Il 25 Luglio 2024 viene pubblivato da dr. parker un articolo dal titolo: “Esoterismo e coincidenze: decoding of Voci Notturne” scritto da Sandro Sainati.
Questo l’articolo: LINK
«l’incomprensione del presente nasce inevitabilmente dall’ignoranza del passato» — Marc Bloch
Pista Esoterica
Esoterismo e coincidenze: decoding of Voci Notturne — Sandro Sainati
Mi sono imbattuto nella serie «Voci Notturne», trasmessa dalla Rai nel 1995, un periodo coincidente con i controversi processi a Pacciani. Questo parallelo mi suscitò forti perplessità, analoghe a quelle provocate da altri film dell’epoca, come «Il Mostro» di R. B., che conteneva allusioni alla vicenda.
La prima cosa che mi colpì fu il nome del protagonista, Stefano Baldi, lo stesso di una delle vittime del Mostro di Firenze. Inoltre, la serie era ricca di informazioni esoteriche che, con il tempo, acquisirono un senso maggiore. Mi resi conto dell’importanza di queste informazioni e iniziai a decodificarle, essendo esperto di comunicazione. Dopo il 2001, quando il Procuratore di Perugia Giuliano Mignini riaprì le indagini su F. N., scomparso nel 1985 sul Lago Trasimeno, le citazioni all’interno della serie divennero ancor più significative. Grazie a queste nuove indagini, le puntate, che avevo registrato in VHS, acquisirono una nuova dimensione. Si trattava di una «coincidenza» significativa o qualcuno cercava di comunicare informazioni sulla vicenda?
L’esoterismo mi ha sempre affascinato e fin da giovane ho raccolto materiale raro e censurato, collegato a riti antichi degli Etruschi e di civiltà precedenti. Le mie ricerche si concentrano su luoghi con simbologie esoteriche, come il culto etrusco di Tuchulcha, un demone che divorava carne umana, e la misteriosa civiltà dei «Rinaldoniani», nota per i suoi culti astronomici nella zona del fiume Fiora dove ha lasciato tracce tra Manciano, Pitigliano e Viterbo.
Guardando e riguardando «Voci Notturne», scritta da Pupi Avati e diretta da Fabrizio Laurenti, ho trovato una coerenza con gli studi sugli antichi riti etruschi, la vicenda del mostro di Firenze e il caso di FN. La serie narra di Norberto Sinisgalli, un controverso esoterista e alchimista che vendette nomi di ebrei alle frange naziste (lo scopo di tali nefandezze lo scoprirete guardando la serie). Dopo anni di studi e ricerche, Sinisgalli, capo di una sorta di loggia massonica coperta, mette insieme importante materiale di studio sul «Ponte Sublicio», un antico ponte sul Tevere usato per sacrifici rituali, realizzato in legno senza l’utilizzo di chiodi, e decide di scomparire eliminando ogni traccia. Questa sua ricerca, dopo vari peripezie, finisce nelle mani di due studenti universitari, che ne riconoscono l’importanza scientifica e esoterica.
Essendo compositore, fui colpito dalla citazione a Claude Debussy, esoterista e iniziato di logge massoniche. Il codice utilizzato da Sinisgalli infatti trova spunto dalle scale modali antichissime, una sorta di messaggistica armonica che nasconde formule cifrate, un dettaglio che mi fa venire la pelle d’oca ogni volta che appare nella serie, così come altre coincidenze con la vicenda del mostro.
Sul mio canale youtube1 potete trovare i miei reportage su questi temi, ma vi consiglio di scaricarli subito, poiché il mio canale è spesso soggetto a censura.
Buona ricerca e buona visione.
Sandro Sainati, compositore, ricercatore e Maestro di arti Taoiste
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Pista Esoterica
Nocturnus voces — dr. parker
«Voci notturne» è una miniserie televisiva italiana scritta da Pupi Avati e diretta da Fabrizio Laurenti. È stata trasmessa su Rai 1 in cinque puntate a partire dal 24 settembre 1995, diventando un cult tra gli appassionati del genere.
La serie è stata replicata solo dieci anni dopo, nel 2009 e più volte negli anni successivi, ma con censure editoriali che omettono riferimenti alla «Società Teosofica per il ritorno dello Spirito Originario». La modifica fu richiesta dalla Società Teosofica Italiana.
Trama
La storia inizia con il ritrovamento del cadavere di un giovane nel Tevere. La polizia indaga per scoprire l’identità e le cause della morte, sospettando scandali e corruzione che coinvolgono politici e magistrati. Stefano, amico del defunto Giacomo, sospetta che si tratti di un sacrificio umano perpetrato da una setta esoterica.
Le indagini svelano che Giacomo è stato circonciso e legato, con indizi che richiamano antichi riti romani. Parallelamente, un investigatore privato negli Stati Uniti cerca Emily Cohen, legata a Giacomo. La trama esoterica coinvolge Maria Valover e Norberto Sinisgalli, figure misteriose connesse a riti arcaici. Stefano e Giacomo avevano scoperto documenti di
1 «Picatrix Home Studio» il canale yt di Sandro Sainati https://www.youtube.com/watch?v=wbAzEI6WYk0
Sinisgalli su sacrifici umani sul ponte Sublicius, il più antico ponte di Roma. Sinisgalli, durante la guerra, aveva tradito famiglie ebree per arricchirsi.
La trama si complica con telefonate misteriose dagli Stati Uniti alla famiglia di Giacomo. Gli investigatori, malgrado ostacoli e false piste, si avvicinano a una verità inquietante.
Analogie con il caso del mostro di Firenze
a) Lo scambio di cadavere di F. N.
Le analogie tra la serie e i fatti reali sono significative e riguardano la presunta morte per annegamento di Giacomo «Fiorenza», che richiama quella di F. N., anch’egli ufficialmente deceduto per annegamento. Nel corso delle cinque puntate, persiste il dubbio che il corpo ritrovato nel Tevere appartenga realmente a Giacomo Fiorenza, nonostante i riconoscimenti ufficiali. Questo dubbio porta alla riesumazione del corpo per ulteriori accertamenti autoptici.
Nella serie, la famiglia di Giacomo Fiorenza crede che il figlio si trovi in America e non sia morto, poiché continuano a ricevere telefonate apparentemente da lui. L’unica prova del suo viaggio in America è il passaporto e il visto, ma si sospetta che Fiorenza sia rientrato in Italia con un altro volo. Il padre di Giacomo sa chi ha ucciso suo figlio e i reali motivi, ma non comunica queste informazioni alla polizia, affermando di non poterlo fare. Si insinua che il padre abbia finto il riconoscimento del cadavere per proteggere il figlio.
Si scopre che il corpo ritrovato aveva polsi e caviglie legate e che era stato cosparso di una miscela particolare, seguendo un’antica ricetta utilizzata durante un rito di punizione. Questo dettaglio richiama le ipotesi avanzate anche per F. N., legate alla morte per incaprettamento e all’uso di un telo di lino arcaicizzante. Il cadavere di Giacomo Fiorenza viene riesumato per verificare se fosse davvero lui o se fosse ancora vivo all’estero. I riferimenti a quello che avverrà anni dopo con il cadavere di F.N. sono significativi. Inoltre la bara riesumata di Fiorenza presenta la data «1–9.08.1994», ma vi è anteposto un 1 davanti al 9, chiaramente aggiunto successivamente con una grafia diversa.
Prima di morire, Giacomo Fiorenza sarebbe stato drogato con iniezioni su braccio e collo e ucciso in una cerimonia di «passaggio» alla presenza di molte persone che avrebbero riso di lui.
b) L’esoterismo
Nella serie, i riti esoterici sono collegati alla morte di Giacomo Fiorenza e sono descritti come culti sacrificali «legati all’acqua». Si afferma che i segni zodiacali siano associati alla setta. Inoltre, si menziona che «Varrone scrive che questi sacrifici non prevedevano l’uccisione della vittima
sull’altare, bensì l’annegamento […] l’oracolo aveva sentenziato di sacrificare due corpi».
Due corpi, proprio come i duplici delitti compiuti nel caso del mostro di Firenze?
c) Sinisgalli
La trama della serie fa riferimento anche a grandi sette esoteriche internazionali e al simbolo di una spiga di grano, che il maestro della setta, Norberto Sinsgalli, portava all’occhiello della giacca. Curiosamente, spighe di grano furono trovate anche sul sedile della macchina dei francesi uccisi a Scopeti nel 1985. Inoltre, delle spighe di grano d’oro erano ricamate sul telo che avvolgeva i fianchi del cadavere di F.N. riesumato nel 2002. Si potrebbe ritenere che il nome scelto per il capo di questa setta, «Norberto Sinisgalli», fosse casuale. Tuttavia, nel libro di Diego Cugia «Un amore all’inferno», che contiene numerosi riferimenti misteriosi ed in codice, menziona un Sinisgalli:
«Non c’è bisogno di fare chiasso per trovare la verità. Hai mai letto Leonardo Sinisgalli. Era un ingegnere lucano, il più famoso degli sconosciuti del Novecento. La verità come streghe fugge via a colpi di scopa. Per trovarla bisogna restare immobili.»
Questa frase è attribuita a Diego Cugia, ma una lettura attenta potrebbe far pensare che
continui il discorso di Francesca, moglie di F.N. A prescindere, è una citazione molto curiosa. Qual era il motivo per citare questo «sconosciuto» poeta-ingegnere? Voleva essere un riferimento al Sinisgalli della serie di Avati che precede la scrittura di «Un amore all’inferno» di Cugia del 2005? Oppure sia Avati che Cugia (o Francesca, moglie di F.N.) vogliono mandare un messaggio, mettendo in risalto un certo Sinisgalli?
1 Vedi la recensione di «Un amore all’inferno» disponibile qui: https://doctor-
parker.blogspot.com/2020/08/un-amore-allinferno-diego-cugia.html
2 Leonardo Sinisgalli (Montemurro 9 marzo 1908- Roma 31 gennaio 1981) è stato un
poeta, scrittore e ingegnere italiano, noto per la sua capacità di unire scienza e letteratura. Ha lavorato per importanti aziende italiane come Olivetti e Pirelli. In una sua poesia
«Il cane Lazzaro»:
«Tu sei solo nella notte,
Cammini senza lasciare traccia.
Tu passi senza lasciare odore
Tra i neri tralci di rose
Che m’insanguinano la faccia. [..]»
d) Stefano Baldi
Pupi Avati ha scelto di chiamare il protagonista della serie con il nome Stefano Baldi, che è anche il nome di una delle vittime del mostro di Firenze.
e) Il detective Federigo
Un’altra possibile connessione è legata al nome del detective americano che indaga per conto dell’ambasciata italiana sulla scomparsa di Giacomo Fiorenza, sulla setta e in particolare su una certa casella postale (riferimento all’autore della lettera cd. Cerco e Trovo?) Il detective, Mario Federigo, richiama il nome del commissario Sandro Federico (nato a Roma), che diresse la Squadra Anti Mostro (S.A.M.).
f ) Firenze e Perugia
In Umbria, le indagini si concentrano su una località chiamata Prugneto, situata «su un monte di sassi» dove, si dice nella serie, in passato si sarebbero praticati antichi culti esoterici etruschi. Si dice anche che la donna che viveva in quella località sia stata trasferita a Firenze dai suoi parenti, essendo originaria della città di Firenze. La coppia di fidanzati che indaga sulle connessioni con Perugia muore in macchina.
Domande aperte
Alla luce delle chiare e reiterate coincidenze che legano la serie «Voci notturne» ai noti fatti di Perugia e Firenze (Fiorenza), sorge la domanda se Pupi Avati fosse a conoscenza degli eventi del Trasimeno accaduti nel 1985, già almeno nel 1994–1995.
Le similitudini tra la serie e i reali eventi sono significative e sembrano suggerire una connessione più profonda. Il dubbio persistente sull’identità del cadavere ritrovato nel Tevere e l’eventualità di uno scambio di cadavere richiamano le future indagini condotte da Mignini, che nel 2001–2002 porteranno alla luce lo scambio di cadavere di F. N.realizzato nel ’85.
3 La località esiste ed è vicina alla Chiesa di San Giovanna del Prugneto. dr. parker ha sempre sottolineato i frequenti riferimenti a Giovanni e San Giovanni nel caso del mostro di Firenze, in particolare nel libro «Il Sospetto» di Laura Grimaldi. La recensione è
disponibile qui: https://doctor-parker.blogspot.com/2020/08/il-sospetto-prima-edizione-
del-1988.html
Queste coincidenze sollevano domande sull’origine delle informazioni utilizzate da Avati per scrivere la serie. Era possibile che avesse accesso a informazioni riservate (o voci notturne…) oppure trattasi solo di una straordinaria serie di coincidenze narrative?
dr. parker
Si ringrazia Sandro Sainati per aver consigliato di esaminare la serie.
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È possibile inviare articoli di ricerca sul caso (saranno soggetti a valutazione prima della pubblicazione). doctor.parker20@gmail.com
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