Mostro di Firenze, svolta nel caso delle 2 vittime francesi, test sconfessa versione di Lotti, gli scienziati: “Uccisi almeno un giorno prima”
Svolta nel caso ‘Mostro di Firenze’ per il duplice omicidio della coppia francese del 1985. Un test sulla fauna cadaverica ha dimostrato che probabilmente gli assassinii sono avvenuti “almeno un giorno prima”
Il caso del ‘Mostro di Firenze’, uno dei più complessi della storia della cronaca nera italiana, ha subito una svolta per quanto concerne l’omicidio delle due vittime francesi Jean-Michel Kraveichvilli e Nadine Mauriot. In questi giorni è stato, infatti, predisposto un esperimento giudiziale alla piazzola di Scopeti, dove i due francesi erano stati ritrovati morti vicino alla loro tenda. L’esperimento potrebbe ribaltare la confessione del “compagno di merende” di Pietro Pacciani , Giancarlo Lotti, e portare alla revisione della condanna di Mario Vanni, accusato del duplice omicidio. Secondo i risultati dell’esame, gli assassinii sarebbero avvenuti “almeno un giorno prima” di quanto dichiarato da Lotti, il sabato sera o addirittura il venerdì.
Mostro di Firenze, svolta nel caso delle 2 vittime francesi: test sconfessa versione di Lotti
Il test di Fabiola Giusti e Stefano Vanin – due luminari dell’entomologia forense – ha ricreato nello stesso luogo del delitto e nei medesimi giorni dell’anno, l’ambiente in cui il ricercatore di funghi Luca Santucci, si è imbattuto per caso nei due cadaveri il 9 settembre del 1985. Il cadavere della donna, Nadine, si trovava nella tenda, mentre quello dell’uomo, Jean-Michel, era tra i rovi ricoperto da alcuni rifiuti. Il corpo della donna appariva in uno stato di decomposizione tale che, già allora, aveva fatto dubitare che l’omicidio fosse avvenuto prima di domenica sera.
Per l’esperimento è stata montata una canadese molto simile a quella delle due vittime francesi e posta della carne per valutare il processo di decomposizione. I due entomologi, con cronometro alla mano, hanno potuto osservare il tempo necessario affinché la fauna cadaverica (mosche e larve) fosse paragonabile a quella ritrovata sui cadaveri nel 1985. Per raggiungere quel preciso stato di decomposizione, gli scienziati, credono siano servite molte più ore rispetto a quelle passate prima del ritrovamento. L’omicidio, secondo i consulenti, andrebbe anticipato di “almeno un giorno” rispetto alla dichiarazione del “compagno di merende” di Pacciani.
Richiesta di revisione del processo
Gli avvocati Walter Biscotti e Antonio Mazzeo, depositeranno entro l’anno la richiesta per la revisione del processo che, ai tempi, si concluse con la condanna di Mario Vanni. Il Tribunale di Genova, nel 2004, aveva già respinto una richiesta analoga presentata da Nino Falastò, l’allora avvocato difensore di Vanni. Ad oggi, però, oltre al test dei due entomologi, la richiesta potrà essere corredata da altri elementi, come ad esempio, lo squarcio sulla tenda delle vittime, forse provocato – stando a quanto dicono i legali – da uno strappo e non da una lama come aveva riferito Lotti.