Chi era Giampiero Vigilanti, l’ultimo indagato per i delitti del mostro di Firenze

E’ morto all’età di 93 anni. Nel 2017 a suo carico la procura aprì un’inchiesta

Aveva combattuto con la Legione straniera francese in Vietnam e in Algeria ed è l’ultimo indagato nella serie per i delitti del mostro di Firenze. E’ morto all’età di 93 anni, Giampiero Vigilanti. Originario del Mugello, per la precisione di Vicchio. Nel 2017 a suo carico la procura aprì un’inchiesta in cui si ipotizzava un collegamento con i delitti legati al cosiddetto «nazismo magico», studiati nei minimi dettagli per distrarre le masse tra il 1968 e il 1985. Inchiesta però che è stata archiviata nel novembre 2020.

Ma non era la prima volta che Vigilanti, deceduto in una rsa di Prato, finiva nel faldone dell’inchiesta sul mostro di Firenze.

Chi era Giampiero Vigilanti

Conosceva Pietro Pacciani, il medico, l’imprenditore tedesco Rolf Reinecke, anche egli defunto e coinvolto nelle indagini, e poi Salvatore Vinci, indagato per la pista sarda e che abitava nella sua stessa strada.

Ma con Pacciani non correva buon sangue. Anzi, secondo il racconto di Vigilanti, una volta lo avrebbe preso a bastonate per uno sgarbo di lavoro fatto a suo padre. Non ci furono denunce. Coincidenze e destini che si incrociano, diceva Vigilanti.

Come si era difeso Vigilanti

Giampiero Vigilanti aveva 86 anni, quando la procura ha bussato di nuovo alla sua porta. Si è detto sempre tranquillo, anche quando tutte le attenzioni si sono concentrate su di lui. «Non ho paura di niente perché non ho fatto nulla» ha più volte ripetuto

Se fossi il mostro crede che me lascerebbero?“, domandava con la naturalezza di chi non ha nulla da nascondere. Anzi, la sua visione in questa vicenda che fa sussultare i più era chiara: “sono trent’anni che vengono qua a fare perquisizioni, ma non hanno mai trovato nulla perché sul mio conto non hanno nulla. È vero, conoscevo Pacciani perché stava a Vicchio. Ogni tanto lo andavo a trovare perché stava vicino a mia mamma”.

Vigilanti sapeva più di quanto dicesse

Un personaggio controverso Vigilanti, che secondo la Procura ha sempre saputo più di quanto dicesse. Come detto, nel corso degli anni verrà messo sotto torchio diverse volte. Il primo ingresso nella storia del mostro sarà pochi giorni dopo l’omicidio degli Scopeti. Era il 16 settembre 1985 quando i carabinieri perquisirono la casa dell’ex legionario.

Troveranno solo alcuni articoli sugli omicidi di alcune prostitute e sulle uccisioni dei fidanzati. Poi, i militari dell’Arma torneranno di nuovo. Questa volta sono passati quasi dieci anni. È il 1994 quando Vigilanti litiga con un vicino. Di nuovo perquisizioni, ma questa volta i militari si troveranno davanti 176 proiettili Winchester serie H non più in produzione dal 1981.

Lui dal canto suo ha sempre dichiarato la propria estraneità, anche se intorno alla sua figura è sempre rimasto il mistero.

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10 Gennaio 2024 Stampa: Prima Firenze – Chi era Giampiero Vigilanti, l’ultimo indagato per i delitti del mostro di Firenze
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