Mostro di Firenze, il mistero delle foto scomparse
Stefano Brogioni
Nei plichi aperti in tribunale solo vestiti di Nadine. Ma spunta un “nuovo” telo della tenda: “Non è squarciato”, fanno notare gli avvocati che pensano alla revisione della condanna di Vanni
Firenze, 30 gennaio 2024 – Fallita la caccia alle foto delle ultime vittime del mostro di Firenze: nei plichi aperti stamani dalla corte d’assise, c’erano soltanto dei vestiti, appartenuti probabilmente a Nadine Mauriot, uccisa con il fidanzato Jean Michel Kraveichvili, a Scopeti nel settembre del 1985. Delusione nei legali dei familiari che avevano chiesto la ricerca di questi reperti, nell’ottica di restituire ai parenti un ricordo affettivo. Ma anche con la speranza di poter aggiungere elementi nuovi in ordine alle indagini sugli otto duplici omicidi avvenuti nelle campagne intorno a Firenze tra il 1968 e il 1985.
“La cosa interessante è che non presenta tagli”, hanno sottolineato gli avvocati Antonio Mazzeo e Valter Biscotti, quest’ultimi impegnati anche nella raccolta di elementi utili alla richiesta di revisione della condanna del postino Mario Vanni. Il riferimento è alla testimonianza di Giancarlo Lotti, che accusò Vanni di aver squarciato con un coltello la tenda. Adesso, la corte d’assise, presieduta dal giudice Silvia Cipriani, si è presa trenta giorni di tempo per decidere sulla restituzione dei reperti rinvenuti nei plichi.