Mostro di Firenze: le rivelazioni che potrebbero riaprire il caso

Lorenza Sebastiani

Il discusso caso del Mostro di Firenze si riaprirà? Negli ultimi mesi, ci sono state nuove rivelazioni che potrebbero portare alla riapertura, legate soprattutto al duplice omicidio della coppia francese, Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, avvenuto nel settembre 1985 a Scopeti. Tra i principali elementi che stanno facendo discutere, un Dna sconosciuto su uno dei proiettili usati nel duplice omicidio, trovato nei cuscini della tenda dei due ragazzi trent’anni dopo. In più, uno studio recente condotto da esperti di entomologia forense che ha retrodatato l’orario della morte della coppia, mettendo in discussione le testimonianze precedenti, in particolare quella di Giancarlo Lotti, uno dei cosiddetti “compagni di merende”.
La ricostruzione si basa sull’analisi della fauna cadaverica, ovvero delle larve trovate sui corpi delle vittime, che indicano un periodo di morte antecedente rispetto a quello stabilito nel processo originale. Secondo questo studio, la coppia potrebbe essere stata uccisa uno o due giorni prima rispetto alla versione ufficiale, invalidando così parte delle dichiarazioni di Lotti, il quale aveva affermato di aver assistito agli omicidi la domenica sera dell’8 settembre 1985. Questo cambiamento temporale potrebbe indebolire notevolmente la versione dei fatti che ha portato alla condanna di Mario Vanni e Pietro Pacciani, e riaprire il dibattito sulla loro effettiva colpevolezza. E eventualmente sul perché avrebbero mentito.
Le nuove prove, supportate da test entomologici effettuati sulla scena del crimine, potrebbero aprire la strada a una richiesta formale di revisione del processo. Infatti, i legali della difesa, in particolare l’avvocato Valter Biscotti, stanno spingendo per un riesame completo delle condanne, ritenendo che l’esito di queste nuove indagini potrebbe portare a una riapertura del caso. Non è una novità che casi avvenuti decenni fa, siano stati riaperti e risolti molti anni dopo, per via del raffinarsi delle tecniche scientifiche. Uno tra tutti, l’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre, noto come il Delitto dell’Olgiata, commesso il 10 luglio del ’91. Rimase irrisolto per vent’anni, fino a quando nel 2011 la prova del DNA permise di identificare il colpevole in Manuel Winston Reyes, filippino che svolgeva la mansione di domestico, ex dipendente della famiglia.
La sete di verità sul Mostro di Firenze non si placa. Una riapertura del caso, viste le incongruenze emerse, sarebbe dovuta.

Mostro di Firenze: le rivelazioni che potrebbero riaprire il caso

16 Settembre 2024 Stampa: L’Identità – Mostro di Firenze: le rivelazioni che potrebbero riaprire il caso
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