Mostro di Firenze, un Dna sconosciuto lega tre delitti fra loro, l’avvocato dei francesi: «Riesumate il corpo di Stefania Pettini»
È l’ipotesi formulata dall’ematologo Lorenzo Iovino nella ricerca svolta per conto dell’avvocato Vieri Adriani, che assiste i familiari di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, i fidanzati uccisi a Scopeti nel settembre 1985
Un Dna sconosciuto è il filo rosso che unisce tre delitti del Mostro di Firenze. È l’ipotesi formulata dall’ematologo Lorenzo Iovino nella ricerca svolta per conto dell’avvocato Vieri Adriani, che assiste i familiari di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, i fidanzati uccisi a Scopeti nel settembre 1985. Una scoperta che potrebbe aprire nuovi fronti di indagine nell’inchiesta senza fine sugli omicidi delle coppie. La notizia è riportata oggi da Repubblica.
Il Dna rilevato su uno dei proiettili usati per l’omicidio dei fidanzati d’Oltralpe ricorre anche sui proiettili di altri due delitti, secondo Iovino, che lavora negli Usa, dove si occupa di trapianti di midollo.
Lo specialista è partito dal lavoro fatto all’epoca dal professor Ugo Ricci e dalla sua equipe sui vari reperti balistici, in particolare sul proiettile rinvenuto nel 2015 sul cuscino della tenda dei due fidanzati francesi. Grazie a tecniche sofisticate, Iovino ha scisso in modo integrale quella sequenza, scoprendo anche una parziale sovrapposizione con quelle individuate su altri due proiettili rinvenuti in occasione dei duplici omicidi di Horst Wilhelm Meyer e Jens-Uwe Rüsch (9 settembre 1983) e di Pia Rontini e Claudio Stefanacci (29 luglio 1984).
Quel Dna potrebbe essere, in ipotesi, la firma del Mostro.
Per questo l’avvocato Adriani intende chiedere che vengano fatte tutte le comparazioni possibili con i reperti a disposizione e con il profilo delle persone che sono state indagate nel corso del tempo. «Se ci daranno l’autorizzazione i parenti – ha detto a Repubblica – chiederemo alla procura la riesumazione del corpo di Stefania Pettini (uccisa il 14 settembre 1974, ndr). Sappiamo dalla consulenza del medico legale che potrebbe aver lottato con l’assassino, non è impossibile pensare che dei campioni biologici siano rimasti per esempio sotto le unghie».
Speriamo che possa essere un inizio di indagini che porti ad individuare il colpevole. Se trovassero DNA sotto le unghie della povera Stefania sarebbe una svolta. Poi bisognerà comparare con i DNA delle persone coinvolte – tutte oramai scomparse – solo per togliersi il dubbio se fosse uno di loro. Ho letto che Pacciani e Lotti furono spostati in una fossa comune.Ho visto la deposizione della madre della Pettini al processo Pacciani, signora gentilissima che ha affrontato le domande -a volte a mio parere anche inutili come chiedere quanto guadagnasse come segretaria – con dolore ma anche con grande dignità. È difficile che mi commuova ma ho provato molta tenerezza e affetto per la madre della Pettini così come per il padre della Rontini. Mi auguro che tutti possano avere giustizia anche se postuma.
Il Padre di Pia Rontini e’ colui che ha permesso di capire quale era la vera natura di tali omicidi…cosa c’era dietro tutto questa.complessa e oscura vicenda….come al solito non si ricorda che il Padre di Pia Rontini indico’ il nome del Farmacista Calamandrei di San Casciano…la sua indagine privata porto’ la polizia ad indagare su Calamandrei!
Non avete fatto nulla per evidenziare i fatti concreti che hanno portato ad identificare la setta esoterica….il gruppo di assassini….
Non hanno fatto un solo giorno di carcere!
Tutti morti tranquilli!!
la perquisizione a casa di Calamandrei con tutti quei dettagli dimenticata….ridicoli!
Rontini, che io mi ricordi, arrivò a Calamandrei perché la ex moglie di quest’ultimo andò da lui e gli raccontò che anni prima aveva visto i feticci in cantina. I Carabinieri fecero due ispezioni a casa e in farmacia e non trovano nulla. Anni dopo fu inserito nel caso Narducci, fu processato e ne usci assolto per non aver commesso il fatto perché non c’era una prova o una testimonianza che lo incriminasse, non c’era nessun indizio che conoscesse Narducci, zero di zero. La Procura non fece nemmeno ricorso contro la sentenza. Se poi si pensa ad un mega complotto e lo si vuole colpevole a tutti i costi è un altro discorso che non mi interessa proseguire.
Scusi Sig. Burialdi, Lei sta usando il blog come un forum, nessun problema, ma se innesca una discussione poi deve anche accettare di discuterne.
Spett.le Redazione, non è mia intenzione usare il blog come se fosse un forum e mi limiterò nei commenti. Mi sono confrontato con altri commentatori in maniera civile e ho accettato le loro osservazioni perché sono aperto ad ogni tesi pur avendo una mia opinione che so benissimo che potrebbe essere sbagliata. Anche in questo caso ho risposto garbatamente al commentatore che cita nomi e cognomi di persone che loro malgrado sono entrati nella vicenda, hanno sofferto di essere infamati e ne sono usciti puliti perché non c’era una sola prova o testimonianza che li collegasse al MdF. La libertà di esprimere un’idea non significa infangare la reputazione di una persona, peraltro si rischia una denuncia. Calamandrei e tutti i soggetti citati hanno subito un calvario fatto di perquisizioni, pedinamenti, intercettazioni, confronti, sequestri di beni personali, processi e il risultato qual’è stato? Nulla perché non c’era nulla. Non è difficile pensare che siano estranei al fatto, infangati solo da voci invidiose e anonime come tutti i personaggi entrati in questa vicenda, molti dimenticati – per loro fortuna – dai mostrologi. Tutti sono stati attenzionati solo perché qualcuno ha spedito una lettera anonima, tutti vittime del sospetto e per loro fortuna non si trovavano nella Francia giacobina perché sarebbero finiti sulla ghigliottina. Il confronto non mi spaventa ma deve essere basato su idee che abbiano un minimo di credibilità, se invece si pensa che 20 anni di indagini non valgano nulla perché c’era un grande vecchio che muoveva i fili allora mi ritiro da tale situazione perché non la ritengo costruttiva. Goebbels, ministro della propaganda nazista, diceva che una bugia ripetuta con insistenza per un centinaio di volte diventa una verità, quindi anche i poveretti che sono entrati nella vicenda e ne sono usciti totalmente puliti rimarranno marchiati dal sospetto e dall’infamia.Comunque ho recepito l’ammonimento e agirò di conseguenza. Vogliate accettare le mie scuse se in qualche modo ho infranto le regole del blog.
Nessun problema, lei può esprimere le sue idee liberamente, ma non criticare le altre per partito preso. Non scordi che ci sono stati dei risvolti nelle indagini che dovrebbero far riflettere attentamente su come si son volute chiudere.
CALAMANDREI ERA COPLETAMENTE estraneo alla vicenda e completamente assolto , fu la pazza della moglie che vedeva pezzi di carne in frigo in cucina.
Il Delitto del 1974 e’ la chiave di tutto! non quello del 1968!
Il delitto del 1974 analizzandolo nel dettaglio e mettendo sotto osservazione il Mago Bruno Mocali si sarebbe capito chi potevano essere i sospettati gia’ a quel tempo….come al solito vi propongo cio’ che hanno scoperto dopo ma come al solito sempre dimenticato e non messo in evidenza….guarda caso….nel 1974 il futuro Medico Narducci faceva il militare a Firenze in una strada dove aveva iniziato a lavorare la Stefania Pettini…inoltre vicino quella strada aveva abitato per un periodo Susanna Cambi con la famiglia…..inoltre nel 1974 non lontano da Rabatta era presente Francesco Narducci…..
Chi ha ucciso la Stefania Pettini la conosceva e conosceva la coppia…
Pasquale Gentilcore andava dal Guaritore Mago Bruno Mocali….inoltre Pasquale lo telefonava pure…..Bruno Mocale oltre ad essere Mago…era anche Guardone……Bruno Mocale veniva da Scarperia…Scarperia e’ Vicino San Piero a Sieve….quella era la zona dove erano presenti ville/poderi dei Nobili Nathanel Vitta e dei Corsini………non dimenticate del particolare che Narducci aveva avuto im affitto una porzione della villa dei Corsini SanPiero a Sieve…..
Non dimenticate che Nathanel Vitta e Achille Sertoli furono iscritti nel registro degli Indagati….
E si ricorda il Collegamento tra Sertoli e Calamandrei cosi come tra Calamandrei e Giulio Zucconi…..
Partendo dal delitto del 1974 so arriva poi in modo logico a chiudere il Giro sempre sugli stessi indagati….ma nel 1974 bisogna individuare prima di tutto chi ha segnalato e individuato la coppia….credo il Mago Bruno Mocali….ma non si puo’ escludere la conoscenza diretta tra Narducci e Stefania Pettini…visto che la Pettini lavorava non lontano da dove il Giovane Narducci faceva il militare….
Poi il collegamento Francesco Vinci e tali persone e’ apparentemente difficile da dimostrare…ma ricordiamo che comunque provenivano tutti dalla zona del Mugello…e gli incontri nel Bar dei Sardi a Prato non si conoscono nel dettaglio….
Chiudo con il Tralcio di Vite infilato nella vagina….
Ancora cercate/cercano il serial killer/il mostro……erano piu’ persone deviate mentalmente dedite a qualche credenza di tipo satanico/esoterico…..
ambiente di Maghi, Dottori, pristitute e malati di basso livello…
Chiudo con le confidenze fatte da Pacciani al suo Avvocato….cioe’ i Vitta, Corsini e Narducci compievano riti durante i quali si faceva violenza inaudita, sevizie, pratiche indicibili……
Gli inquirenti Non hanno voluto capire cosa Pacciani diceva…gli Inquirenti Non hanno attenzionato e osservato il Mago Bruno Mocali…che avrebbe fatto scoprire l’inizio del cerchio che si chiude sempre allo stesso modo sempre con gli stesso nomi….
Se poi si parte dall’omicidio di Baldi e Susanna Cambi si arriva allo stesdo giro con gli stessi nomi passando pero’ per il Medico Jacchia e l’Avvocato Jommi…
Ma quale pista sarda!!!
Semplicemente una Setta Gruppo di persone deviate e malate nella quale confluivano, maghi, contadini, dottori, prostitute, nobili altolocati ed insospettabili + tre sardi…Francesco Vinci, Giovanni Mele e Salvatore Vinci….
Prendete i DNA….verra’ fuori almeno uno di quelli che sparava….e magari sotto le unghie di Stefania se siamo fortunati c’e’ il DNA di uno degli accoltellatori…..certo il DNA dj quelli che facevano escissioni potrebbe non venire fuori…dove lo trovi il manico del Bisturi utlizzato….!?!
ma cammina ,, il vero e unico unico mostro assassino di firenze e’ stata una sola persona deceduta sicuramente dopo l’ultimo omicidio.
il vero mdf non e’ mai nemmeno alla lontana entrato nelle indagini