata piuttosto un depistaggio ordito da chi aveva la disponibilità di ogive e bossoli provenienti dalla pistola effettivamente in uso all’assassino o agli assassini delle coppie. Col risultato di attirare a vuoto, per oltre sette lunghi anni, l’attenzione degli inquirenti su una pista “morta,” quella dei cd. “sardi”, archiviata suo malgrado dal G.I. dr. Rotella il 13.12.1989. Lo stesso di cui la memoria del P.M 31.01.23 tesse esageratamente le lodi, sebbene sia stato proprio lui la prima, ingenua, vittima di quel probabile depistaggio. Strano a dirsi, ma il “merito” di quel collegamento con il delitto del 1968 appartiene al Colonnello dei CC, Olinto Dell’Amico che se ne ricordò, guarda caso, solo dopo l’omicidio di Baccaiano del 19 giugno 1982, cioè ben 14 anni dopo essere stato lui il protagonista diretto delle indagini proprio sul delitto del 1968. A raccontarlo, ci credono davvero in pochi!
- Riesumazione della salma di Antonio Lo Bianco. Giusto per ottenere chiarezza sul punto, questo difensore, la scorsa estate, ha chiesto inutilmente all’autorità cimiteriale di Lastra Signa il disseppellimento della salma di Antonio Lo Bianco, la vittima maschile del primo apparente delitto del MdF, quello del 1968, le cui spoglie, verosimilmente, forse conservano ancora almeno un’ogiva (forse anche due) sfuggita/e all’esame autoptico ed utile per comparazioni. Si ricordi come il nostro ctp balistico, i cui elaborati figurano come allegati all’atto di opposizione del 21.07.22, abbia messo in luce la differenza, nel numero delle rigature, fra le presunte ogive del 1968 rinvenute nel 1982 e la descrizione fattane da Zuntini “a caldo”, nel 1968. Si allegano la richiesta del difensore e la risposta negativa di quell’autorità. Anche su questo aspetto il Giudice per le indagini preliminari potrebbe disporre nel senso auspicato dalla difesa.
- 17 fotogrammi. Sono quelli che si trovavano nella macchina fotografica Nikon appartenuta ai due turisti francesi di cui si è chiesto inutilmente la restituzione, unitamente ad altri reperti, i taccuini dei due poveretti per esempio, alla Corte di assise di Firenze, lo scorso mese di giugno. Ci è stato risposto che essi sono spariti proprio, come tutti gli altri reperti contestualmente richiesti e come anche i famosi calchi in gesso degli anfibi militari volatilizzatisi sotto gli occhi della inconsapevole Procura della Repubblica di Firenze vedi (in questo fascicolo). Non si comprende, allora, come possa adottarsi una decisione sulla presente richiesta di archiviazione senza conoscere l’esito definitivo di quella precedente richiesta di restituzione. Si allega il testo dell’istanza, la risposta della Corte che lancia un interpello alla difesa (che suona più o meno: “siete ancora interessati”?) e la replica della difesa stessa, in data odierna. Un rinvio all’esito di ogni utile ricerca potrebbe avere un senso compiuto.
- Risposta dei Ris. Si sa che la Procura della Repubblica di Firenze, ha chiesto l’archiviazione di questo procedimento nel maggio 2022 dopo avere chiesto invano, più volte, nei mesi precedenti, ai Ris di Roma, risposta al quesito se il segno sulla cartuccia deformata sia compatibile o no con altra tipologia di pistola e se sì dirsi quale. Questa risposta sarà arrivata ad ottobre 2023, sì o no?! In tal caso viene da chiedersi come mai la Procura della Repubblica non l’abbia messa a disposizione delle parti e per questa eventualità si chiede che il Giudice disponga in tal senso.
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Per questi motivi, s’insiste nelle conclusioni già formulate sia in atto di opposizione del 21.07.22, sia in memoria difensiva del 31.05.2023 e cioè, in sintesi, nel rigetto della richiesta di archiviazione con invito rivolto all’Inquirente pubblico a svolgere accertamenti (articolati ed approfonditi) sui temi d’indagine, vari e molteplici, finora indicati dalla difesa.
Con ossequio
Allegati:
– Istanza al Comune di Lastra a Signa e risposta
– Istanza alla Corte di Assise e risposte
Firenze, 19 ottobre 2023