Mostro di Firenze: nessuna svolta, solo notizie di seconda mano
Fabio Cammillacci
News di seconda mano su vari quotidiani italiani. “La Nazione” con il suo articolista di “punta” della cronaca nera, ci informa che nei giorni scorsi è stato fatto un sopralluogo da parte dei legali di Paolo Vanni (nipote di Mario Vanni) con entomologi forensi. Sopralluogo svoltosi nella Piazzola degli Scopeti, luogo dell’ultimo omicidio del mostro nel settembre del 1985. I titoli sono roboanti, tipo: “Svolta sull’ultimo delitto dallo studio delle larve, il processo è da rifare”. Oppure: “Esperimenti determinanti per stabilire la data esatta del delitto dei francesi”. E tutti i giornali dietro, senza verificare il presunto scoop.
Peccato che la notizia della retrodatazione dell’omicidio è di otto anni fa. Infatti, già nel 2016 uscì la notizia sull’Ansa e su molti quotidiani nazionali, che erano stati realizzati un documentario e un libro a firma Paolo Cochi che conteneva già 5 relazioni su questo punto. Il riferimento è agli entomologi Simonetta Lambiase e Stefano Vanin che fecero un esperimento in loco nel settembre 2015 con le stesse temperature. Tutto questo oltre alle relazioni di medici legali illustri quali il professor Giovanni Marello, già medico legale nei delitti del mostro, il professor Antonio Osculati e tanti altri luminari.
Tutti concordi nel sostenere che quel duplice omicidio era da retrodatare di almeno 24 ore; quindi al sabato, se non addirittura al venerdì. Paolo Cochi autore del libro e del documentario a tal proposito commenta: “Ho passato personalmente via mail al professor Vanin il materiale documentale necessario ad effettuare un’ulteriore perizia. E delle immagini della tenda che mostravano uno strano taglio non proprio conforme a quanto riferirono i testimoni Lotti e Pucci al processo”.
Ora ci si chiede, come è possibile che una serie di testate giornalistiche hanno pubblicato come “news” una notizia pubblicata e discussa da un decennio? Una più seria e attenta verifica delle notizie che vengono “passate” alle redazioni andrebbe fatta , ma nell’era del “fact cheaker” mancato, sembra ormai normale che passi quasi inosservato.
L’ulteriore precisazione di Paolo Cochi. Il documentarista, scrittore e consulente di parte nella lunga storia del Mostro di Firenze aggiunge: “A mio avviso, il delitto di scopeti è scientificamente e storicamente da retrodatare, ma i parenti delle vittime cercano un colpevole o dei colpevoli e non sono alla ricerca di scagionare un condannato già assolto dalla storia è dalla scienza. Gli elementi per una revisione del processo giuridicamente non ci sono; lo insegna la precedente richiesta del 2002 avanzata dagli avvocati Filastò e Marazzita. Si parla invece di nuovi indizi sull’ultimo sospettato, l’uomo del Mugello. Speriamo che la Procura di Firenze si decida a compiere gli accertamenti richiesti”.
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