Cito Mignini in una sua live:
“ a che cosa servivano i feticci? I serial killer solitari utilizzano questi feticci come motivi di fantasticherie, ma in un gruppo che significano? Hanno una funzione rituale!” sono venute fuori queste finalità anche da intercettazioni che erano state fatte.”
(1 min 1 24 00) https://www.youtube.com/watch?v=Cs2zkkIAYAc
Di che intercettazioni sta parlando? Probabilmente di quelle della setta di Sassovivo dove secondo la testimonianza di Irene, iniziata alla setta da bambina, il cosiddetto servo del diavolo: Evelino Massenzi pagava con valigie di soldi, i feticci delle persone uccise dalla setta durante i riti satanici. Cito:
“C’era una setta segreta dietro ai delitti e io ne facevo parte. Era coinvolto anche Narducci, il medico perugino sospettato di essere il vero mostro… Sono le dichiarazioni choc di una giovane perugina, (Irene) …………….ha raccontato che quando era bambina avrebbe partecipato ad alcuni riti sessuali a sfondo satanico celebrati da …un gruppo di persone facoltose di Perugia e provincia”.
Cito un documento che riguarda gli accertamenti chiesti da Mignini sulla setta di Sassovivo:
“le affinità del caso con il mostro di Firenze consistono nell’asportazione di organi sessuali commissionata e pagata da terze persone e nel caso specifico da un personaggio che ha la fama di avere poteri paranormali abitante in Cancelli nella zona di Foligno.”
Il mago di Cancelli è presente anche negli appunti di Pacciani come guaritore. In realtà anche se Massenzi era considerato un guaritore, il vero guaritore, di reumatismi, era Maurizio Cancelli, sempre del paese di Cancelli. I due si conoscevano e si frequentavano: nell’intervista alle Iene si danno la colpa l’un l’altro di essere parte della setta satanica.
https://www.iene.mediaset.it/video/puntata-del-6-marzo_67484.shtml
dal Min 00 19 00 inizia l’inchiesta di Mauro Casciari sulle messe nere a Sassovivo
Cito dal libro di “il satanismo in Umbria” Elena Testi un’affermazione dello stesso Cancelli: ” Le forze dell’ordine sono venute più volte a casa mia a cercare non so cosa…anche per il caso Narducci sono venuti a rovistare nelle mie terre.” Maurizio Cancelli mi ha colpito particolarmente perché, a riguardo della denuncia di Irene sui crimini della setta, disse: ” la colpa era dei genitori che portavano i loro figli a fare certe cose.”
Continua il racconto di Irene fatto da Elena Testi era il 1992 :
“Ad iniziarla in questo cammino il suo stesso padre. Persona semplice, uomo qualunque che per soldi o per puro piacere, questo è da capire costringeva la piccola ad assistere a rituali satanici. Un percorso che ben presto l’avrebbe consacrata al principe delle tenebre. Lasciano impietriti i racconti di questa giovane che parla di violenze anali ripetute, di bambini comprati per esser sacrificati in nome del demonio o di cadaveri in putrefazione. La giovane racconta: “mio padre abusava ripetutamente di me, ma solo analmente. Mi insegnava come far godere un uomo, così che il prezzo della mia verginità fosse più alto rispetto agli altri.”
“Ma non era la sola a prendere parte a questi riti, infatti spiega la ragazza: “ad un rituale erano presenti anche altri bambini, altri quattro oltre a me mi sembra di ricordare: Ma molti li ho visti uccidere.”……
“mio padre ha più volte parlato di frontiere aperte o chiuse. Quando venivano aperte, in base a conoscenze particolari, i bambini arrivavano senza particolari problemi, acquistati al mercato nero”…
“un giorno mi portarono in una chiesa abbandonata e lì vidi una ragazza incinta adagiata sull’altare a gambe larghe. Gli adepti della setta la indussero all’aborto. Una volta uscito il feto lo strizzarono, versando il liquido che usciva da quell’esserino privo di vita in un calice. Fui costretta a berlo e in questo modo fui consacrata al demonio.” ( comunione satanica).
Nella foto la cripta del beato alano: luogo dove si svolgevano i riti satanici e dove furono trovate ossa umane e animali e uccellini morti con un cappio al collo.
Cito dal verbale 28/06/2004 di Irene a Mignini “(durante un rituale) …i genitori avevano con se un figlio piccolo…arrivò una ragazza in cinta, le fu asportato il feto e il sangue fu fatto bere a noi bambini…poi un uomo con un coltello le asportò gli organi sessuali….il Massenzi aveva con se una valigetta con dei soldi per pagare gli organi della ragazza….effettuato il pagamento il Massenzi prese le parti asportate.” Aggiunge Irene: “ tanti particolari della setta me li raccontava mio padre che mi raccontava sempre tutto.”
Infatti Irene identificherà 8 adepti della setta ed il ruolo che avevano, tra cui un certo Moreno che si occupava di far sparire i corpi, un ragazzo con la pistola che si occupava di prostituzione, il macellaio che portava i bambini con il camion e il Massenzi il grande sacerdote bianco.
Nella foto “Installazione di macchina pseudoscientifica” dell’inventore artista Evelino Massenzi da Cascito in Cancelli: secondo il Massenzi la macchina sarebbe servita per captare le onde sovrannaturali.
http://www.jeffreyisaac.com/pim/UMBRIAUNDERGROUND.pdf (foto da postare sulla live)
Come si vede nella foto il catafalco di Massenzi era dotato di scaletta, quindi il Massenzi vi si infilava dentro per meglio captare le onde degli spiriti, chissà magari dello stesso Satana. (poverino)
Evelino Massenzi ereditò un patrimonio inestimabile: le fonti di Sassovivo, note per le acque iposodiche il parco e la villa castello. Il Parco è inserito in uno scenario naturalistico mozzafiato, localizzato tra i Monti Serrone e Aguzzo, ha una superficie di circa 639 ha (è un’enormità, in pratica una valle intera!) ed interessa gran parte della Valle del Fosso Renaro nei pressi della maestosa Abbazia di Santa Croce, più nota come Abbazia di Sassovivo. Nelle vicinanze di questa abbazia c’è la cripta del beato Alano dove si svolgevano i riti satanici con sacrifici umani. Tra le proprietà del Cav. Evelino Massenzi vi era anche il borgo abbandonato di Cascito, nei pressi del paesino sorgeva la Chiesa di San Valentino. Anche questi luoghi immersi nei boschi si prestavano ai riti satanici perché sconsacrati, molto isolati e nella proprietà privata di Massenzi, dove in teoria nessuno poteva entrare.
Tornando al libro di Elena Testi, Irene ci descrive il momento dell’estasi sadica cito:
“…è proprio lei a spiegare l’immensa eccitazione che dilaga nel momento in cui si uccide, un’energia che pervade tutti di sadico piacere, un gruppo che si esalta nel martoriale il prossimo, come se ciò ricaricasse la loro malvagità per poi permettere di colpire ancora. Corpi in putrefazione accoltellati più volte per ingraziarsi il demonio, bambini seviziati e poi uccisi, strappati dalle braccia dei genitori, per il semplice gusto di menti perverse………. un giorno Irene e suo padre entrarono in una casa………. in una sala vide alcuni uomini incappucciati con indosso un saio nero. La misera all’interno del disegno presente sul pavimento ed uno ad uno iniziarono a penetrarla con un dito ……… l’energia di Satana sarebbe arrivata a loro esattamente in questa maniera………… poi fu portata in un luogo isolato, tutto era preparato per il rito: candele e pietre deposte a cerchio, mi deposero sopra la croce, i presenti recitarono la preghiera, mio padre prese un coltello e fece con la lama il segno della croce al contrario: mentre stava per trafiggermi uno di loro si tolse improvvisamente il cappuccio urlando. “smettete non possiamo farlo”. Io iniziai a piangere la paura dilagò tra gli adepti e il rito non fu compiuto…………. Irene ricorda anche un camion dentro al quale, dietro un muro di fieno…erano nascosti alcuni bambini dai 3 ai 5 anni……… una di queste bambine venne portata all’interno di un casolare. Quando uscì mio padre, entrai e vidi la piccola all’interno di una vasca con l’acqua rossa di sangue…. poi andammo in un bosco, il corpo della bambina fu posto per terra, mi chiesero di accoltellare la bambina: nonostante mi rifiutassi fui costretta a farlo, credo fosse già morta perché non si mosse minimamente. La piccola fu messa dentro una cassetta e fu sepolta………………. un altro fatto analogo successe a un ragazzo lo vidi in terra, in un capannone, non si muoveva, c’era un uomo e disse: ” questo ve lo regalo fateci un rito in onore di Satana” gli adepti lo presero e ripeterono il solito rito, solo che una volta trafitto il sangue inizia scrosciare lentamente dal corpo. In seguito venne fatto a pezzi e sepolto in vari punti del bosco.”
Nel 2001 al pm Giuliano Mignini furono sottoposte delle telefonate molto minacciose, da parte di alcuni satanisti di Foligno all’estetista Dorotea Falso. In queste oltre a insulti e minacce di morte e rapimento del figlio della Falso, veniva citato l’omicidio di Francesco Narducci e di Pietro Pacciani traditori di Satana. Tra questi telefonisti c’erano personaggi molto legati a Massenzi, che addirittura organizzavano gare di softair nella sua tenuta. L’avvocato di questi telefonisti, e pure del Massenzi era un caro amico di Francesco Narducci: l’avvocato Claudio Caparvi, morto suicida.
Maurizio Cancelli amico di lunga data del Massenzi, fece un quadro ispirato alla poesia di Sanguineti “il gatto lupesco” molto inquietante, con un taglio esoterico satanico.
Satana, scamiciato, scacciasanti,
setticemizza i sessi serpeggianti:
seduce il selenita sifilitico,
sitofobo sgorbioso e superstitico
smembra lo smemorato in subappalto
subcosciente in simbiosi e in sozzo lato
Scampana gli strabismi sputacchieri
scalmana sismi e spade di spalvieri
Il termine setticemizza sta per infettare, il selenita è un ipotetico abitante della Luna, metafora spesso usata ad indicare chi vive di sogni, il sitofobo invece è colui che rifiuta il cibo in modo patologico. Il gatto lupesco o gatto mammone è una figura popolare e deriva è una creatura mitologica della tradizione mediorientale e ha le caratteristiche di un enorme gatto dall’aspetto terrificante, che morde e fa i dispetti. Gatto Mammone significa gatto-scimmia (maymun in arabo) e corrisponde alla scimmie della famiglia dei Cercopitechi tra cui ci sono i babbuini e i macachi ecc possono dare un morso molto doloroso e sono dispettose: da qui l’origine diabolica.
https://mauriziocancelli.it/prospettive.html
opera di Cancelli “Cecov e i papaveri rossi” c’è un’abbazia sullo sfondo che sembra proprio Sassovivo.
Nella foto il servo del diavolo Evelino Massenzi.
Evelino Massenzi è morto nel 2011 a 105 anni senza eredi, il Comune di Norcia e l’Associazione Archeonursia festeggiarono il Cav. in occasione del suo 105° compleanno, ricordando la straordinaria e generosa donazione al Circuito Museale Nursino di oltre 400 reperti archeologici etruschi e di oltre 50 opere di interesse storico-artistico appartenenti alla collezione privata della sua famiglia. Tutti i suoi beni sono stati acquisiti da una cordata di 30 soci, ad un prezzo stracciato.
https://tuttoggi.info/si-festeggiano-a-norcia-i-105-anni-del-cav-evelino-massenzi/101608/
Sulle presunte capacità paranormali del Massenzi cito dal libro “la Sora Virginia”:
“Un particolare interesse hanno suscitato in me anche le testimonianze orali su Evelino Massenzi: ignoravo del tutto che avesse avuto un “potere affine” a quello di Virginia Fontana che sicuramente ebbe modo di conoscere e frequentare. Solo così si può spiegare l’impegno che mise nel far riparare la tomba di Virginia a Collescipoli la cosiddetta” magnetizzata”. Qui l’elenco delle presunte proprietà medium della magnetizzata e dello stesso servo del diavolo. «Riusciva a vedere e a far correggere scritture da lontano, senza un diretto rapporto visivo.» «Chiudeva gli occhi, le palpebre si allungavano, cambiava voce, suggeriva cure e rimedi.» «Cercava ovunque, vicino e lontano, riuscendo a vedere in modo trasparente il male che l’involucro esterno del corpo celava e ciò che distanze enormi allontanavano.» «Preannunciava, con veridicità e sicurezza, sorti di persone lontanissime a coloro che la guerra la vivevano in casa.» «Non trattasi di esercizio vero e proprio di scienza medica, bensì di un fenomeno degno di uno studio speciale da parte di menti illuminate». «Le sue facoltà metapsichiche erano state esaminate sui quotidiani e contrapposte con simpatia alla schiera torbida dei maghi e delle fattucchiere più in vista, che ricorrevano per il loro successo a trucchi e truffe».
http://kioneditrice.it/anteprime/a_lasoravirginia.pdf
Anche Evelino era convinto di avere doti paranormali.
La descrizione dei riti satanici e delle messe nere fatta da Irene, trova conferma nelle testimonianze di due ragazzi che, mentre erano appartati a bersi una birra, videro arrivare alla cripta del beato Alano molte macchina di grossa cilindrata. Assistettero quindi dall’esterno ad una di queste nere, c’erano circa 40 incappucciati vestiti di nero e al centro un incappucciato vestito di bianco: il sommo sacerdote satanico, che nei racconti di Irene era proprio Evelino Massenzi.
Altra sette molto simile a quella di Sassovivo furono quella di Oropa quella dei diavoli di Modena: pedofilia, stupri, sacrifici animali e umani, bambini improntati al satanismo, messe nere nei cimiteri ecc . I diavoli di Modena furono condannati tutti e 16 in primo grado, compreso il prete, che faceva il sommo sacerdote incappucciato di bianco, come il Massenzi, ma per via definitiva condannarono solo i quattro genitori che avevano i figli con lesioni anali e genitali, come nel caso di Irene. La psicologa che segui Irene disse infatti che le sette sono molto simili tra loro: stessi riti, stesse modalità, stessa estasi sadica, e nella maggioranza dei casi i bambini consacrati a satana sono portati dai genitori, anche dalle mamme, o dai parenti stretti, mentre i bambini sacrificati a satana, provengono dal mercato nero e sono rapiti all’estero, spesso dagli istituti per disabili. Gli adepti delle sette però godono di protezioni importanti e sono molto difficili da condannare perché i bambini che testimoniano sono considerati facilmente suggestionabili e quindi considerati poco attendibili.
Facendo ricerca sui sk ho trovato un’analisi molto interessante
La triade di Mac donald: è una serie di comportamenti psicologicamente riconosciuti come campanello di allarme alla psicopatia e diagnosticati nell’infanzia/adolescenza. Si tratta di tre specifici comportamenti presenti durante l’infanzia della maggior parte dei serial killer e sono:
piromania, ovvero un’intensa ossessione per il fuoco e l’appiccare piccoli o grandi incendi;
enuresi, frequente, senza controllo da parte del bambino e ben oltre l’età in cui possa essere accettato e/o considerato come normale;
zoosadismo, ovvero crudeltà e tortura sugli animali, domestici e non. In questo caso il bambino oltre che spinto dalla curiosità verso il provocare dolore ne è anche affascinato tant’è che può trasformarsi in vero e proprio sadismo che può sfociare in una perversione o parafilia la quale è spesso tratto tipico dei serial killer. Una parafilia legata al sadismo è il piquerismo, cioè eccitarsi sessualmente nel provocare tagli.
Francesco Narducci fu riformato per enuresi e almeno in un caso manifestò la brama di piquerismo, verso una ragazza amica di Mariella Bigerna Torcoli (vedi 19 giugno 2006) Sulla vicenda del medico c’è la testimonianza di Angelo Izzo molto interessante.
Cito dalla commissione antimafia
“Angelo Izzo ha riferito di aver conosciuto Francesco Narducci in provincia di Arezzo in una tenuta denominata « Il Borro » che, fino al 1993, sarebbe appartenuta alla famiglia reale del ramo dei Savoia-Aosta. Qui si tenevano riunioni monarchiche e incontri che egli definisce di tipo massonico « neo-templare ». Questi riferimenti sembrano ricondurre alla « Rosa rossa » di cui il Narducci sarebbe stato forse membro qualificato, con un prestigioso ascendente massonico. Izzo ha narrato che, poco tempo dopo il duplice delitto in danno di Pasquale Gentilcore e Stefania Pettini, consumato il 14 settembre 1974, in località Fontanine di Rabatta presso Borgo San Lorenzo (FI), Narducci gli avrebbe parlato di alcuni dettagli di tale atto omicidiario e degli aspetti « esoterici » che lo contraddistinsero, mostrando una notevole conoscenza di elementi della dinamica dei fatti e dello scenario che si presentò agli inquirenti al momento del ritrovamento delle vittime. Va precisato che, all’epoca, presso l’opinione pubblica, tali dettagli erano per lo più ignoti. Ha, inoltre, descritto taluni particolari della fisionomia e della personalità di Narducci che sono apparsi piuttosto analitici ed esatti, sebbene va detto che gran parte di questi elementi sono ormai divenuti di dominio pubblico o comunque di facile reperimento.”
Tra le caratteristiche di Francesco Narducci descritte da Izzo ci sono: la voce nasale, la mancanza di inflessione e il tono pacato. Francesco Narducci parlava sempre di occultismo ed esoterismo tanto che era soprannominato da Izzo e dai suoi amici romani: Boris Karloff, un attore noto per i suoi ruoli cupi in film horror o sull’occulto. Inoltre Izzo ha descritto la villa di san feliciano dei Narducci in modo molto accurato, dimostrando di esserci stato. Quindi si conoscevano.
“ Per averlo appreso da Narducci, Izzo ha ricondotto il citato duplice delitto del 1974 al gruppo « satanistico » nazista, dei « Nove Angoli » (ONA), dedito ai sacrifici umani, legato alle dottrine dell’Ordine Ermetico della Golden Dawn di Aleister Crowley. “
“Tra i gruppi satanisti “occultisti” il più grande (circa 2.000 membri) potrebbe essere l’Ordine dei Nove Angoli (ONA), fondato in Inghilterra nel 1970 da “Anton Long”, ampiamente ritenuto uno pseudonimo del famigerato neonazista britannico David William Myatt. L’ONA è apertamente satanista e celebra la propria versione della Messa Nera, respinge l’organizzazione quasi religiosa e le buffonate cerimoniali della Chiesa di Satana, del Tempio di Set e di altri gruppi satanici. “
La chiesa di satana fu fondata da Antony Lavey intervistato da Alberto Bevilacqua per la sceneggiatura del film “angeli bianchi angeli neri” del 1969. Ricordo che sia Milva Malatesta che Gabriella Ghiribelli parlano che tra i gaudenti dei festini ci fosse anche un noto scrittore, non si sa chi: Mario Spezi, o Alberto Bevilacqua?
Nel corso del docufilm angeli bianchi angeli neri, sono riprese messe nere, cerimonie di iniziazione, culti tribali, sabba e fenomeni di parapsicologia, ma anche necrofilia, sesso di gruppo e corpi di donna usati come altari satanici. Alcune sequenze mostrano Anton LaVey intento a celebrare funzioni sataniche. Sono nove i peccati satanici descritti nella bibbia di satana scritta da Lavey :.
Alla chiesa di satana appartenevano i Chicago rippers citati spesso da Michele Giuttari perché uccisero in gruppo varie donne, si teme 18, compiendo escissioni, del seno sinistro per riti satanici. Nel periodo dal 1981 al 1982.
“L’Ordine dei Nove Angoli ritiene che il satanismo tradizionale va ben oltre la gratificazione del principio del piacere e richiede il duro raggiungimento della padronanza di sé, del superamento di sé in senso Nietzschiano ed alla fine della saggezza cosmica. La sua concezione del satanismo è pratica, con l’accento sulla crescita individuale nei regni della tenebra e del pericolo attraverso atti pratici di abilità, resistenza e in cui si rischia la vita”. Da Scholar of esotericism di Nicholas Goodrick-Clarke.
Angelo Izzo si incontrò all’autogrill presso Firenze con Serafino di Luia, che gli presentò Francesco Narducci. Assieme convennero di diventare il braccio armato di una setta. Racconta Izzo che il rito di uccisione della Corazzin era presieduto da Serafino di Luia con lo spadino di Gilles de Raiz e faceva giurare i cavalieri della rosa rosa croce d’oro, con le formule dei cavalieri templari. Quindi era un rito più esoterico che satanico. Stuprarono a turno la ragazza drogata, probabilmente con meperidina visto l’uso che ne faceva Francesco Narducci, e poi la uccisero. Questo rito sarebbe servito ad iniziare nuovi cavalieri per poi ricattarli a vari vincoli.
Sempre Izzo dice anche di essere andato insieme a Narducci nella chiesa templare di San Bevignate a Perugia, questi gli mostrò alcune iconografie che hanno un rimando con il delitto del ’74, Pettini Gentilcore, e parla anche di una sorta di patto di sangue avvenuto sempre lì, fra loro due .
https://www.museiapperugia.it/it/storie-templari
Dal sito su San Bevignate cito:
“ Nella scena del fascione inferiore si affrontano musulmani e crociati in quella che gli storici hanno voluto identificare come la Battaglia di Nablus (1242): sono visibili i guerrieri templari barbuti che indossano i vessilli dell’Ordine e condividono la cavalcatura (è ancora intuibile la presenza di un secondo cavaliere sul cavallo centrale) al fine di proteggere il templare che porta il famoso Beauceant ovverosia lo stendardo dell’Ordine (diviso in due parti simmetriche, una nera e l’altra bianca sulla quale campeggia la croce patente rossa).”
Nell’affresco il particolare dell’uccisione dei cavalieri templari all’arma bianca, di un saraceno, potrebbe essere il rimando all’omicidio Pettini Gentilcore di cui parla Izzo. Stefania non fu uccisa con un colpo di pistola ma con una pugnalata nel petto, come nell’affresco, vedi il cavaliere di destra . La cotta in maglia ricorda le punzecchiature alla Pettini, che potrebbe essere intesa come un nemico dei templari, in quanto: comunista e figlia di un partigiano. Si è sempre affermato che Stefania fu uccisa da un colpo di coltello molto violento al cuore, che le spaccò lo sterno. Quindi un coltello molto robusto: da macellaio, da cacciatore, da militare, o da sub. Avrebbe potuto essere uno spadino come nell’affresco della chiesa dei templari? Queste ovviamente sono solo suggestioni.
Nell’immagine la raffigurazione forse più famosa di Baphomet creata da Eliphas Levi (contenuta nel libro occultista del 1897 Dogme et Rituel de la Haute Magie), in cui Baphomet è raffigurato con una testa caprina molto simile a quella con cui veniva rappresentato Satana, con un pentacolo inciso sulla fronte e una torcia tra le corna, le ali, un paio di seni, un bastone con un serpente attorcigliato in grembo e vari simboli dal criptico significato.
Esistono numerosi e autorevoli studi che analizzano il significato di questi simboli dalla forte componente esoterica su cui non ci soffermeremo: certo è che il contatto dei Templari con le civiltà mediorientali e in particolare con la cultura araba, abbia influito non poco alla creazione del demone esoterico Baphomet. La figura di Baphomet rappresentata da Eliphas Levi è riconducibile a molte divinità antiche: al dio celtico Cenrunnos e al dio greco Pan per esempio, comprende numerosi dogmi esoterici. Per molti la figura di Bathomet era legata ad un culto occulto dei templari, ma su questo non ci sono prove, la diceria nasce per un processo ad un templare che disse che adoravano un demone. Baphomet è stato adottato come simbolo di Satana ma anche utilizzato dai seguaci Wicca e dalla cultura occultista. Il fondatore di Wicca Gerald Brosseau Gardner entrò a far parte di una Fraternità Rosacrociana
Ricordiamo che secondo Izzo il duplice omicidio di Rabatta fu compiuto da Francesco Narducci e altri della setta rosa crociana della croce d’oro secondo un rito ispirato ai templari, tanto che giurarono nella chiesa dei templari a Perugia: San Bevano.
Tornando a Francesco Narducci che probabilmente frequentava più sette, più gruppi in vari luoghi, a Rabatta e a San Feliciano fece un rito esoterico, e nella villa usarono la copia dello spadino di Gilles de Raiz: un serial killer che sacrificava le sue vittime per riti satanici esoterici, con dei complici tra cui il negromante fiorentino ex prete Prelati. Il demone a cui Gilles de Raiz consacrava i sacrifici umani era Barron, ma sembra fosse inventato dal Prelati. I satanisti: menti deboli!
Irene la sua intervistata, testimone oculare, oltre a riconoscere i luoghi dei riti, tra cui la villa di Massenzi, oltre ad avere lesioni gravi allo sfintere (per le quali il padre fu condannato a 8 anni), oltre ad aver testimoniato di aver assistito al rito di uccisione di Allegretti da parte di Chiatti (che ha sicuramente mentito nella sua versione) descrive riti di iniziazione satanica con tagli, (a lei fecero una croce rovesciata con una lama e la stavano per uccidere) comunioni, e omicidi o penetrazioni di cadaveri e non poteva sapere che Chiatti ha 5 cicatrici parallele sulla schiena. Infine, e torniamo al racconto di Izzo, Irene ha detto che Francesco Narducci era nella stessa setta. E questo Izzo non poteva saperlo! Interessante che la Corazzin sia stata attirata a Cortina, per far delle foto. Izzo come faceva a sapere che Narducci frequentava Cortina? e come faceva a sapere che Narducci si spacciava come fotografo di Prato? Vedi testimonianza di Filippa Nicoletti che cito: “mostrato l’album fotografico riconosceva Francesco Narducci al quale attribuiva l’identità di un fotografo di Prato conosciuto nel 1981.”
Inoltre Izzo raccontò il rito della Corazzin, senza fare i nomi, molto prima dell’indagini di Mignini cito:
“Izzo ha dichiarato di aver scritto in carcere già dal 1975. Non ha però ancora pubblicato alcun volume. Nel giugno 2005 venne resa pubblica da un operatore culturale del carcere di Campobasso, l’esistenza di un manoscritto di Angelo Izzo, The Mob, 400 pagine suddivise in 21 capitoli; descrizione della follia di un pugno di giovani pariolini che sovverte la capitale. I capitoli suddividono diverse esperienze del giro di viale Pola e corso Trieste: dall’eroina alle prime esperienze omosessuali, dallo stupro alla rapina a mano armata, fino all’omicidio. Il romanzo The Mob, anche a causa di capitoli riguardanti stragi e complotti della prima repubblica ancora irrisolti o nell’ombra dei segreti di stato, non è stato ancora pubblicato”
Quindi, per me, i riti esoterici compiuti su Corazzin e Pettini Gentilcore diventano più credibili. Del resto su questi due omicidi le uniche testimonianze che abbiamo sono proprio quelle di Izzo.
Claudio Costa
Questo articolo e’ da paura, terrificante ed inutile….partiamo dall’inutile…16 giovani vittime massacrate in quel modo senza che i veri colpevoli siano stati individuati, Nessuno dei colpevoli ha fatto un solo giorno di carcere! Nessuno ha il coraggio di scrivere e dire che i veri colpevoli hanno vissuto fino alla fine tranquilli, senza essere incriminati, totalmente impuniti, e oramai morto……..pseudo investigatori, pseudo scrittori, pseudo criminologi, pssudo giornalisti…in cerca del famigerato Serial Killer, del killer solitario, e in passato swguendo quella tesi sulla base della profilazione dei serial killer americani….Senza conoscenza alcuna del fenomeno complesso, inimmaginabile e segreto delle Sette e dei discepoli/membri delle Sette….fortemente radicato da tantissimi anni in Italia, in particolare in regioni quali Umbria e Toscana…….e non solo…..le dichiarazioni del competente Professore Mauro Marri che ha fatto le autopsie dei giovani dei primi delitti, quando prova a spiegare che l’escissione della mammella e’ avvenuta con professionalita’ e in particolare effettuata applicando una tecnica chirurgica ben precisa che si usa proprio nell’asportazione della mammella….insomma non si puo’ sbagliare che chi ha effettuato le escissioni delle mammelle doveva essere sicuramente un chirurgo….trascurare poi che in alcuni delitti le escissioni sono avvenute con minore professionalita’ e precisione….questo indica precisamente proprio l’opposto del killer solitario….cioe’ i delitti sono stati commessi da piu’ persone, persone diverse…le incongruenze sul numero di bossoli e sulle impronte della pistola lasciate sui tutti i bossoli dei vari delitti commessi….che Non possono giustificare con certezza che ci sia stata un unica arma a sparare e cioe’ l’unica Berretta famosa che e’ considerata il cardine principale dell’indagine….che scoperta….le incongruenze sull’ultimo delitto del 1985 riguardo il giorno della morte dei francesi, e le incongruenze nelle dichiarazioni di Lotti……poi la dichirazione piu’ frettolosa, strana e non intelligente del Professore Fazio nella piazzola degli Scopeti davanti alla tenda dei francesi: “il giornalista chiede a Fazio: le vittime sono scelte a caso? il Professor Fazio si affretta ad affermare che le vittime sono sicuramentw scelte a caso…” incredibile ed inquietante per un professore cosi come per gli investigatori, Non valutare la possibilita’ che invece le vitte Non erano scelte a caso ma bensi individuati in contesti di lavoro quali, diverse vittime che lavoravano nell’ambito del tessile, cosi come i francesi frequentatori degli hare krishna, Susanna Cambi che aveva lavorato presso un Castello frequentato dalla massoneria e dai Narducci, una delle vittime Baldi aveva lavorato presso il lanificio del tedesco Rolf Reinecke, il quale frequentava Giampiero Vigilanti, il quale conosceva i Vinci e Pacciani, l’altro Robert Parker insieme a Paolo Poli che lavoravano nell’ambito della moda/tessile……senza dimenticare un dettaglio tanto banale….chi e’ passato sulla strada che dalla Villa del fu Mago Indovino arriva alla villa degli hare krishna passando per gli Scopeti si accorgera’ che Non si puo’ individuare facilmente, e Non si vede la Piazzola degli Scopeti…come facevano due Stranieri provenienti dalla Francia ad infilarsi in una salitina tra gli alberi e a raggiungere la piazzola degli Scopeti? come facevano a sapere dell’esistenza della piazzola?
La setta di insospettabili malati e pervertiti aveva molti complici che hanno mantenuto il segreto essendone parte e discepoli della setta…i guardoni..i piu’ fessi avevano il compito di seguire le coppie individuate….Pacciani, Giovanni Mele e gli altri guardoni che hanno individuato…anche quello che la polizia non riusci’ a far parlare…..gli sparatori e accoltellatori (Vigilanti, Vinci, Pacciani) eseguivano il delitto prima delle escissioni fatte dai chirurghi (Narducci,Zucconi) e le parti escisse venovsno utilizzati per i riti esoterici effettuati da persone importanti ed insospettabili appartenenti alla massoneria, professionisti altolocati, e ricchi nobili……tutti malati pervertiti……Perche’ nessuno chiesto all’Avvocato Sardo di Salvatore Vinci di indicare e riconoscere esattamente la signora Altolocata, appartenente all’alta borghesia che si era interessata della sorte di Salvatore Vinci nel processo della morte della moglie? ovvio uno che avrebbe potuto parlare era proprio Salvatore Vinci, ed ovviamente anche Pacciani, Francesco Vinci, Vigilanti e Narducci.
Parlare di alcuni dei personaggi insospettabili ed importanti che praticavano i riti di magia nera, esoterici in onore di satana conditi da violenze inaudite anche su minorenni, e compravano il solenzio di tutti con i soldi le orge e la segretezza i molto di loro i quali erano incappucciati e comunque si presentavano con falsi nomi e false professioni…..a che serve pubblicare questo articolo? a che serve fare la commissione di inchiesta se i veri colpevoli Non hanno mai pagato perche’ coperti o comunque non individuati per le tantissime e pesanti negligenze degli investigatori????
Perché queste cose questi fatti , ora che sappiamo tutto non devono venire fuori pubblicamente?? C è ancora paura di sapere certe verità o è ancora presto per sapere perché la gente non è ancora pronta ??
Mica facile ridpondere alla sua osservazione, bisognerebbe ribadire molti fatti che ancora oggi vengono bollati falsi per due motivi:
1) Non si vogliono e non si possono nominare le persone altolocate ed importanti coinvolti nella partecipazione ai riti satanici esoterici eseguti coinvolgendo prostitute e minori in atti sessuali violenti, sevizie e orge
2) la vasta corrente degli studiosi ed esperti di Serial Killers Solitari che Non ammettono di Non aver capito Nulla delle vera natura dei delitti.
In relazione a 1): in Italia Non si sa perche’ Non pubblicizzato che il Fratello di Milva Malatesta che’ e’ stata accertato per essere una delle prostitute che partecipava ai riti satanici e le orge ponendosi a gambe divaricate sul simbolo stella a 5 punte mentre la possedevano a turno: il Fratello aveva denunciato che la Sorella anni prima, prima di essere uccisa, aveva confidato che durante tali tali riti aveva riconosciuto con certezza il P.V. I Familiari di V. hanno denunciato per calunnia ed hanno vinto. Il tutto si e’ concluso un’anno e mezzo fa…
Le pare normale che una Prostituta si inventa e commette tale follia di fare il nome di V.?!? A quale scopo….
Un Poliziotto tale Zizzi, inoltre riconobbe uno dei figli di V. quale facente parte degli HareKrishna, lavorava per loro nella Villa Vindravaba degli Hare Krishna, ed abitava spesso ai piani superiori della Villa dove risiedevano alcuni Nobili.
Tale Villa Vindravana era frequentata da Pacciani, Mago Indovino e Francesco Vinci.
Calamandrei aveva annotazioni della utenza telefonica di tale Villa e annotazioni su alcune persone degli HareKrishna (perquisizione casa Calamandrei).
Francesco Narducci frequentava Calamandrei…
Inoltre i proprietari della casa all’ingresso della Villa Vindravana signori Potini e la moglie di uni dei due nata ad Arezzo, erano in contatto con le proprirarie/i di Villa V. (cognome C. se non erro).
A Villa V. durante la perquisizione avevano trovato annotazioni del numero di telefono
di Potiini Luca, uno dei due proprietari della casa all’ingresso della villa degli HareKrishna.
La Villa V. e’ stata ondicata come la villa dove si svolgevano i riti satanici a sfondo sessuale dove andava Milva Malatesta e dove era stato visto Narducci partecipare ai riti!
Pacciani lavorava come giardiniere presso tale Villa V., per i prolrietari!!
Testimonianza di una prostituta:
Mago Indovino, Pacciani ed alcuni adepti degli Hare Krishna frequentavano la Villa V., esattamente i Proprietari della Villa….dove hanno trovato il riferimento di Potini della casa presso Villa Vindravana..
Chiarissima l’esistenza di una Setta Segreta, un gruppo di adepti e credenti di pratiche esoteriche e magiche, forse sataniche, il cui punto di forza e’ stata la segretezza e la partecipazione di persone altolocate, insospettabili ed importanti. Uno di loro Procuratore ha sviato le indagini e coperto i responsabili!!
In relazione a 2):
Poveri illusi…nei delitti del 1981, quello di Susanna Cambi e l’altro delitto, la relazione autoptica del Dottore che ha effettuato autopsia parla di escissioni eseguite con professionalita’ e precisione, di tecnica chirurgica ben riconoscibile utilizzata nelle operazioni chirurgiche di intervento sulla mammella (susanna cambi).
Ma nel delitto del 1984 pia rontini, le escissioni sono state eseguita in modo Non professionale.
Ma nel delitto del 1985 nadine, le escissioni sono definite come eseguite in maniera non professionale e grossolana…!
Ma quale Serial Killer Disimpara con il tempo invece di evolvere e perfezionarsi?!?
Gentilissima, la teoria del “complotto satanista” è ben risaputa (al pari di altre teorie) ed è stato oggetto di lunghe e minuziose indagini del GIDES fatte di decine di perquisizioni, intercettazioni, pedinamenti e centinaia di interrogatori che non hanno prodotto nulla, nessuna prova e nessun testimone. Da dove nasce questa suggestione ovvero di un secondo livello di satanisti e massoni, ricchi e potenti? Dal fatto che non era credibile che i famosi “compagni di merende” commettessero dei delitti cosi efferati senza un motivo oltre che da una lettera sconclusionata del Lotti a Vanni (entrambi in carcere) dove parla di un medico al quale avrebbero consegnato i feticci (strano che negli interrogatori, per mesi, non ne abbia mai parlato ma poi decida di scrivere a Vanni, citando questo medico che peraltro non ha mai incontrato). Bisogna ricordare che Vanni, incolpato dal “redento” Lotti, era stato oggetto di indagini perchè la Procura ben sapeva che Pacciani non avrebbe potuto fare tutto da solo e perchè non esistevano prove contro il contadino di Mercatale. Tutto l’impianto accusatorio si basa sulle dichiarazioni del Lotti che a mio vedere, per le troppe contraddizioni, non è credibile. Se Lotti ha mentito (parere personale supportato dagli atti del Processo ai CdM e alla richiesta del PM del Processo di Appello ai CdM ovvero quella di assolvere Vanni e condannare Lotti per falsa testimonianza) significa che non c’entra nulla Pacciani (che fu assolto al suo processo d’Appello), che Vanni è innocente e che quindi non c’è un secondo livello. Per giustificare una cosa sbagliata si è creato un teorema ancora piu sbagliato. Giuttari era in buona fede e ci credeva a questa pista, come qualche magistrato, peccato che si sia dovuto arrendere alla mancanza totale di prove e di testimoni. Prima di pensare a complotti – come scrive qualcuno ovviamente non avendo ne prove ne cognizione dei fatti – bisognerebbe prendere in considerazione la realtà: nessuna setta segreta in questa storia. I seguaci di questa teoria mischiano fatti reali con bugie costruite ad arte (tipico dei complottisti), insultano chi non la pensa come loro e continuano a diffamare, commettendo un reato, persone innocenti che – per una lettera anonima o un pettegolezzo di paese – si sono ritrovate in un procedimento penale gigantesco. Il povero Calamandrei fu mandato a Processo e per sua fortuna trovò dei giudici che analizzarono minuziosamente quanto portato dall’Accusa e giudicarono Calamandrei innocente “perchè il fatto non sussiste”, ovvero non solo che era innocente ma che anche non c’è una singola prova o un testimone che faccia pensare ad un secondo livello. Quali sono i pilastri dei seguaci del complotto satanista? Ne cito alcuni. La prima che Narducci e Calamandrei si conoscessero. E’ stato appurato che non sia cosi perchè non c’è una foto o un testimone che possa dire il contrario. Qualcuno del paese, nei primi anni 2000, quando la foto di Narducci era già ampiamente di pubblico dominio, disse che “forse posso aver visto qualcuno di somigliante nei pressi della farmacia di S. Casciano ma non ne sono sicuro”. Gli impiegati della farmacia negarono di averlo mai visto e che sicuramente non aveva uno studio all’interno della farmacia. Secondo pilastro: Mago Indovino ovvero colui che secondo questa teoria organizzava, nella sua modesta casa, orge a base di riti satanici e alcool con prostitute localialle quali partecipavano persone della zona (il postino Vanni e il contadino Pacciani) e personaggi dell’alta società (chi? Medici? Nobili? Imprenditori?), tutti assieme appassionatamente. La compagna del mago ha piu volte smentito tali fatti e nemmeno che il mago facesse sedute spiritiche, smentendo la Ghiribelli che divenne negli anni, assieme a qualcun’altro, l’oracolo della Procura. In questo puzzle di accuse e smentite ci sono i fatti ovvero che se anche ci fossero stati questi “festini” (fatto che non fu mai dimostrato) dovrebbero essere accaduti dopo il 1982 perchè nel 1968 Indovino abitava in Sicilia e non faceva il mago, nel 1974 abitava in Piemonte e non faceva il mago, nel Giugno 1981 abitava a San Casciano e non faceva il mago, nell’ottobre 1981 era in carcere e non faceva il mago; scoprì i suoi poteri di mago dopo l’uscita dal carcere. Terzo pilastro: i chirurghi. Vengono tirati in ballo per via delle escissioni (quindi a commettere i delitti sarebbero stati come minimo 4-5 persone tra i compagni di merende e medici, una comitiva di persone che nessuno ha notato e che non hanno lasciato traccia) peccato che il professor Maurri non abbia mai scritto nelle sue perizie che le escissioni fossero state eseguite in modo cosi perfetto da far pensare ad un medico. Maurri lo ribadì al processo Pacciani quando la Procura pensava al killer solitario. Quarto pilastro: Narducci. Non c’è nulla che lo colleghi ai delitti e alle persone (innocenti) coinvolte e nemmeno a quelle giudicate colpevoli. Nulla. Lo stesso Giuttari, in riferimento ad un’abitazione del Narducci a Firenze disse ” “L’esistenza di questo appartamento in uso a Narducci e della presenza al suo interno di resti umani appartenenti alle vittime del Mostro era frutto di voci. L’appartamento non fu mai individuato.” Peraltro il Narducci nell’ottobre 1981 era negli USA. Il pezzo piu forte è descrivere il Procuratore Vigna come chi aveva il compito di coprire le tracce o addirittura, per qualcuno, era lui stesso il Mostro. Vigna era un Procuratore molto attivo e si era fatto un sacco di nemici: brigatisti rossi, militanti neo fascisti, l’anonima sarda, mafiosi e camorristi, trafficanti internazionali di droga, servizi segreti deviati e massoni e in pratica non poteva girare senza scorta (dettaglio non da poco). Non si occupò dei delitti fino al 1982 quindi doveva esserci qualcuno prima di lui che coprisse le tracce di questo complotto, chi?. Nel 1982 uscii la pista sarda seguita dal giudice istruttore Rotella e dai Carabinieri e Vigna la seguì come tutti all’epoca ma, delitto dopo delitto, capii come fosse una pista inconcludente fino ad entrare in contrasto con Rotella e i Carabinieri. Nel 1984 fondò la SAM e chiamaò Perugini, un poliziotto che lavorava come collegamento tra la DIA italiana e l’FBI. Un po strano per uno che fa parte di un complotto chiudere una pista, rivelatasi inconcludente, per aprirne una nuova, organizzando una squadra specifica per il caso e che la fornisca di mezzi e uomini oltre a farla gestire da un inquirente di tutto rispetto. Una lettera anonima e i dati inseriti in un computer portarono a Pacciani. Lo indagarono e trovarono qualche indizio ma nessuna prova. Andarono a processo e Pacciani fu condannato; Vigna era consapevole che in appello la sentenza sarebbe stata ribaltata (la prima sentenza chiese di proseguire le indagini perchè c’erano molte lacune). Quindi Vigna chiamò Giuttari, altro poliziotto di tutto rispetto, che si mise ad indagare fra gli amici di Pacciani e trovò in Vanni (un po reticente al processo) un personaggio sospetto da indagar; ingafando du Vanni arrivò alla Ghiribelli e a Lotti; da li partì il filone CdM. Non so a scrivere il resto ma è davvero strano che uno che deve coprire ogni cosa non solo trovi i colpevoli materiali (potrebbero parlare e confessare) ma non contrasta lo scenario satanista-massonico che Giuttari delinea come ipotesi. Nel 1987 Vigna chiese ai Carabinieri di indagare sulla sulla figura di Narducci e la relazione fu negativa, non c’era nulla sul medico perugino. Ma come, il grande cospiratore Vigna fa indagare uno che faceva parte della cospirazione e che ufficialmente era morto per suicidio ma che i massoni satanisti sanno che è stato ucciso perchè ovviamente lo hanno ordinato loro?. Strano cospiratore, invece di coprire le tracce le fa scoprire (Narducci fu oggetto di indagini semplicemente perchè mori il mese successivo all’ultimo delitto ed era un medico). Non si capisce poi perchè per commettere i delitti paghino (si fa per dire) Pacciani e Vanni (Lotti non aveva una lira), ovvero un contadino con problemi di salute, un postino e un cavatore senza esperienze criminali ma per uccidere alcuni personaggi scomodi hanno assolto dei killer professionisti. Non si capisce perchè usare una vecchia Berretta. Non si capisce perchè iniziano nel 1974 e si fermano per 7 anni (niente ritiper quasi un decennio?). Non si capisce perchè iniziarono con le escissioni del pube e poi ci aggiunsero il seno. I maggiori esperti dell’esoterismo hanno dichiarato che non esiste nessun rito fatto con parti femminili. Potrei continuare ma basta questo per far capire quanta fuffa ci sia dietro a questa idea del complotto satanista. Non sto dicendo che non ci siano sette sataniche (che non c’entrano nulla con la Massoneria), che non ci siano stati e ci sono festini a base di droga, alcool e prostitute o che dei bambini siano finiti nelle rete di pedofili ma tutto questo non ha nessuna attinenza con i delitti o meglio precisare non ci sono ne prove ne testimoni. Ci sono solo suggestioni, fantasie e pettegolezzi.
Con tutto il rispetto, anche se non servira’ a nulla oramai, considerato il numero di giovani coppie uccise, ed in aggiunta quello delle vittime collaterali…e cosa piu’ importante l’impunita’ totale dei veri responsabili…bisogna spendere qualche parola su cio’ che non si e’ capito perche’ allora completamente sconisciuto ed ancora oggi, e quindi anche le conseguenti confusioni che hanno aiutato a non capire:
1) la setta di natura esoterica oppure diabolica, che ha utilizzato i feticci per riti sconosciuti ed indicibili, forse conivolgendo anche minori, dato l’efferatezza, la gravita’ delle azioni e la partecipazione di alcuni personaggi insospettabili di ceto alto, era caratterizzata dal SEGRETO, e cosa ancora piu’ importante dal patto che chiunque avesse parlato sarebbe stato eliminato per ovvie ragioni…: alcune morti collaterali si spiegano cosi, per esempio le prostitute alcune di loro erano state coinvolte nei riti, altre avevano saputo; Francesco Vinci ammazzato perche sapeva, oppure se il cadavere carbonizzato non e’ suo, e’ dovuto sparire…cosi come suo fratello Salvatore Vinci che e’ sparito, scappato perche’ fuggito…; Milva Malatesta, prostituta indicata da altre prostitute come quella che aveva partecipato ai riti satanici nella Villa Verde e all Villa della Sfacciata, dove erano stati visti partecipare Pacciani e Francesco Narducci….Milva Malatesta uccisa ed anche suo padre, impiccato….
2) Nessun ad oggi, nemmenno gli esperti di esoterismo lo hanno scritto, certo non si vuole chiarire, che NON esistono livelli, livello basso o livello superiore nella Setta Esoterica oppure Satanica! Non e’ Massoneria, Non e’ organizzazione criminale! Ma quale livelli! Il povero e capace Giuttari provenendo da una profonda esperienza di indagini sulle associani criminali di tipo organizzato, ed avendo capito che sulla scena dri delitti avevano agito piu’ persone e avendo raccolto le confidenze, confessioni relative ai riti…ha pensato che si trattasse di una struttura organizzata con piu livelli! errore, normale, all’epoca l’unico ad imboccare la strada giusta insieme a Mignini…
I discepoli di una setta hanno tutti lo stesso scopo malvagio e fortemente distorto a livello psicologico, con ruoli diversi e non livelli diversi….possiamo dire che gli unici ad avere maggiore potere sono coloro che celebrano il rito, cioe’ Sacerdote/Sacerdotessa…..certo sembra fantasia ma non e’ cosi…comunque Non ci sono livelli! Non si sapeva e non si sa nulla di tale fenomeno gravissimo presente in Toscana ed Umbria! bisogna avere conoscenza!
3) Ancora oggi si trascura e si fa finta di non sapere che gia’ dopo il delitto del 1984 qualcuno nel governo ha avvertito la gravita’ della situazione, con investigatori che non ci capivano nulla, e cosi’ hanno fatto intervenire in gran segreto i Servizi Segreti Italiani!
E’ chiaro che i Servizi Segreti si sono occupati dei delitti dei mostri…oppure no?…
Soltanto loro all’epoca erano gli unici ad avere una capacita’ di analisi per investigare correttamente e quindi tale da intuire che dietro quei delitti Non c’era un’unico Serial Killer!
I Servizi Segreti hanno messo insieme i dettagli del puzzle che indicavano la natura rituale di quei delitti, ed il possibile coinvolgimento di una setta. Giusto.
Perche’ i Servizi Segreti hanno fatto la figura di coloro che Non avevano e non hanno risolto nulla?….
Qui non abbiamo prove, certo, qui il sigore sopra coglie in fallo….ma gli indizi ci sono se cercate ci sono ed anche nell’articolo sopra…..
I Servizi Segreti hanno capito che a tali riti gravissimi con utilizzo di feticci e forse di minori partecipavano alcuni personaggi importanti ed insospettabili che coprivano cariche pubbliche istituzionali (magistrati, avvocati, procuratore…appartenenti alla massoneria protetti)
Sarebbe stato uno scandalo pazzesco anche a livello internazionale per la Nazione.
Si sono dovuti fermare e sono stato fermati!!
4) il signore sopra Non sa che alcune confidenze di Pacciani non verbalizzate Non saranno mai rese pubbliche….
Pacciani aveva lavorato come giardiniere presso la Villa Verde dove era stato visto Francesco Narducci e la prostituta Milva Malatesta insieme ad altri personaggi entrati nella inchiesta: Mago Indovino, alcuni membri degli Hare Krishna Villa Vindravana, Parker Stilista di colore americano che lavorava per Gucci. Inoltre Milva Malatesta aveva confidato al fratello il nome di un certo Vigna…quale partecipante…
Comunque il fatto chiave e che Pacciani aveva confidato che in quella villa la sera arrivavano macchinoni, macchine importanti, che sembravano macchine ministeriali, insomma con gente importante che frequentava la villa…….
Ma si….tutte fantasie e coincudenze….
@ Antonio Serafini Burialdi
la pista esoterica nesce dalle dichiarazioni di Lotti, non solo la lettera, ( c’era un dottore non medico, che comprava quelle cose) e dai soldi ingiustificati di Pacciani, Vanni e Lotti. Poi nel filone fiorentino è molto probabile che De Feo e Napoleoni abbiano trovato i feticci a Narducci e abbiano occultato tutto.
Che Lotti abbia mentito non è supportato da niente è una tua idea e dei difensori dei cdm in particolare Filastò.
Pacciani prese 14 ergastoli, poi venne assolto, ma dopo 6 mesi l’appello fu cassato, non dimenticarlo.
Narducci e Calamandrei si conoscevano secondo 12 testimoni, compreso una commessa della farmacia, non ci sono foto di loro due perchè Calamandrei non ha nulla dal 89 in giù, niente, nè una foto nè una agenda, fece sparire tutto.
La pippa ha smentito, le attività di Indovino per non essere coinvolta, ma ci sono decine di testimoni sulle attività di mago Indovino, vedi Del secchio ad es o le Malatesta, o Verdino, o Nesi, e il fratello Sebastiano Indovino fu condannato per sfruttamento della prostituzione minorile.
Non c’è nulla che dimostri che Narducci era in Usa il 23 ottobre 1981 il corso era un proforma era solo uditore il lunedì e il mercoledì, risulta un alloggio fino a dicembre ma gli daranno il diploma di frequenza fino a fino giugno quando in realtà era in Italia da tempo.
la pistola non è vecchia, quello fu un errore di Zuntini, e Pacciani era un killer formidabile, senza paura di nulla.
Solo suggestioni, fantasie e pettegolezzi. Ma neanche per idea, ci sono verbali e documenti e riscontri incrociati: ti invito prima di rispondere a vederti la live ” topi nel ring” 1, 2 e 3 sul canale youtube jordanerocks.
@ Pupinou
scrivi : “Pacciani aveva lavorato come giardiniere perso la v. V. ( fin qui è giusto) dove era stato visto Francesco Narducci e la prostituta Milva Malatesta insieme ad altri personaggi” ma no! chi l’ha detto? Quale la fonte? Narducci e Milva casomai frequentavano la stamberga Faltignano e la Sfacciata.
Libro Un’Amore All’Inferno di Diego Cugia….
Diego Cugia non aveva soltanto raccolto le confidenze ed i racconti della Moglie di Francesco Narducci…..
Si ricordi che il Giudice Mignini aveva dato valenza a tale libro affermando che conteneva informazioni ptobabilmente veritiere…..
Altro Libro che si preferisce dimenticare: Coniglio Il Martedi di Aurelio Mattei
Aurelio Mattei aveva contatti con i Servizi Segreti…in particolare anche con il Criminologo Francesco Bruno colui che fu incaricato di scrivere la Relazione sui delitti del mostro nel quale si evidenzia per la prima volta la pista della Setta Esoterica…..
Anche tale libro menzionato da Giuttari e Minignini come riportante informazioni veritiere….
Sapete cosa non e’ stato fatto??!! Scrivere un libro che contenga le varie dichiarazioni e confidenze Non verbalizzate specialmente quelle di Pacciani…Pacciani lei lo descrive bene….Ma credo sappia che Pacciani aveva detto al suo avvocato anche che dietro tali delitti c’era una storia terribile ed indicibile per la gravita’ delle violenze e perversioni inaudite collegate, e che due personaggi implicati erano i Nobili Corsini e V. i quali erano in combutta tra di loro a causa di tali gravi violenze e perversioni che si nascondevano dietro i delitti:
Il Nobile Roberto Corsini abitava a San Piero a Sieve a Villa Le Mozzette, nel Mugello, dove per via confidenziale si venne a sapere che Francesco Narducci aveva in affitto una porzione/appartamento della villa. …guarda caso San Piero a Sieve dove fu spedita la lettera al magistrato contenente il Lembo del Pube asportato alla vittima Nadine nell’ultimo delitto del 1985….
Il Nobile N. V. conosceva Roberto Corsini e Narducci.
Nathanel Vitta venne descritto da una delle prostitute come un’omone che era stato visto partecipare ad i riti a Villa La Sfacciata insieme agli altri indagati……
Molti dettagli si fa finta di Non sapere e si preferisce definirli sciocchezze…..