Riaperto il caso del ‘mostro di Firenze’: revisione del processo a Genova
Marina Mazza
Un’indagine senza fine quella del “mostro di Firenze”, nonostante i soggetti condannati in quella serie di efferati delitti avvenuti tra il 1968 e 1985 siano ormai deceduti.
È, infatti, questione di giorni: il processo si potrebbe riaprire su richiesta degli avvocati Valter Biscotti e Antonio Mazzeo che assistono il nipote di Mario Vanni, uno dei due “compagni di merende” di Pietro Pacciani (il terzo era Giancarlo Lotti).
L’avvocato Valter Biscotti ha dichiarato: «non si deve scherzare con il fuoco, e una richiesta di revisione processuale è qualcosa di serissimo».
A gennaio la richiesta di revisione finirà sulle spalle dei magistrati della Corte di Appello di Genova che ha competenza sulle sentenze della magistratura fiorentina.
L’avvocato Biscotti è pronto a depositare la richiesta di revisione che ha come principale motivazione in relazione all’ultimo duplice omicidio del mostro, avvenuto nel settembre 1985 e che vide la terrificante e fredda uccisione a colpi di pistola di Jean Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot, 25 anni lui, 36 lei, mentre erano accampati nella campagna di San Casciano in Val di Pesa.
La richiesta di revisione è motivata da due elementi tecnici, perizie balistiche ed entomologiche, che, sottoposti a nuove verifiche, potrebbero variare le conclusioni processuali.
Evidenze balistiche
Una relazione piuttosto recente dei pm di Firenze evidenzia come il proiettile ritrovato nell’orto di casa Pacciani non sia compatibile con la pistola usata per i delitti, come invece stabilito in sentenza.
Lo stesso avvocato Mazzeo, insieme ad altri legali, di recente aveva spiegato: «Due perizie del Ris e una perizia di Davide Minervini, il consulente balistico del pm, dimostrano che il proiettile ritrovato nell’orto di Pacciani nel ‘94 non è mai stato incamerato in una Beretta calibro 22, quindi non può essere un indizio o una prova. Questo non comporta che Pacciani non sia il mostro, ma viene a mancare la prova regina».
Evidenze entomologiche
Tornando alla richiesta di revisione del processo sul mostro, il lungo capitolo sulla consulenza balistica non è il solo elemento forte in mano ai legali Biscotti, Mazzeo e al consulente Francesco Cappelletti. Ci sono due relazioni entomologiche (l’entomologia è lo studio degli insetti, ndr) da parte di altrettanti studiosi e accademici che mettono seriamente in dubbio la collocazione temporale dell’omicidio di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili.
Se si parla di una possibile richiesta di revisione ormai da anni, eppure mai fino a oggi era stato compiuto il fatidico passo, «è perché abbiamo passato tutto questo tempo a studiare – dice Biscotti- tra l’altro io sono convinto che gli atti, riletti a distanza di 30 anni, possano ancora parlare. E dirci molto più di quanto finora sia stato sostenuto in aula».
Riaperto il caso del ‘mostro di Firenze’: revisione del processo a Genova