Mostro di Firenze, sarà esaminata di nuovo la tenda dei francesi
Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili sono le ultime vittime attribuite al Mostro
Nuovo capitolo per il Mostro di Firenze, segnato nella giornata di lunedì 4 settembre 2024, con l’analisi della tenda in cui il serial killer, nel settembre 1985, sorprese i due fidanzati francesi nella piazzetta degli Scopeti. Siamo a San Casciano in Val di Pesa, alle porte di Firenze.
E’ proprio da qui, a distanza di 40 anni si riparte. E per cercare di gettare luce, in una vicenda con ancora molti punti interrogativi, arriva in supporto la scienza.
Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, le ultime vittime attribuite al “mostro di Firenze”, furono uccisi secondo la versione ufficiale e la testimonianza di Giancarlo Lotti, noto come il “compagno di merende”, da Pietro Pacciani e Mario Vanni la sera di domenica 8 settembre 1985.
A mettere, però, in dubbio tutto c’è un recente esperimento condotto nella piazzola di Scopeti, dove la coppia francese aveva montato la tenda, che apre la strada alla revisione della condanna all’ergastolo di Mario Vanni.
Così su richiesta della difesa dei familiari di Mario Vanni, l’ex postino di San Casciano morto nel 2009, ha preso il via l’analisi della tenda in cui il serial killer7 sorprese i due fidanzati.
Gli accertamenti vengono svolti per verificare le condizioni dell’esistenza di eventuali squarci sulla tenda, reperto che la procura fiorentina ha messo a disposizione.
I legali dei familiari di Vanni hanno incaricato due consulenti, Francesco Cappelletti, e l’esperto in materia tessile Primo Brachi: quest’ultimo redigerà la consulenza al fine di giustificare l’istanza di revisione della condanna che i due legali stanno predisponendo per conto dei familiari di Vanni.
Ringraziamo la fattiva collaborazione della procura della Repubblica che ci ha messo a disposizione tutto quello che abbiamo chiesto per le nostre attività legale alla richiesta di revisione”, ha detto l’avvocato Valter Biscotti.
Ma questo, come si diceva, è solo un altro capitolo. Ricordiamo che lo scorso settembre sono stati riesumati i resti di Francesco Vinci, legato alla cosiddetta pista sarda, nel cimitero di Montelupo Fiorentino.
I familiari sono convinti che quel corpo, trovato ucciso, incaprettato e carbonizzato nel bagagliaio di un’auto nell’agosto 1993, nella campagna di Pisa., non sia quello di Vinci. E anche in questo caso sarà la scienza a parlare.
https://primafirenze.it/cronaca/mostro-di-firenze-sara-esaminata-di-nuovo-la-tenda-dei-francesi/